IL BELLISSIMO PONTE CHE CONGIUNGE OSTIENSE E GARBATELLA ASSALITO DALLA FAME CARTELLONARA E RIDOTTO A UNA CAGATA PAZZESCA. SCENETTE ROMANE

venerdì 31 maggio 2013

La Roma moderna nasce già con i denti cariati. Le nuove opere concepite per riammodernare questa città, tra cui il bellissimo ponte che congiunge Ostiense e Garbatella, vengono sistematicamente rovinate dall'inettitudine e dalla peracottaggine romana, della mancanza di buon gusto e dalla fame cartellonara. Ci vorranno generazioni per rimediare ai danni procurati dall'invasione di cartelloni.

ECCO COME SI RIMUOVE, IN POCHI SECONDI E CON POCHI SPICCIOLI, UNA TAG DA QUALSIASI SUPERFICIE. ABBIAMO PRESO UN CASSONETTO COME ESEMPIO. ORA NON AVETE PIU' SCUSE!



Quando vedete un negozio con la saracinesca imbrattata dalle tag, pensate che con pochi spiccioli e un lavoro di qualche minuto il proprietario di quel negozio potrebbe ripulirla contribuendo a migliorare l'estetica della strada. Ma non lo fa.

In questo video il nostro Les ci mostra come in pochi secondi, armato solo di prodotto antigraffiti e di una spugna verde, si possa rimuovere una tag. Il prodotto antigraffiti costa (udite udite..) ben 25 euro! Venticinque euro, più 50 centesimi per la spugna verde, e avrete prodotto sufficiente a mentenere pulita una saracinesca per un anno! PENSATE. Se ogni commerciante domani ripulisse la saracinesca del suo negozio cambieremmo completamente aspetto ai nostri quartieri, rendendoli un minimo civili.

1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10... DIECI BANCARELLE AI QUATTRO ANGOLI DI UN CROCICCHIO DI VIA COLA DI RIENZO! STRADA DELLO SHOPPING DELLA ROMA BENE, RICCA DI DENTI CARIATI


E intanto COIN, giustamente sommersa dal pattume stracciarolo, rinuncia a investire per riammodernare il locale. A Roma non conviene. Ma per cosa poi? Per trovarsi il proprio punto vendita accerchiato da pataccari e cartoni di banane?





COATTI IN LIBERTA'! LA SCENETTA DELLA SETTIMANA: SIGNORA PARCHEGGIA IN DOPPIA FILA SU STRADA A CARREGGIATA SINGOLA E SE LA PRENDE PURE SE GLIELO FANNO NOTARE

giovedì 30 maggio 2013

Via Jenner, ore 17. Una signora parcheggia la sua auto in doppia fila. La strada è a carreggiata singola (una per senso di marcia) pur se abbastanza larga. Tuttavia la furbona ferma la macchina in un punto della strada in cui, dall'altra parte della carreggiata, c'è già un'altra auto parcheggiata in doppia fila! Si crea un imbuto, una sorta di senso unico alternato. Dopo qualche minuto arriva un autobus e ovviamente non riesce a passare. Traffico bloccato, la gente inizia a suonare, la signora si materializza quasi all'istante, esce fuori da un negozio e fa cenno con la mano di aspettare un attimo. L'autista gli risponde con un urlo disumano mandandola platealmente a quel paese, lei si gira e urla "A DEFICIENTE, STO A PAGA'!!!". Dopo 30 secondi esce dal negozio, passa davanti all'autobus fermo, restituisce il vaffanculo all'autista davanti a tutti, entra in auto e riparte sgommando.

L'APERITIVO A TRASTEVERE HA UN SOLO NOME: FRENI E FRIZIONI. ECCO IL RITROVO "MUST" DEI ROMANI IN CENTRO. GUARDATE COM'E' RIDOTTO IL PIAZZALE ANTISTANTE...



ROMA E' UNICA, LA RICONOSCI AL VOLO. CON QUEL FASCINO UN PO' BUZZURRO E TRIVIALE CHE ISPIRA SUBITO COMPASSIONE...


Trastevere, davanti a ogni chiesa, un bel parking autorizzato, compresa doppia e tripla fila. Nella foto sopra siamo in Piazza della Scala, maghina appizzata "giusto un attimino", il tempo di mangiare una pizza nel ristorante lì davanti.


Altra chiesetta devastata dalla sosta selvatica. Impossibile fotografarla per intero. Chissà la turista con la cartina, quasi investita dall'auto, cosa starà pensando...


Ancora Santa Maria della Scala. Per l'aperitivo la sosta selvatica tocca livelli folli. Da una parte all'altra, quella che potrebbe essere una deliziosa piazza-salottino viene trasformata di fatto in un garage privato a servizio dei ristoranti.

"FORZA LAZZIE, A.S. ROMA MERDA": FERMATE GLI UNNI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! LA CALATA BARBARA STA PER INVADERE ROMA!

mercoledì 29 maggio 2013

Via San Girolamo della Carità, una traversa di Via Giulia. E' solo una delle tante scritte che probabilmente in queste ore stanno continuando a comparire sui muri di Roma. Le fogne gorgogliano, la calata barbara è appena cominciata e chissà per quanti altri giorni ancora Roma dovrà subire questo supplizio. Vi ricordate cosa successe qualche anno fa in occasione dello scudetto vinto dalla Roma? Al solo pensiero, passa la voglia di continuare a tifare. Grazie a Marco per la segnalazione!

SAREBBE SOSTA VIETATA, ZONA RIMOZIONE, CE STANNO PURE LE STRISCE. A ROMA SUCCEDE ANCHE QUESTO. OVVIAMENTE DEI PIZZARDONI NON C'E' TRACCIA ALCUNA!


Via Nomentana, anarchia totale. Scene che si ripetono ogni giorno, ad ogni ora, e mai un pizzardone in giro a far le multe. Il segnale c'è, semicoperto dai rami dell'albero. Grazie a Les per la segnalazione.

PIAZZE CHE IN QUALSIASI ANGOLO DEL MONDO SAREBBERO DELIZIOSI SALOTTINI. CHI SI BATTE CONTRO I TAVOLINI, PERCHE' NON PROTESTA MAI CONTRO LE MAGHINE?



Stesse scenette ovunque. Non c'è che dire, noi romani siamo bravissimi a preservare e valorizzare al meglio il nostro immenso patrimonio storico-artistico. Ogni piazza, un parcheggio. Un mondo coatto.

I ROMANI SE SO' ROTTI ER CAZZO! E LO HANNO DIMOSTRATO IN GRANDE STILE, METTENDO IN SCENA IL REQUIEM DELLA POLITICA CAFONA

martedì 28 maggio 2013

Dobbiamo ammetterlo, questa volta i romani ci hanno stupito in positivo. Per la prima volta nella storia hanno votato in massa il partito giusto, quello dell'astensione, mettendo in scena il requiem definitivo dell'intera classe politica romana. Un sonante uppercut che anche il più idiota degli idioti non può fingere di non aver sentito.

Il quinquennio alemannico che si appresta a concludersi doveva segnare una nuova linea di ordine, decoro e sicurezza, sull'onda della tanto sbandierata "tolleranza zero" e del fantomatico pugno de fero. Abbiamo assistito invece a una lunghissima fiera della farsa in cui le uniche parole d'ordine sono state "ora si può" e "c'è posto per tutti".

Con un salto nel buio di oltre vent'anni siamo tornati alla Roma anni '90. Alla città immobile, polverosa e cafona regolata dall'anarchica ferina, un po' balera, un po' centro-anziani, con rutto libero e insulti da bar per sfogare istinti primordiali generati dalla assenza di prospettive future.

Ordinanze anti-lavavetri (nate a Natale e morte a Santo Stefano), fuori i rom dalle palle, via le prostitute dalle strade. Questo il massimo che l'amministrazione ha saputo partorire. Mancava solo il ritorno dei B-movies anni '70 e delle sputacchiere nei salottini dei barbieri, a completare un programma di rara mediocrità e bassezza.

Si stenta a ricordare un progetto avviato che sia uno, mentre si fa la conta di quelli bloccati, definanziati, annullati. Tutti i cantieri sono fermi, abbiamo perso investimenti e ci siamo giocati la metro D. In compenso abbiamo seriamente rischiato di veder nascere il Gran Premio dell'EUR (sic).

Perso ormai definitivamente il treno europeo, siamo regrediti ulteriormente dalla politica provinciale a quella condominiale, attenta solo a non pestare piedi e a ingrassare panze di pittoreschi figuri e lobbyne (o presunte tali). Pezzenti ripuliti col piattino in mano, chi in cerca di fortuna, chi di qualche spicciolo, chi di un rancio di minestra.

Ne ha fatto le spese la città, di nuovo incarognita a livelli selvaggi, di nuovo tornata ad essere l'Eterna addormentata, che assiste senza forze alla dissoluzione di se stessa. Una città esanime, vecchia, rugosa, imbruttita e con le calze rotte, sopra la quale danzano e banchettano, in un'orgia incontrollata, i moderni Trimalcioni della malavita borgatara.

In questi cinque anni Roma è stata presa, impacchettata e regalata a cricchette amiche, costretta a subire il più imponente "stupro di gruppo" mai perpetrato ai suoi danni. Una sterminata processione di cartelloni, volgari spaventapasseri privi di qualsiasi senso, hanno invaso ogni angolo di Roma, degradando ogni strada, ogni piazza, ogni giardino, in un crescendo di orrore, coattume e impunità. Mercatini improvvisati, suq mediorientali, marocchinerie, cineserie, napoletanate, si sono moltiplicati esponenzialmente, arrivando a oscurare i monumenti e facendo ridere di noi il mondo intero.

Ma è il proliferare della sosta selvatica, ormai più che tollerata, l'indice inequivocabile del livello di regressione allo stato brado della nostra società. Per la prima volta, da vent'anni a questa parte, sono più le aree pedonali scomparse di quelle create. Il neonato bike sharing, è morto nell'indifferenza generale, le biciclette rubate, gli stalli trasformati in parcheggi per motorini. E ancora le preferenziali smantellate, i piloni anti-sosta sconocchiati, la ZTL aperta a cani e porci al primo sgrullo di pioggia. Una città che cessa di essere a misura di pedone (ossia di ESSERE UMANO) è una città in declino, civile e morale.

Di fronte a questo sfacelo, l'opposizione si è presentata con una pochezza di idee disarmante. Incapace non dico di presentare un programma valido, ma anche solo di inchiodare la giunta uscente alle proprie responsabilità. La buona performance di Marino, per certi versi inattesa, è più frutto di inerzia che non di convinzione. Marchini ha incomprensibilmente accettato di vivere nell'ombra del suo alter ego simpatico "Arfio", mentre De Vito non è stato in grado di intercettare i voti degli scontenti (allucinati dalla follia suicida dei parlamentari eletti che si scannano per due scontrini). In un contesto simile, il 52% di affluenza alle urne è già un miracolo. Perché i romani SI SONO ROTTI IL CAZZO, molto più di quanto il dato dell'astensione non racconti.

Chiudiamo con la perfetta sintesi data da Roberto D'Agostino: "L'elezione del sindaco di Roma non è un fatto locale, è da sempre un fatto politico. Ed è esattamente questo il motivo per il quale non sono andato a votare, ma ho preferito fare una passeggiata col mio cagnolino, un labrador che si chiama Zen perché, a differenza di tanti nostri politici, ha una visione orientale dell'esistenza".

TRASHTEVERE E' UN VERO E PROPRIO INCUBO. ALTRO CHE RIONE PITTORESCO SIMILE A UN PAESE! IN REALTA' E' UN VERO INFERNO!


Guardate che schifo. Un rione che sarebbe un SOGNO in qualsiasi paese civile del mondo, qui in Italia è ridotti in condizioni drammatiche. Si stenta a credere che tanta bellezza possa essere barbarizzata in questo modo dall'inciviltà dei suoi abitanti e dal menefreghismo dei suoi amministratori.


E guardate le macchine. Un vero e proprio cimitero di lamiere. Scene semplicemente vergognose, contro le quali un popolo civile scenderebbe in piazza coi forconi e le casse di pomodori.

"MA CHI VOLETE PRENDERE IN GIRO?" I MURI DEI QUARTIERI DI ROMA TRASFORMATI IN BACHECHE SU CUI SFOGARE LA RABBIA!


La protesta si sposta sui muri! Nel solo quartiere Portuense sono decine i manifesti simili a questi affissi sulle mura di edifici o sotto i ponti. Nessuno pulisce, e nessuno si preoccupa di ascoltare questa rabbia, si va avanti così, sospesi in un limbo di attesa, aspettando che la città marcisca del tutto.



Grazie a I3na Rid3ns per la segnalazione.

MAZZE, ACCETTE, BAIONETTE, UN ARSENALE SEQUESTRATO. TREMILA AGENTI IMPIEGATI. NO, NON STIAMO PARLANDO DI UN'AZIONE DI GUERRA, MA DI UNA PARTITA DI CALCIO.

lunedì 27 maggio 2013

Poi quando vi diciamo che questa città è popolata da barbari non civilizzati provate ancora a darci torto.

BLITZ ANTIDEGRADO IN PRATI, TRA VIA COLA DI RIENZO E VIA OTTAVIANO, IN COMPAGNIA DI VICKY E DAN, DUE "RETAKERS" AMERICANI IN VISITA A ROMA! ECCO IL NOSTRO BOTTINO


Nei giorni scorsi abbiamo conosciuto Vicky e Dan, due "Retakers" americani in visita a Roma. Con loro abbiamo organizato un blitz antidegrado a Prati, tra Via Cola di Rienzo e Via Ottaviano, nel pomeriggio. Alla fine il nostro bottino è stato questo: una busta piena di stickers dei traslocatori!

Vicky e Dan si sono detti allucinati dal tremendo stato di degrado in cui versa Roma. In America azioni come le nostre sono la norma. I cittadini ripuliscono spontaneamente i propri quartieri, contribuendo a tenerli in ordine.

TRASHTEVERE INVASA DAI GRAFFITI: LE FOTO AGGHIACCIANTI DELLE SARACINESCHE DEI NEGOZI! MANTENERLE PULITE DEV'ESSERE UN OBBLIGO, COME SI FA IN TUTTI I PAESI CIVILI!


Obbligo per commercianti e residenti a mantenere pulite le proprie saracinesche e i propri palazzi. Pena una multa per il degrado creato. Come si fa in tutti i paesi civili. E' l'unico modo per porre fine a questa bestialità. Metterli gli uni contro gli altri, come in una guerra civile. Con 20 euro di vernice si mantiene pulita una saracinesca per un anno. Con 25 euro di prodotto antigraffiti e altrettanti 25 euro di protettivo, si risolve il problema alla radice. In aggiunta, messa al bando delle bombolette spray su tutto il territorio comunale. Per risolvere una emergenza, servono provvedimenti drastici.


Due anni fa il Sindaco Alemanno dichiarò di aver ripulito quasi integralmente il centro storico dalle scritte. L'intervento, pur se di qualità non proprio eccelsa, ebbe una sua efficacia, ma fu riservato esclusivamente alle facciate degli edifici. Le saracinesche e i portoni non furono interessati.


Qui un agghiacciante quadretto di degrado folle. Un concentrato di schifo inaudito. Si va dalle scritte sul portone alla minidiscarica di monnezza proprio accanto al nasone (dove i turisti si abbeverano!) e per finire i due paletti anti-sosta sradicati "pe fa parcheggià le maghine" e appoggiati al muretto. Anarchia allo stato puro.

SCENARI CHE EVOCANO FAVELAS DI CALCUTTA. ECCO COME I POLITICI RIDUCONO LA NOSTRA CITTA', CON LA LORO GESTIONE CACIOTTARA E ZOZZA DELLA COMUNICAZIONE POLITICA!

sabato 25 maggio 2013

La furia schizofrenica degli attacchini a cui i politici affidano la gestione della loro "immagine" è la dimostrazione lampante del marciume imperante in questa città. Come si può pretendere di chiedere i voti producendo questo schifo? Ma come si permettono?


L'intera gestione della campagna elettorale va totalmente ripensata con logiche europee (leggasi: civili). Più pubblicità nei quotidiani, in tv e nelle riviste, pochi impianti e di qualità. Basta con le plance arrugginite inficcate con gli zeppetti, basta con le lasagne e i "cumuli" elettorali.


E basta anche con i manifesti! Inutile spreco di soldi, propaganda di bassissimo livello, peraltro assolutamente inutile. Questo schifo deve finire.

VIVERE A ROMA RISERVA SEMPRE MOLTE SORPRESE. PASSEGGIARE DI NOTTE A VIALE AMERICA, DI FRONTE AL LAGHETTO DELL'EUR, E RITROVARSI DI COLPO A MALAGROTTA!



Fa ribrezzo non è vero? Siamo in Viale America, a due passi dalla Nuvola di Fuksas in costruzione, e proprio davanti alle torri sventrate (con tanto di mattonelle dei cessi a vista) dello sfigatissimo ex Ministero delle Finanze italiche, che nei progetti del Comune doveva ospitare "lussuosi appartamenti residenziali". Questa discarica a cielo aperto è gentilmente offerta a romani e turisti dal "mercatino unno" che si svolge qui ogni giorno. Al termine dell'orario di mercato i banchetti smobilitano scaraventando a terra di tutto e di più e riducendo la passeggiata che costeggia il laghetto a un vero porcile. L'AMA è ovviamente latitante (che te lo dico a fà..) e così i turisti in visita a Roma si ritrovano a passeggiare di notte in uno scenario post-atomico. Dopo aver consultato la loro bella cartina, o una guida poco aggiornata (errore da dilettanti!) pregustano le romantiche sponde e i giardinetti del laghetto dell'EUR. Invece si ritrovano nel bel mezzo della succursale urbana di Malagrotta. UN INCUBO. In mezzo a un tale delirio di pattume campeggia un gazebo di Alemanno. Ma non si vergogna a piazzarlo proprio lì davanti? Non è un autogol di immagine clamoroso? Assolutamente no, i romani ormai sono abituati. Con la monnezza bisogna convivere.

IL CANTIERE DELLA NUVOLA CI RACCONTA GIA' COME SARA' QUESTO PEZZO DI EUR UNA VOLTA INAUGURATO IL NUOVO CENTRO CONGRESSI: TRA CAMPI ROM EN PLEIN AIR IMPROVVISATI, DEGRADO COSMICO E ABUSIVISMO A MILLE!


Il cantiere della Nuvola procede a rilento, ma tutto intorno già si instaurano situazioni problematiche (ben note a chi vive a Roma) che non lasciano presagire nulla di buono. Basta girare l'angolo per accorgersi della presenza di un mini campo rom composto da 3-4 roulotte che la legge italica non consente di spostare. L'ideale per promuovere al meglio il turismo d'affari della Nuvola (come si sa, gli uomini d'affari sono sensibili al fascino pittoresco dei campi rom improvvisati).


Ovviamente non manca il contributo dei partiti abusivi. Oggi affiggono sulle pareti del cantiere, domani chissà, forse direttamente sulla Nuvola, o sul muro davanti, per creare "colore" (anche questo molto apprezzato dagli uomini d'affari).


E guardate lo stato dei marciapiedi. Non sappiamo nemmeno come definirli, "stile Kabul" non rende l'idea, perché nemmeno una granata produrrebbe simili danni.


E intanto il cantiere per la "lama" (il nuovo hotel collegato alla Nuvola) e quello delle "case di vetro" sono fermi, grazie alla felicissima scelta del Comune di cacare il cazzo a Renzo Piano, chiedendo una modifica al progetto che prevedesse "più travertino" (come romana tradizione vuole!). Chi investirebbe soldi in un hotel che si affaccia sugli scheletri di due torri? Nessuno, ovviamente. E quindi cantiere fermo, finanziamenti persi, scheletri delle ex torri di Ligini in bella vista per chissà quanto, e buco per il Comune di 24 milioni. Il tutto per un po' di travertino in più.

DOMENICA SI VOTA! MI RACCOMANDO, GUARDATEVI QUESTO VIDEO E PRENDETE BENE NOTA: NON VOTATE GLI ZOZZONI!

venerdì 24 maggio 2013


I politici insozzano Roma come la monnezza che fuoriesce dai cassonetti. Come puoi votare chi si presenta a te in questo modo? Come puoi votare uno che insozza Roma? NON VOTARE GLI ZOZZONI!

LA REGATA DELL'EUR DI "COPPA RIOMMA"! DECINE E DECINE DI VELE PUBBLICITARIE IN SOSTA ABUSIVA IMPALLANO I MONUMENTI. UNO SPETTACOLO PENOSO DI RARA INCIVILTA'


Le ridicole regata di "Coppa Riomma" da qualche giorno vanno in scena all'EUR, sotto lo sguardo dei pochi (eroici) turisti rimasti. Uno spettacolo di rara brutalità e caciottaggine! Le mirabili prospettive architettoniche dell'EUR totalmente rovinate da una miriade di "denti cariati" in sosta selvatica.



Nonostante le segnalazioni non c'è nemmeno l'ombra di un pizzardone. Le vele continuano a navigare e a sostare indisturbate nell'indifferenza e nel menefreghismo totale dei romani. Sosta selvatica di fatto legalizzata da questa cricchetta della campagna elettorale.


2 is megl che 1! Pollak addirittura raddoppia! Vela in sosta praticamente in mezzo alla strada, in curva, de traverso. Una situazione ormai fuori controllo. E quest'anno il PDL di riprende la palma di partito più zozzone (che per tradizione gli spetta)!

CINQUE ANNI PER (NON) RIUSCIRE NEMMENO AD ALLARGARE UN PONTE! BUROCRAZIA, FOLLIA, INCAPACITA' O AUTOLESIONISMO?


Questo cantiere partì esattamente 5 anni fa, alla vigilia delle elezioni comunali. Fu il classico interventino-spot elettorale, con il quale la giunta passata intendeva raccattare qualche voterello (a quanto pare, senza successo). Si trattava di sbrogliare l'imbuto di Via Portuense, che ogni mattina crea ingorghi apocalittici. In sostanza, allargare un ponticello. Una roba che in qualsiasi paese civile si sarebbe risolta nel giro di una mesata o giù di lì. Ebbene, dopo 5 anni siamo ancora messi così.


Il cantiere è praticamente terminato (da circa un anno e mezzo) ma il ponte rimane chiuso. I motivi sarebbero non meglio precisati "problemi" derivanti dal ritrovamento di preesistenze archeologiche. In sostanza, siccome a 20 metri da qui è stato ritrovato qualche sasso romano, non si può procedere a riasfaltare la strada (vedi foto sotto) e ad aprire il ponte. Ma è un paese normale quello in cui si blocca un cantiere per tutelare due sassi di epoca romana, mentre attorno al Colosseo, il monumento simbolo di Roma, ci passa un'autostrada?


Intanto il ponticello, non ancora inaugurato, è già stato preso di mira dagli Unni con la bomboletta. La ciliegina sulla torta, l'emblema della stupidità del nostro paese.

IL MARTORIATO EX UFFICIO DI IGIENE E SANITA': ECCO, A ROMA SERVIREBBE PROPRIO UN BEL PO' DI IGIENE (E DI SANITA' MENTALE).

giovedì 23 maggio 2013

"Roma s'è destra". Ancora abusi sulle macerie del diroccato ex Ufficio di Igiene e Sanità. Via Merulana è letteralmente invasa dai manifesti abusivi dei partiti di centrodestra, TUTTI, nessuno escluso, dal PDL a La Destra, fino a Casa Pound.



Gli immancabili manifesti di Tredicine, ormai "allasagnati", ossia ridossi a lasagna, e semi accartocciati. Uno spettacolo penoso di rara barbarie urbana.

NON NE AVETE ANCORA ABBASTANZA? E ALLORA BECCATEVI UN'ALTRA CARRELLATA DI CARTOLINE DAL COLOSSEO, UNO DEI LUOGHI SIMBOLO PER COGLIERE APPIENO IL NOSTRO GRADO DI PERACOTTAGGINE E INCIVILTA'


Il terrificante arredo urbano che circonda uno dei monumenti più famosi del mondo. Dopo la sfilata ignobile di cassonetti della monnezza segnalata pochi giorni fa (perla rara di cattivo gusto italico), un osceno e inutile gabbiotto dell'ATAC completamente ricoperto dalle scritte (ma sarà stato autorizzato dalla sottintendenza? Come avrà fatto?). E che dire delle auto ferme in doppia e tripla fila? Notare infine la finezza delle fioriere in cemento e dei parapedonali affumicati più in fondo.


Stratosferico affaccio sul Colosseo, valorizzato così dalla mala amministrazione romana. Fino a qualche tempo fa, su quel muretto, ci si sdraiavano i turisti per farsi fotografare con il Colosseo alle spalle. Oggi è praticamente sequestrato dall'ennesimo camion bar "coll'autorizzazzione der Comune".


Mirabile prospettiva sull'Arco di Costantino, incarognita dall'ennesimo bar ambulante autorizzato dal Comune. Dulcis in fundo, l'immancabile, onnipresente camionetta dell'ODIA, in SOSTA. il pizzardone con la macchinina poco più in là, sulla destra, vegeta. Il suo ruolo ci è francamente ignoto. Non fa multe agli abusivi, non fa sloggiare la camionetta dell'ODIA. Si gode 'o sole.

L'ASSOCIAZIONE BASTA CARTELLONI PRESENTA IL SUO PROGRAMMA: CONTRO IL DEGRADO, PER LA SALVAGUARDIA DEL DECORO, PER RIPORTARE ROMA IN EUROPA



Un vero e proprio programma elettorale, che analizza con attenzione ogni problematica di degrado e propone soluzioni per salvaguardare la vivibilità e il decoro della nostra città. E' quello che l'Associazione Basta Cartelloni ha messo nero su bianco dopo anni di lotta e denunce, con un titanico lavoro di sintesi. Una valanga di spunti e idee che, se applicate, potrebbero finalmente riportare Roma ad essere quello che merita: una Capitale europea degna di questo nome.

Abbiamo messo a frutto la nostra esperienza: quella maturata negli anni dell'Associazione e quella che ciascuno di noi ha per il proprio passato di attivista antidegrado. Ci siamo ispirati alle "best practice" a livello europeo e mondiale nel decoro urbano. Ne è venuto fuori un documento completo, ricco di idee. Senza polemiche, abbiamo voluto presentare delle proposte concrete. A nostro avviso - se attuate - potrebbero cambiare l'immagine di Roma in pochi anni. Da capitale del degrado, Roma potrebbe diventare la città più visitata al mondo. Un luogo migliore nel quale vivere, dove prospera un'economia sana e non "l'economia del degrado". E' proprio questo termine che abbiamo voluto sviscerare, spiegare; vogliamo dimostrare che il degrado urbano è una delle principali cause del degrado umano ed economico che ci sta travolgendo.

Il programma potete leggerlo, scaricarlo e diffonderlo cliccando qui! Complimenti all'Associazione Basta Cartelloni per l'ottimo lavoro, la cui bontà è già stata riconosciuta. Il Movimento 5 Stelle lo ha già fatto proprio e molti altri candidati sindaco stanno traendo ispirazione da esso. Il giusto riconoscimento per l'eccellente lavoro svolto dall'Associazione e per tutto il movimento antidegrado, dopo anni e anni di duro lavoro, di protesta, ma anche di proposta.

CAMPAGNA ELETTORALE ABUSIVA CON STICKERS, ANCHE SULLE BUCHE DELLE LETTERE! "REPUBBLICA ROMANA" ALLO STESSO LIVELLO DEI TRASLOCATORI RUMENI

mercoledì 22 maggio 2013

Ma a che livello di peracottaggine e ignoranza siamo arrivati, se ancora pensiamo che un adesivo come questo possa risultare utile a raccattare voti? Gli stickers elettorali andrebbero banditi per legge. Insieme ai manifesti, sono un inutile spreco di soldi. E creano solo degrado. E sono controproducenti.

INCUBI URBANI A ROMA. IL RACCAPRICCIANTE STATO DI DEGRADO IN CUI VERSA LA NOSTRA CITTA', SINTETIZZATO IN UNA FOTO DI RARA EFFICACIA. SEGNALATA DA STEFANO


Un tratto di marciapiede "sequestrato" dal degrado. Cartellone abusivo, con il fusto ormai intriso di colla e residui cartacei. Orripilante maxi-centralina (Telecom? Enel? Acea? Chi lo sa!) completamente foderata di manifesti abusivi, sfoggianti i soliti faccioni sorridenti e in posa plastica (Gazzellone). A chiudere l'unico spazietto transitabile, un'auto in sosta selvatica. Ragazzi, questa non è più una città. E' una giungla.

LE IMMAGINI DEL XVI DECORO DAY A PIAZZA DI VILLA CARPEGNA, TRA DEFISSIONE DI MANIFESTI ABUSIVI, PULIZIA DELLE STRADE E CANCELLAZIONE DI SCRITTE DAI MURI!





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