Riprendiamoci Roma si prende due settimane di pausa. Il blog tornerà attivo lunedi 15 aprile, giusto in tempo per l'inizio della campagna elettorale per le comunali di Roma (i cittadini-stacchini sono già in pre-allerta).
In queste due settimane faremo un po' di "pulizia" nel blog, sistemando alcuni dettagli tecnici. Da quando abbiamo rivisto la grafica, infatti, l'impaginazione dei vecchi post è "saltata" e dobbiamo risistemarla, per permettere a chiunque di poter leggere decentemente il blog. Alcuni post li abbiamo già risistemati nei giorni scorsi, ma è un lavoro titanico (in quattro anni di vita siamo arrivati alla soglia dei MILLE post!). Contiamo di riuscire a risistemare tutto il blog in due settimane.
Intanto, però, non ce ne resteremo con le mani in mano. Continueremo a twittare ogni giorno le nostre e vostre segnalazioni. Seguiteci su twitter!
Colgo l'occasione per augurare a tutti i lettori una Buona Pasqua e buone feste.
Riprendiamoci Roma
PULIZIE DI PASQUA! RIPRENDIAMOCI ROMA SI PRENDE DUE SETTIMANE DI PAUSA, IL TEMPO DI SISTEMARE DUE O TRE COSE LASCIATE IN SOSPESO. TORNIAMO LUNEDI 15 APRILE!
"NO AI MANIFESTI ABUSIVI! CHI AMA ROMA LA RISPETTA". MARINO LEGGE RIPRENDIAMOCI ROMA? UN BUON MOTIVO PER VOTARLO
Scovare questa foto sulla pagina facebook di Ignazio Marino (candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa a Sindaco di Roma) ci ha fatto molto piacere. Intanto per il messaggio che lancia, una presa di posizione netta e chiara contro i manifesti abusivi, additati (una volta tanto) non come mezzo di propaganda, ma come una "mancanza di rispetto" verso la nostra città. Poi per lo slogan, "chi ama Roma la rispetta", che ci sentiamo di condividere appieno e che sintetizza bene quello che noi crediamo debba essere il comportamento di ogni cittadino romano. Si fa presto a dichiararsi orgogliosi della propria città, ma chi ama la propria città a parole deve anche rispettarla nei fatti.
La foto sopra lo slogan è tratta dal nostro blog (la trovate qui). Un buon motivo per votarlo alle primarie, non trovate?
Solo una cosa ci sentiamo di aggiungere. Anche per i manifesti elettorali autorizzati e regolari vanno riviste alcune regole. Non è pensabile che si continui a devastare Roma con quella sfilza di plance gialle elettorali arrugginite e inficcate sui marciapiedi (spesso rifatti da poco) con gli zeppetti. Va revocato l'appalto alla ditta autorizzata, come minimo. Certi metodi pecorecci sono inaccettabili in qualsiasi paese civile.
ROMA, CITTA' OSCURA. TRA MONUMENTI AL BUIO E SEMAFORI CHE NON FUNZIONANO. IL CALVARIO DEI TURISTI E LA QUOTIDIANA ROULETTE RUSSA DEI GUIDATORI ROMANI
Dopo le allucinanti dichiarazioni dei giorni scorsi di Umberto Broccoli, secondo il quale Piazza Navona al buio da mesi non sarebbe un problema rilevante, torniamo a parlare di luci che non funzionano.
Stavolta i monumenti non c'entrano. Parliamo di semafori. Sentite questa segnalazione che ci arriva via email:
Salve, complimenti per il blog.
Volevo segnalarvi che da mesi nei quartieri Marconi e Ostiense i semafori funzionano una volta ogni morte di Papa. A volte funzionano a fasi alterne, una luce si l'altra no, a volte sono completamente sono spenti, o è acceso solo il lampeggiante giallo. Qualche sera fa addirittura all'incrocio di Piazza Meucci erano accese contemporaneamente sia la luce rossa che quella verde. Alemanno ma una sistematina no eh? E cambiale ste due luci.
Maurizio
Evidenetemente non si vuole togliere al guidatore romani l'ebrezza e il "brivido" del rischio.
QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA GIULIA: TRA MANCANZA DI TRASPARENZA E COMUNICAZIONE, I RESIDENTI GRIDANO ALLO SCEMPIO (MA QUANDO IN QUELL'AREA C'ERANO I COMPATTATORI DELLA MONNEZZA DELL'AMA NESSUNO SI LAMENTAVA)
Dice che a Via Giulia non faranno più un parcheggio, ma un nuovo complesso di edifici per abitazioni private. Dice che i posti auto non servono, tanto la Municipale chiude un occhio quando vede Via Giulia invasa dalle auto (lo sanno, si che lo sanno). E poi i reperti ritrovati non consentono ecc. ecc. e però che ti aspettavi di trovare (o di NON trovare) in quell'area? Dice, però, che non sarà una speculazione edilizia. Ne siamo certi. D'altra parte a Roma le speculazioni edilizie non esistono e il grado di trasparenza di queste operazioni è solare. Una casa di vetro.
Ma esiste un rendering del progetto? C'è un sito web? Si sa il nome del progettista? E' stato scelto tramite concorso internazionale? E' un architetto di primissimo livello, come Via Giulia meriterebbe, essendo una delle strade più belle del mondo?
Curioso che l'unico sito in grado di fornire notizie approfondite sul progettista e sui rendering sia Artribune, dell'ottimo Massimiliano Tonelli. Sull'analisi del progetto ci sentiamo però di dissentire. L'intervento proposto, in base a come lo vediamo dai rendering, è veramente modesto, pensato più che altro per "non far danni". E questo è inaccettabile, visto che ci troviamo in una delle strade più belle di Roma, che non è una cittadina di provincia, ma la Capitale di un paese europeo proiettata nel terzo millennio. Certe "soluzioni-pecetta", pur misurate e in certe sue parti equilibrate, sono irricevibili.
Tuttavia, non è più pensabile che l'orrido squarcio di Largo Perosi e Vicolo della Moretta sia mantenuto nell'attuale stato. E' quindi NECESSARIO bandire quanto prima un concorso internazionale con i migliori architetti per studiare una soluzione adeguata al contesto. Ecco l'articolo tratto da Artribune:
Uno spazio urbano irrisolto da decenni. Uno sventramento urbano lasciato (dal Fascismo) a metà e poi utilizzato in maniera impropria per anni e anni. Stiamo parlando di Largo Perosi e di Via della Moretta, aree a metà di Via Giulia (una delle più importanti, per vari motivi, strade del mondo) a Roma. In uno strepitoso contesto urbanistico e architettonico, ma in un ambito di grande degrado, finalmente si intravede il percorso della riqualificazione. Prima un parcheggio, già in costruzione e già "colpevole" di aver disturbato le vestigia antiche del Trigarium ovvero le stalle dove si ricoveravano gli equini che correvano al Circo Massimo, e oggi un progetto più organico di nuova architettura ricco di funzioni e pronto, alleluja, a portare un tocco di architettura contemporanea nel centro.
Benché a livello progettuale la proposta (che dovrà poi essere assegnata tramite un bando in project financing) risulti decisamente classica e ben inserita nel delicato contesto, le polemiche stanno assumendo livelli di guardia. Con le stesse idiozie, banalità e ignoranze che hanno contraddistinto la Teca dell'Ara Pacis di Richard Meier. Stefano Cordeschi, progettista dei nuovi palazzi a Via Giulia, non è Meier. Non è neppure Nouvel, Foster, Isozaki, Piano o Herzog&DeMeuron, nomi che forse Via Giulia avrebbe meritato. La sua idea comunque può funzionare per semplicità (i palazzi, più bassi di quelli adiacenti, dialogano niente male anche con il dirimpettaio Liceo Virgilio, risalente al Ventennio), ma soprattutto per le funzioni che prevede: una nuova piazza urbana grande esattamente come quella, michelangiolesca, del Campidoglio; spazi residenziali; un albergo; un ristorante sulla piazza; tanti posti auto che permetteranno di liberare dalla atroce invasione di lamiere Via Giulia e le strade circostanti.
E poi tanti mq destinati alla cultura. Innanzitutto un urban center che è una roba di cui Roma ha bisogno come il pane. Uno spazio dove la città riflette su se stessa, sui suoi progetti, sul suo sviluppo accrescendo la consapevolezza dei cittadini più attenti. E quale posto se non Via Giulia: un chilometro di pianificazione urbana cinquecentesca by Papa Giulio II? Poi un museo archeologico nelle aree interrate e, per concludere, una parete semi-cieca lungo l’affaccio principale sulla quale saranno applicate vestigia romane quasi a riprendere i profili e le architravi dei palazzi vicino. Il principale segno architettonico di un progetto forse troppo prudente che, ciononostante, passa già nei salotti dei benpensanti come "lo sfregio". Quando in questo spazio si compattava la spazzatura (il vuoto urbano era stato assegnato all’Ama, l’azienda municipalizzata per la nettezza urbana), i benpensanti tacevano beati…
Tratto da Artribune.com
L'AREA ZEBRATA DIVENTA IL REGNO DELLA SOSTA SELVATICA! QUANDO LO CAPIREMO CHE SOLO UN CORRETTO ARREDO URBANO PUO' SCONGIURARE SIMILI ACCOZZAGLIE?
In sosta praticamente in mezzo alla strada. Uno scenario tipicamente romano, che si ripete ogni giorno, arrivando a sfiorare il grottesco (scene da grande ammucchiata) nelle orari di uscita della scuola. Siamo all'incrocio tra Via Maroncelli, Via Calzolaio e Via Ribotti. L'ammucchiata selvatica impedisce totalmente la visuale. Tutti sanno, e se ne fottono altamente. Ecco l'area fotografata da streetview:
SCRITTE SUI MURI, ARREDO URBANO FATISCENTE: UNA CITTA' COMPLETAMENTE ABBANDONATA A SE STESSA! I SOLDI NON CI SONO, DICONO, PERO' LE CENE A BASE DI COZZE E CAVIALE CON CONTO A TRE ZERI...
POLLAIO + MOTORINO ABBANDONATO + MINIDISCARICA ABUSIVA: ROMA SOMIGLIA SEMPRE PIU' A UN CAMPO ROM! MA CI RENDIAMO CONTO IN CHE CONDIZIONI BESTIALI SIAMO COSTRETTI A VIVERE?
ELEVARE IL VANDALISMO A FORMA D'ARTE: L'ULTIMA PERLA DI REPUBBLICA!
Come già segnalato da Roma fa Schifo, ecco a voi l'allucinante reportage fotografico con cui il più importante quotidiano nazionale pubblicizza Graffiti Zero, "il primo appuntamento nella capitale nel quale i principali esponenti del writing romano si mettono in mostra per raccontare e far rivivere i colori, le emozioni e la storia della scena romana dai primi anni '90". No comment.
NUOVA EDIZIONE DEL CLEAN-UP! CREARE ARTE SI... VANDALISMO NO! PROMOSSA DA RETAKE ROMA E DALLA FONDAZIONE INSIEME PER ROMA. L'APPUNTAMENTO E' PER SABATO!
Scritte vandaliche, micro-affissioni abusive, rifiuti...è questa l'immagine che vogliamo della nostra città?
Giovani romani e non, provenienti da tutto il mondo, bambini, anziani, genitori, insegnanti, semplici cittadini che si sono rimboccarti le maniche e muniti di pennelli, entusiasmo, buona volontà hanno deciso di non arrendersi al degrado e diffondere una cultura del FARE e del MANTENERE.
Unisciti a noi e riappropriamoci INSIEME di questa MERAVIGLIOSA CITTA'!
L'appuntamento è per sabato 16 marzo alle ore 14 in Piazzale San Paolo Fuori le Mura (angolo Via Ostiense).
Iniziativa ideata e promossa dalla @Fondazione Insieme per Roma e @Retake Roma con il supporto dell'AMA.
SERVIZIO AGGHIACCIANTE DI REPUBBLICA: A QUANDO UN BLOG SULLA "BANCARELLOPOLI" ROMANA? LA NOSTRA CITTA' ANNEGA NELLA VOLGARITA' E NELL'INCURIA. IN CAMPAGNA ELETTORALE BATTEREMO IL FERRO!
Qui l'articolo completo su Repubblica.it
PRATI
I furgoni dello scarico merci sono i padroni dei rioni
Ostruiscono i marciapiedi, costringendo le madri con i bimbi piccoli nel passeggino a improbabili gimkane. Oppure sostano indebitamente nelle aree chiuse al traffico, occupando persino i percorsi per non vedenti. Così i furgoni per le consegne rendono invivibile la vita dei pedoni romani. "Qui in Prati la situazione è insostenibile - afferma Stelio Ruggeri, 70 anni - questi bisonti fanno quello che vogliono, in più marciapiedi sono stretti e a noi tocca camminare in mezzo alla strada, con il rischio di essere investiti", aggiunge mentre tenta di aggirare il camion in sosta selvaggia all'inizio di via Propezio. In via Valadier, due corrieri sbarrano l'attraversamento pedonale.
(luca monaco)
TRASTEVERE
Borse, magliette e souvenir i mercatini occupano gli spazi
A Trastevere si cammina a fatica. A rendere difficoltose le passeggiate di romani e turisti, nei vicoli dello storico rione, decine di bancarelle sistemate lungo i marciapiedi e al centro delle piazze storiche. Su viale Trastevere, nel tratto che va dall'incrocio con via San Francesco a Ripa fino al ministero dell'Istruzione, diversi rivenditori ambulanti occupano, con i loro banchi, più della metà della strada. Tra vestiti, borse e bijoux, sembra quasi di perdersi in un suq. Mentre, qualche centinaio di metri prima, proprio al centro di piazza Sonnino, tra chiese e locali, sorgono tre strutture che traboccano di oggetti. Libri, souvenir e cinte contraffatte, attirano la curiosità delle persone che, fermandosi a guardarle, creano gruppi che bloccano la viabilità tanto da dover chiedere "permesso" per passare.
(luca fusco)
CENTRO
I tavolini di bar e ristoranti impediscono il passaggio
"Sono esausta, è impossibile camminare sui marciapiedi di Roma". Una turista lo dice in inglese ma a voce squillante, per farsi capire da chi la circonda. Poi, in via del Corso, torna a spingere a fatica la sedia a rotelle del marito, al centro della strada, rischiando la vita tra due macchine che le passano a pochi centimetri. A destra, sul marciapiede, una fila di tavolini fuori da un ristorante le impedisce il passaggio. È la fotografia del centro di Roma, popolato da turisti dall'animo diviso: da una parte l'ammirazione per le meraviglie della città, dall'altra il fastidio per i suoi disservizi. Scene simili nelle strade circostanti, in via della Croce come al Colosseo: marciapiedi sistematicamente invasi dai tavolini e persone costrette a camminare fra le macchine.
(stefano d'alessio)
NOMENTANO
Automobili e motorini parcheggiati sulle strisce
I marciapiedi della capitale sembrano essere diventati una sorta di parcheggio a cielo aperto, con auto e motorini ormai non più contenibili dentro i posti circoscritti da righe bianche e blu e sempre più spesso a rappresentare un intralcio alla circolazione pedonale. Esempio pratico: via Nomentana. Da Porta Pia inizia una lunga fila di mezzi a quattro e due ruote sopra i marciapedi che dividono le corsie che ospitano le fermate dei bus. Un cordone che viene interrotto solo da pensiline che diventano raggiungibili solo con agili slalom e continui saliscendi sull'asfalto. Arrivati all'altezza di piazza Sempione, il parcheggio diventa "a terrazze": le auto a ridosso dei rialzi pedonali e i motorini subito sopra. Trovare il modo di salire e scendere da un marciapiede, qui, diventa una questione di fortuna.
(marco ciaffone)
OSTIENSE
Le insidie più pericolose: segnaletica e paline dei bus
Arrugginite o fatiscenti, illuminate o di nuova tecnologia. Del fattore decoro si può discutere, ma di certo possono apparire piuttosto insidiose per i pedoni. Le paline spiccano in tutto il loro splendore in molti tratti dei marciapiedi della città. Di tutti i tipi e di tutti i colori, pubblicitarie o informative, spuntano al centro delle strade, vicino alle fermate degli autobus o nelle aree verdi della capitale. Nella vie principali della zona Ostiense, per la considerevole quantità di paline, i pedoni sono costretti a veri e propri slalom, soprattutto per chi è dotato di passeggini o carrelli al seguito. "Penso - spiega Giulia De Carolis, 40 anni - che passeggiare per Roma sia complicato per una serie di motivi. Uno di questi sono le paline, che rappresentano una barriera in più per i pedoni".
(elisa castellucci)
14° EDIZIONE DEL DECORO DAY: IL XVIII MUNICIPIO E' IL MODELLO DA SEGUIRE! COSA ASPETTANO GLI ALTRI MUNICIPI A SEGUIRLO?
Ed ecco a voi le immagini della quattordicesima edizione del Decoro Day, svoltosi sabato scorso a Casalotti. Da dove cominciare? Il degrado in cui versa i lquartiere è difficile da raccontare a parole. C'è praticamente di tutto, un campionario degli orrori davvero imbarazzante.
Le condizioni delle strade e degli edifici sono pietose. Sono stati rimossi chili e chili di cartacce abusive e cancellati i graffiti dai palazzi che ne erano totalmente infestati. Inoltre sono stati abbattuti due cartelloni abusivi.
L'albero piantato nello spazio verde di Via Borgo Ticino (vicino ai resti di una villa romana) è una "Grevillea". I cartelloni, tutti assolutamente abusivi, si trovano su Via di Casalotti poco prima dell'incrocio con Via di Casal del Marmo. Ce ne sono una quantità spaventosa, un'immagine di degrado apocalittica, da quarto mondo, in cui Roma è ormai quasi del tutto precipitata.
Cartelloni, mondezza calcinata dagli anni, sfasciacarrozze, case abusive, un delirio di scritte sui muri, muri fatiscenti, merde di cane a centinaia... un delirio di schifo a cui i decoro day cercano di porre rimedio in qualche modo, sensibilizzando la coscienza degli abitanti dei vari quartieri toccati. Ma serve più partecipazione, serve la massa! Quella contro il degradoi non è una battaglia d'elite, è una battaglia che riguarda TUTTI! Alla prossima.
Servizio e foto di Franco.
LA FORESTA DI ANTENNE CHE UMILIA I CIELI DI ROMA! PANORAMI BELLISSIMI DETURPATI DALLA CACIOTTAGGINE. SPENDI DUE LIRE E METTI UN'ANTENNA CENTRALIZZATA.. NO?
VIA DEI FORI IMPERIALI TOTALMENTE INFESTATA DA STRACCIAROLI E PANINARI. L'ORGOGLIO CAFONE ROMANO ALL'ENNESIMA POTENZA! PER I TURISTI IMPOSSIBILE ANCHE SOLO FOTOGRAFARE I MONUMENTI
Scenette ridicole che solo a Roma è possibile vedere. Una delle aree archeologiche più preziose del mondo umiliata da una oscena carrellata di stracciaroli e camionbar. Un mercatino delle pulci e dell'orgoglio paninaro totalmente legalizzato. Per un turista è impossibile anche solo fotografare i monumenti.
Il partito del Sindaco ha preso il 18% a Roma, molto meno della media nazionale (e qui non c'è la Lega Nord a dar manforte). Continui pure a ignorare questo problema (così come quello dei cartelloni abusivi, di cui è direttamente responsabile!) e alle prossime elezioni rischia di non arrivare nemmeno al ballottaggio.
Grazie a Stefano per le foto!
IL MEGASUV PARCHEGGIATO DAVANTI AL MONUMENTO: BENVENUTI A BURINOPOLI! VOGLIAMO TOLLERANZA ZERO PER GLI ZORI
Un mega suv parcheggiato proprio davanti alla chiesa di San Giorgio al Velabro, praticamente addosso all'Arco degli Argentari! Questa ridicola scenetta di inciviltà romana viene quotidianamente fotografata da centinaia di turisti allucinati. La municipale sa (sa benissimo!) ma evidentemente non fa nulla per scoraggiare il fenomeno.
Pur di parcheggiare da qualche parte i romani si ingegnano in ogni modo. Qui hanno sconocchiato le colonnine e strappato le catene (vedi foto in alto a sinistra) per poter accedere all'area con le loro macchine.
Il rimedio "all'amatriciana", degno della città burina in cui viviamo, è un insulso accrocco che non serve a nulla se non a svilire ancora di più la (potenziale) bellezza del luogo. Un circo di transenne e moncherini di ferraglia che nemmeno un animale avrebbe potuto concepire in un luogo così bello e prezioso!
Siamo condannati a tutto questo? C'è modo di uscirne? Fuori i barbari da Roma!
Grazie a Stefano per le foto.
IL VERO VOLTO DELLA GARBATELLA. REPORTAGE DI LES TRA GLI ORRORI DI UNO DEI QUARTIERI POTENZIALMENTE PIU' BELLI DI ROMA, DEVASTATO DALL'INCURIA!
Marciapiedi sbriciolati che paiono mulattiere, erbaccia spontanea, scritte sui muri, sosta selvatica, arredo urbano inesistente. Benvenuti nell'inferno Garbatella, uno dei quartieri potenzialmente più belli di Roma, devastato dal'incuria e dal menefreghismo generale.
Reportage e foto di Les.
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