IL PASTICCIO DEL PARCHEGGIO DI VIA GIULIA: QUANDO IL PRIVATO E IL PUBBLICO NON RIESCONO PROPRIO A DIALOGARE. A FARNE LE SPESE E' SEMPRE LA CITTA'.

sabato 4 marzo 2017


La fine dello scorso anno ha finalmente visto  la nascita del parcheggio di Via Giulia, un'infrastruttura moderna, situata in pieno centro, al limitare  della ZTL.

Vanta 220 posti auto, facili spazi di manovra, luccicanti pavimenti colorati in resina. E' aperto 365 giorni l'anno, con servizio di sorveglianza fisso h24 e servizio di ricarica auto elettriche . Un'operazione, travagliata, ma da ripetere all'infinito.  

Si pensava, nonostante la gestazione difficile, al ripetersi dell'operazione di Piazza Cavour, dove i privati che hanno realizzato il Parking ne hanno poi curato la sistemazione superficiale con un risultato che è sotto gli occhi di tutti: oggi Piazza Cavour  è l'unica Piazza di respiro Europeo della città.

Ma a Via Giulia si è inceppato più di qualcosa: la parte superficiale fa letteralmente schifo, talmente tanto che gli stessi realizzatori del parcheggio hanno fatto un'inaugurazione soft, quasi di nascosto. 

Ricordiamo che il Parking è stato realizzando in un'area dove insisteva un puzzolente centro AMA in disuso, L'operazione  si presentava nel migliore stile delle operazione di recupero di spazi urbani degradati, ancor di più fastidiosi perché a ridosso della città storica, in un'area di grandissimo pregio. 



Ma cosa diamine è accaduto? Tutto è maledettamente fermo!  E il parcheggio di Via Giulia, da splendida occasione di rinascita, si è trasformata nell'esempio di scuola di mancato dialogo tra privato, dove tutto funziona e bene, e pubblico dove tutto è farragginoso, dove si gioca a scarica barile tra gli assessorati alla mobilità e quello all'urbanistica, dove, tra scartoffie e idee sconclusionate, opposizioni, ricorsi, comitati di quartiere del si e del no non si conclude niente e tutto rimane fermo. Sintesi dell'attuale siituazione cittadina

Per la sistemazione superficiale c'era un progetto presentato dalla ditta, poi si pensò di realizzare un palazzo, peraltro bellissimo  del Professor Cordeschi, cassato subito perché visto come "sbegulazione dilizia", poi si è tornati all'idea della sistemazione a giardini. Lo vuoi chiamare un architetto di livello per sistemare una zona di pregio e dare lustro alla città? Manco per sogno. Tutto è rimasto maledettamente fermo. A questo punto, per salvare il salvabile, l'Assessore Meleo, e non si capisce ancora perché non lo faccia, dovrebbe presentarsi ai costruttori, ringraziarli e chiedergli delle risorse aggiuntive in base agli oneri concessori previsti per eliminare il piu' rapidamente possibile lo schifo esistente.

Via Giulia, lo ricordiamo, è una strada storica di Roma, non una stradina qualsiasi: progettata e realizzata solo in parte da papa Giulio II - dal quale prese il nome - allo scopo di aprire un nuovo percorso nel cuore di Roma. Corre da Ponte Sisto alla chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, parallela al corso del Tevere.

Divenne la via più alla moda con i nuovi edifici dei mercanti e banchieri e con la presenza della comunità fiorentina, con le sue case, le sue chiese, le sue confraternite. Attualmente è una delle strade di lusso di Roma.

Per come si possono immaginare le strade di lusso in questa città oggi: la mancanza d'interventi nell'area sovrastrante il parcheggio è accompagnata dalla totale mancanza d'interventi a tutela della via che è un autorimessa di auto in sosta selvaggia con sotto un moderno parcheggio. Davvero un pasticcio inenarrabile del quale abbiamo anche noi difficoltà a raccontarvi. Ci auguriamo che gli assessorati all'urbanistica e alla mobilità si destino dal loro torpore e risolvano questa situazione vergognosa: ennesima ferita nel cuore della città morente. RR.

Via Giulia - Arco Farnese

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