E ora cancelliamo i graffiti

venerdì 29 gennaio 2010


Archiviato il blitz contro i manifesti elettorali abusivi, cominciamo a pensare alla prossima passeggiata antidegrado di febbraio, che sarà dedicata, questa volta, alla cancellazione dei graffiti. Il programma è questo: si sceglie una zona, si contattano i commercianti e gli si chiede se un dato giorno alla tale ora può darci l'autorizzazione a cancellare i graffiti dalla sua saracinesca, ripitturarla e stendere un velo di protettivo antigraffiti, sacrificale o permanente che sia. L'intenzione è quella di coinvolgere un'intera strada, in maniera tale da ottenere un risultato di sicuro effetto. Poi si passerà a contattare i residenti della strada interessata e provvederemo a ripitturare anche i muri degli edifici deturpati dalle scritte. Il tutto in forma assolutamente gratuita, saremo noi in prima persona ad acquistare i prodotti e ad utilizzarli su muri e saracinesche. In questi mesi abbiamo sperimentato diverse tecniche, alcune delle quali documentate dai nostri video su youtube. Abbiamo fatto pratica sul campo nelle nostre passeggiate antidegrado con risultati eccezionali. Siamo anche in contatto con l'Associazione Nazionale Antigraffiti, sempre prodiga di utilissimi consigli, e abbiamo in programma di coinvolgere anche le ditte che si occupano di rimozione graffiti, restauro e protezione delle facciate, alcune delle quali si sono dette disponibili ad incontrarci. Una di esse ce lo ha chiesto personalmente. Per ora abbiamo individuato una strada che ci sembra particolarmente indicata per il nostro blitz. Inviateci segnalazioni e chiunque volesse partecipare ci mandi una email.

VIII Passeggiata Antidegrado: Largo Magnanapoli e Via IV Novembre

giovedì 28 gennaio 2010


Organizzata dai blog Riprendiamoci Roma, Degrado Esquilino e Tolleranza Punto Zero, e con la partecipazione di una quindicina di persone (tra cui i forumisti di Skyscrapercity) l'ottava passeggiata antidegrado si è svolta ieri sera a Largo Magnanapoli, all'inizio di Via Nazionale. Il lavoro da fare era tanto, si trattava di ripulire dai manifesti abusivi tutto il muro di cinta di Villa Aldobrandini. Arriviamo sul posto e... colpo di scena! Troviamo i manifesti incriminati tutti strappati. Degrado Esquilino ci racconta di aver filmato alcuni operatori della protezione civile all'opera nella defissione di quei manifesti, poche ore prima del nostro blitz (il video lo trovate qui). Solo una coincidenza? Difficile da credere, visto che gli operatori si sono soffermati solo su quel muro indicato da noi, lasciando completamente incartati gli altri. Poco male, ci siamo "accontentati" di pulire gli altri muri risparmiati dal trattamento della protezione civile. In primis, l'edificio all'angolo tra Largo Magnanapoli e Via 24 maggio. Un negozio storico sfitto completamente incartato, muri, saracinesche, perfino le finestre (vedi qui). Un'affissione selvaggia criminale, non trovo altri termini per descriverla. In tutto avremo tolto una trentina di manifesti, ripulendo il muro in maniera perfetta, tanto da sembrare nuovo (foto 1 e 2 delle slide). Non come gli operatori della protezione civile, che pur disponendo di mezzi professionali si sono limitati a dare qualche strappo ai manifesti (col risultato che ora quel muro sembra una gigantesca opera di Mimmo Rotella). Nelle foto potete vedere anche l'intervento sulle bacheche di un altro negozio sfitto, che noi abbiamo provveduto a liberare completamente da quintali di carta. Un'altra trentina di manifesti rimossi in tutto. Grazie a tutti i partecipanti!

A stasera...

mercoledì 27 gennaio 2010


L'appuntamento è per questa sera alle 20:45, in Largo Magnanapoli, all'inizio di Via Nazionale (per chi viene da Piazza Venezia). Venite muniti di taglierino o spatola e un paio di guanti in lattice, se proprio volete. Chi può si ricordi di portare dei sacchi neri, ne avremo bisogno. Les, ricordati di portare l'antigraffiti e l'acetone, serviranno per una breve dimostrazione. Mi raccomando, spargete la voce e partecipate, ci serve il vostro aiuto. Questa volta non si tratta di defiggere affissioni abusive dai pali. Si tratta di ripulire edifici storici a due passi dal Quirinale da decine e decine di manifesti politici abusivi, appiccicati lì da una banda di buzzurri che non si fa problemi a devastare un centro storico patrimonio dell'umanità e tutelato dall'UNESCO con le loro lasagne di cartaccia elettorale. Se ci siamo esposti così tanto, mettendo pubblicamente data, ora e luogo dell'appuntamento è perché abbiamo ragione di credere che stavolta saremo veramente tanti e perché il luogo del blitz è quanto di più sicuro ci sia a Roma. Tra la Banca d'Italia e il Quirinale. La foto qui sopra l'abbiamo presa in prestito dal blog di Degrado Esquilino che ha organizzato la serata insieme a Riprendiamoci Roma, ed è sufficientemente eloquente nel mostrare il grado di selvatica barbarie a cui sono giunti questi loschi individui che pretendono di essere votati. Hanno devastato Roma e ci chiedono il loro voto per continuare a devastarla. Hanno la faccia come il culo. Partecipate e spargete la voce. Non è questo il momento di starsene in poltrona a vedere un film, non stasera.

Siete pronti?

lunedì 25 gennaio 2010
La passeggiata antidegrado di gennaio si avvicina. Ormai siamo a quota 8 ed è ora di fare un po' il punto della situazione. Per chi ci segue, parliamo un po' delle nostre passeggiate. In cosa consistono? E' presto detto: defissione di manifesti abusivi, avvisi di vendesi, adesivi e locandine pubblicitarie, rimozione dei volantini dai tergiscristalli delle auto, rimozione di tag, graffiti, murales da saracinesche e superfici metalliche. Si tratta insomma di opere di piccola manutenzione urbana finalizzate alla restituzione del massimo decoro possibile. Mi capita spesso di ricevere email nelle quali l'interlocutore mi chiede: "ma perché rimuovete anche i volantini pubblicitari dai tergicristalli?". Per chi non lo sapesse, il volantinaggio è la prima causa di sporcizia delle strade. Dei volantini piazzati sulle auto, uno su due è destinato a finire regolarmente in terra. Parliamo ora dell'equipaggiamento necessario per la passeggiata. La dotazione minima necessaria consiste in una spatola (come quelle che vedete qui sopra) e/o un taglierino. Siamo già muniti di spugne verdi abrasive, carta vetrata, guanti in lattice e spruzzini ad acqua con distaccante. Abbiamo già l'antigraffiti, l'alcool e l'acetone. Servirebbero anche un buon numero di sacchi neri dell'immondizia. Vi ricordiamo che la passeggiata antidegrado si svolgerà a Via Nazionale. Chi volesse partecipare non deve far altro che inviarci una email, chiedendo giorno ora e luogo dell'appuntamento. Partecipate più numerosi possibile e spargete la voce il più possibile. Il lavoro da fare è tanto.

Raccolta pneumatica

venerdì 22 gennaio 2010


Il 2010 sarà l'anno del decoro, promette il Sindaco. Cosa dobbiamo aspettarci? Probabilmente non sarà possibile risolvere tutti i problemi di Roma, la situazione ormai è talmente compromessa da sembrare quasi irreversibile e qui nessuno ha la bacchetta magica. Ma è già un fatto positivo che la parola "decoro" e l'espressione "lotta al degrado" siano diventati la priorità. In un precedente articolo abbiamo mostrato il fallimento misero (e ampiamente prevedibile) del piano rifiuti dell'AMA. Ora il sindaco promette un'ordinanza contro chi sporca e l'avviamento di una campagna di pulizia dei muri dai graffiti. Noi restiamo alla finestra ad aspettare, sperando che si riesca negli intenti. Ma la proposta più interessante sul tema della lotta al degrado, quella su cui vale la pena soffermarsi, riguarda la raccolta pneumatica dei rifiuti. Una cosa che, se messa in atto seriamente, potrebbe realmente rivoluzionare gli standard di pulizia e decoro delle disastrate strade di Roma. La monnezza verrebbe depositata in appositi trespoli e aspirata per via pneumatica fino a raggiungere, passando nel sottosuolo, il punto di raccolta. Tempo fa leggemmo qualcosa circa un interessamento di Gilberto Casciani (capogruppo della lista civica Amore per Roma) al progetto. Ci lascia perplessi solo la sua effettiva fattibilità (in particolare nel centro storico), in un sottosuolo come quello romano ricco di testimonianze archeologiche. Ma speriamo vivamente che la cosa vada in porto. Anche perchè la situazione attuale è ai limiti dell'emergenza sanitaria.

L'invasione dei cartellonari

martedì 19 gennaio 2010
In questi ultimi mesi si è fatto un gran parlare dell'ultimo flagello piovuto su Roma: l'invasione dei cartelloni pubblicitari da parte dei cartellonari. Il primo a tirar fuori il problema non è stato un quotidiano nazionale, ma il blog Degrado Esquilino. Repubblica e il Messaggero sono arrivati dopo. Vi segnaliamo un video molto interessante che è stato realizzato qualche giorno fa da Degrado Esquilino e postato sul blog Roma fa Schifo, che documenta in maniera diretta ed efficace l'entità e la gravità dell'invasione cartellonara. Solo lungo lo spartitraffico di Via Tuscolana se ne contano ben 130. Il video è stato ripreso e pubblicato su Repubblica Roma corredato da un articolo. Sempre su Roma fa Schifo, un lettore segnala con una foto l'invasione di cartelloni sotto il suo palazzo. L'impressione è che tra i cittadini questo problema sia sentito molto più di quanto si possa credere e che i quotidiani ne parlino meno di quanto dovrebbero. Anche a noi ci è arrivata una email che ci segnala un caso analogo. Franco, un nostro lettore, denuncia la "questione vergognosa e pazzesca delle decine di migliaia di cartelloni pubblicitari che stanno invadendo la città con la benedizione della Giunta Alemanno", in riferimento alla delibera 37 del 30 marzo 2009. E ci invia questa foto scattata nel parco del Pineto. "Mi consola sapere che esistono in questa città persone che ancora si indignano per lo spaventoso degrado in cui stanno affondando". Anche a noi, caro Franco, ci consola ricevere questo genere di email. Continuate a inviarci foto e segnalazioni.

Via i taggaroli da Roma!

lunedì 18 gennaio 2010
I "taggaroli" (i writers de' noantri) sono la rovina di questa città. Pischelli, per lo più teenagers, che si divertono a devastare, indisturbati e nel menefreghismo generale, ogni angolo della città, dalle saracinesche dei negozi ai muri dei palazzi, alle facciate delle chiese e dei monumenti. Ragazzini che agiscono indisturbati, di giorno o di notte non fa nessuna differenza. La città ormai è ridotta a un immenso quadernone che loro utilizzano senza alcun problema. Nessuno che li sanzioni, nessuno che si sogni minimamente di contrastarli. Solo sterili e vaghe proposte e le solite promesse di inasprimento delle pene. Adesso vi diciamo le nostre proposte. 1) Obbligo per residenti e commercianti di ripulire e mantenere pulite le proprie saracinesche e i muri dei propri palazzi, pena una multa pari al doppio del costo dell'intervento di ripulitura. 2) Trattamento antigraffiti obbligatorio in tutti i lavori di restauro degli edifici di proprietà comunale. 3) Incentivi per il trattamento degli edifici privati con vernici antigraffiti. 4) Messa al bando delle vernici non biodegradabili. Vendita vietata ai minori di 18 anni degli spray biodegradabili, pena una multa di 1000 euro e la chiusura del negozio per una settimana. 5) Per il writer colto sul fatto: multa variabile da 1000 euro a 5000 euro. 30 ore di servizi sociali da scontare in interventi di pulizia dei muri della città. Se il writer danneggia un edificio storico o un monumento, multa di 10000 euro e sei mesi di carcere o affidamento ai servizi sociali. Se il writer è recidivo: multa raddoppiata e foglio di via.

Puliamo l'Esquilino!

venerdì 15 gennaio 2010


Chiedo scusa per aver momentaneamente spostato nelle bozze il post di questa mattina, ma mi preme dare visibilità a una iniziativa segnalata dal blog Degrado Esquilino. Sabato 16 gennaio, a Piazza Vittorio, si svolgerà un intervento di pulizia dei portici dei palazzi e delle strade limitrofe dai manifesti e dalle affissioni abusive. L'iniziativa è promossa da un buon numero di associazioni, Il Cielo sopra L’Esquilino, Esquilinotizie, Cittadinanzattiva - centro storico, Anpi "Esquilino-Monti-Celio”, Integrarte, e dal Circolo Pd Esquilino. Di solito questo blog non si fa promotore di iniziative politiche (siamo noi stessi i primi ad essere dichiaratamente apolitici), ma in questo caso ci sembrava opportuno segnalarvi questa iniziativa che non è altro che una riproposizione su larga scala delle nostre passeggiate antidegrado. Iniziative come questa, o come quella svoltasi qualche mese fa a San Lorenzo, sono l'esatta essenza del nostro messaggio, la ragione stessa per cui è nato questo blog. Cittadini che operano volontariamente al servizio del proprio quartiere al fine di tutelarne il decoro e la vivibilità. E il fatto che queste iniziative stiano cominciando a moltiplicarsi è un buon segno. Una nuova coscienza civica sta nascendo piano piano tra il degrado imperante che attanaglia la nostra città. L'appuntamento è per sabato 16 gennaio alle ore 11:00, in Piazza Vittorio, davanti all'Oviesse (a sinistra nella foto). Riprendiamoci Roma invita tutti a partecipare all'iniziativa.

Parking Piazza Navona

martedì 12 gennaio 2010


Piazza Navona, la piazza barocca più bella del mondo, trasformata in un parcheggio. Dite un po', quante volte avete visto queste immagini sui più importanti quotidiani nazionali? Vi faccio solo un breve elenco degli articoli più recenti: qui ce n'è uno del Corriere della Sera, qui uno di Repubblica, e ancora un altro di Repubblica. Sono anni che si parla di questo problema. Sono anni che schiere di coatti romani piazzano le loro auto in culo alle statue del Bernini nell'indifferenza e nel menefreghismo più totale. E ancora non si è trovata una soluzione. Ma dico io, che cazzo ci vuole a montare quattro colonnine a scomparsa? Si, le colonnine a scomparsa, esattamente come quelle che sono state piazzate tutte attorno al Senato. Che si alzano e si abbassano, consentendo l'accesso solo ai mezzi di soccorso. Niente di niente. Se ne fregano tutti, dal Comune ai vigili, che pur conoscendo benissimo la situazione si guardano bene dal passare da queste parti, e quando passano tirano dritti senza multare le auto in sosta. Queste foto sono state scattate a fine dicembre e sono sufficientemente eloquenti. Se un dipendente non sa fare il suo lavoro viene licenziato. Se un'azienda non riesce a vendere i suoi prodotti, fallisce. Qui il fallimento dei vigili urbani è sotto gli occhi di tutti, eppure non succede niente, non cade nessuna testa, tutto resta come prima. Ovviamente il Comune si guarda bene dal risolvere il problema. Non sia mai che all'esercito di coatti che popolano la piazza di notte venga tolto il loro bel parcheggio.

La solita pattumiera

lunedì 11 gennaio 2010


Diciamoci la verità, quanti di voi pensavano che la raccolta porta a porta in centro, tanto sbandierata dall'AMA e presentata come una vera e propria "rivoluzione", avrebbe funzionato? Noi eravamo scettici fin dall'inizio, fin da quando abbiamo visto come l'AMA ha pubblicizzato la sua "rivoluzione": con manifesti appiccicati con lo scotch marrone da imballaggio sui portoni e sui muri del centro di Roma. Una roba da far attorcigliare le budella. Ma non è questo l'unico motivo che ci spinse a dubitare della riuscita dell'inizitiva. Il problema principale che sta alla base di questo catastrofico fallimento è che la raccolta porta a porta interessa solo i residenti (tra l'altro con frequenze di raccolta troppo basse) e non i commercianti. I quali continuano imperterriti a trasformare Roma in una immensa Malagrotta a cielo aperto. E gli abitanti che fanno? Ovviamente si adeguano, fregandosene della rivoluzione dell'AMA. Le immagini che vedete qui sopra sarebbero più che sufficienti (in un paese civile, si intende) a far cadere qualche testa. A Roma no. Qui se volemo tutti bbene, e quindi si metabolizza tutto, anche un fallimento catastrofico come questo. In tutta sincerità, girando per il centro non abbiamo notato nessuna rivoluzione. Forse c'è stato un lievissimo miglioramento in certi rioni, ma si fa davvero si fa faticia ad avvertirlo. Il turista in visita a Roma continua ad assistere ad uno spettacolo agghiacciante, tra muri devastati dai graffiti e strade trasformate in discariche diffuse. Per un turista venuto da un paese civile è davvero difficile godersi le bellezze della nostra città.

Il Fu Ponte Sisto

venerdì 8 gennaio 2010


Il nostro viaggio negli orrori romani continua. Qui ci troviamo a Ponte Sisto, uno dei ponti più belli e suggestivi di Roma, che unisce Piazza Trilussa alla ormai famigerata Via dei Pettinari. Guardate in quali condizioni di orrendo degrado si trova. Ma questo è niente. Provate a passarci la sera e vi ritroverete a dover fare lo slalom tra punkabbestia, bottiglie, siringhe e residui di cibo. In certi periodi dell'anno vi stazionano fissi anche un paio di venditori (abusivi) di pannocchie, con tanto di tavolaccio di legno arrangiato alla bell'e meglio. Un contesto di degrado assoluto in pieno centro storico. Ponte Sisto fu costruito nel rinascimento in piena epoca di renovatio urbis, in uno dei momenti più splendenti dal punto di vista artistico, architettonico e urbanistico di Roma. All'epoca era il solo ponte di epoca post romana a congiungere le due sponde del Tevere, pensato e realizzato come collegamento ideale tra Via Giulia e Via della Lungara. Fino al 1994 il ponte era in queste condizioni (vedi in alto a sinistra), privo delle balaustre e ricoperto da una demenziale, orripilante gabbia di metallo, segno di quanto noi italiani (e in special modo noi romani) teniamo in considerazione il nostro patrimonio artistico. Restaurato per il Giubileo, Ponte Sisto ha vissuto la sua "rinascita" durata non più di una decina d'anni. Da qualche anno a uqesta parte il ponte si è trasformato in uno degli angoli più malfamati e degradati di Roma, nell'indifferenza più totale. Pensare che da qui si gode pure una bella vista sul Cuppolone.

Quanto eri bella Roma...

mercoledì 6 gennaio 2010


Nei giorni scorsi un nostro lettore, Claudio, ci ha inviato alcune foto decisamente eloquenti che documentano lo stato di degrado delle strade di Roma. Come giustamente dice il nostro amico lettore, le immagini parlano da sole e ogni commento risulterebbe puramente superfluo. Tuttavia soffermiamoci ad analizzare caso per caso tutto quello che non va. In queste immagini c'è di tutto, un campionario ben assortito degli orrori romani. L'insegna del nuovo negozio "Bali Way", orribilmente degradante e di cattivissimo gusto, anche in considerazione del contesto ambientale in cui si trova (Via dei Giubbonari); l'auto abbandonata e bruciata che nessuno si cura di rimuovere; e ancora, i cumuli di monnezza abbandonati ovunque, le tag, i manifesti affissi, strappati, accartocciati, ovunque. Infine una chicca: la stazione Val D'aia, aperta da una settimana appena e già vandalizzata dai "civilissimi" barbari che abitano nella città di Roma. Un campionario di degrado a tutto tondo in cui non si sa più da che parte guardare per recuperare uno scampolo di atmosfera storica, un barlume di bellezza artistica, in questa città che tutto il mondo ci invidia e che noi teniamo peggio di un porcile. Ormai i romani si sono abituati a questo degrado e neanche lo notano più. Volete un esempio? Il cumulo di monnezza che vedete in una delle foto si trova davanti a una stazione dei Carabinieri, i quali ogni giorno assistono impassibili all'accatastarsi dei sacchetti della discarica abusiva a cielo aperto lasciati dai civilissimi ristoratori romani.

VII Passeggiata Antidegrado: Via dei Pettinari

lunedì 4 gennaio 2010


Via dei Pettinari è una delle strade più degradate del centro storico di Roma. Non a caso è la strada che congiunge i due luoghi simbolo della movida romana, Trastevere e Campo de' Fiori. Logico pensare che una strada con caratteristiche simili sia soggetta ad ogni possibile forma di vandalismo. La passeggiata antidegrado di dicembre si è svolta qui, in Via dei Pettinari e nei vicoli limitrofi. Le foto documentano l'incredibile stato di degrado della strada. Ogni palazzo, ogni saracinesca, ogni vetrina è ricoperta dai graffiti, non c'è niente che sfugga alla furia dei barbari vandalizzatori. E anche i muri ripitturati di fresco hanno sopra decine e decine di tag. Il nostro intervento si è limitato a una serie di foto denuncia scattate negli angoletti più "caratteristici", nella defissione di una decina di avvisi di vendesi e di una quarantina di volantini, tra cui alcune nostre "vecchie conoscenze", e la raccolta di una manciata di bottiglie abbandonate. Inutile dire che la zona meriterebbe un intervento di pulizia ben più massiccio. La situazione è realmente indescrivibile, in certi angoletti per ristabilire un po' d'ordine servirebbe l'esercito. Intanto sono aperte le votazioni per la prossima passegiata antidegrado. Invito tutti coloro che esprimono il loro voto a partecipare attivamente alla passeggiata. Noi speriamo che la nostra ondata positiva possa espandersi e fare proseliti e che il 2010 sia l'anno buono per cominciare a cambiare veramente qualcosa. Questo mese ne vedremo delle belle.

Il 2010 dei Romani D.O.C.

venerdì 1 gennaio 2010

Apriamo questo 2010 augurando un buon anno a tutti i lettori del blog e a tutti i blogger antidegrado della capitale, sperando che questo sia l'anno buono per cominciare finalmente a cambiare qualcosa in meglio nella nostra città. Qualche giorno fa Les ci ha segnalato un interessante articolo del Messaggero dedicato ai buoni auspici di inizio anno per la città di Roma da parte di alcuni romani D.O.C.: da Francesco Totti a Fabio Firmani, da Enrico Brignano a Maurizio Battista. Tutti concordi nel chiedere maggiore ordine, maggiore pulizia, un maggiore senso di appartenenza. A questo punto non posso fare a meno di chiedermi perchè questi "romani D.O.C." non abbiano mai speso una parola per la loro città, non si siano mai fatti portavoce di nessuna iniziativa in sua difesa. Eppure la loro voce avrebbe un peso non indiffferente. I personaggi simbolo di Roma se ne sono sempre stati in silenzio. Non solo. I faccioni di Brignano e Battista li vediamo tutti i giorni stampati sui manifesti appiccicati sui pali della luce e dei semafori o sulle gigantografie degli odiati 6x3. Le scritte su Totti, sulla Roma e sulla Lazio ormai ricoprono ogni muro. Ma nella melassa buonista alla "volemose bbene" dell'intervista di fine anno, nessuno lo ha fatto presente. Nella speranza che questi "romani D.O.C." si diano una svegliata, rinnovo gli auguri agli unici veri romani D.O.C. che conosco, i blogger antidegrado, che a loro spese contribuiscono ogni giorno alla tutela del decoro di questa nostra città.

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