ATAC. Spunta un comunicato "anonimo"dei lavoratori. "Nessuno sciopero bianco in atto: la situazione è determinata da anni di sperperi e di cattiva gestione !"

mercoledì 22 novembre 2017

Termini ieri: follia assoluta!

Gentilissimi che ci seguite, vi facciamo una domanda?

Avete mai letto un post di scuse da parte di questa Amministrazione in merito alla situazione vergognosa delle Metro romane, dove, quotidianamente, si rischia l’incolumità delle persone?

Se si, mandateci lo screenshot!

Ma oggi, dopo mesi,  i lavoratori hanno emesso un comunicato. Anonimo! Vi preghiamo di leggerlo con attenzione. Eccolo:


Da settembre, in un crescendo rossiniano,  i cittadini stanno denunciando questa situazione pericolosissima. Mesi! E non certo per “fomentare”! Si ha paura per la propria incolumità ed alcuni utenti storici hanno abbandonato e stanno abbandonando il servizio di trasporto pubblico!

Denunciare situazioni di estrema gravità per la sicurezza degli utenti viene visto come un attacco ai lavoratori.

Il comunicato è comunque  l'unica risposta avuta. Chi oggi siede al Governo della Città evita di esporsi in prima persona. Non ritiene opportuno dare comunicazione alcuna su una situazione diventata surreale!

Quanto scritto nel comunicato è una verità, parziale.

Purtroppo, e lo diciamo affranti, la situazione in cui è arrivata ATAC, elettroencefalogramma piatto, coinvolge tutti, lavoratori inclusi!

Negli anni i cittadini hanno mandato foto e video di situazioni incresciose messe in atto proprio dai lavoratori.
La potenza dei Sindacati, poi, oggi forse nella sua massima espressione di consolidamento, non lascia nessun margine di manovra. Ci sono, come in AMA, tantissimi lavoratori che vorrebbero poter esercitare le proprie mansioni in un contesto sano e produttivo.

Respingiamo dunque la storiella delle “amministrazioni precedenti” (modalità e terminologie sono identiche a quelle utilizzate dal MoVimento Cinquestelle: un caso?) e lo facciamo facendovi riflettere su una questione di cui abbiamo parlato qualche settimana addietro: la lotta all’evasione.

La storia è trita e ritrita: ATAC è un’azienda con una sproporzione macroscopica tra lavoratori “operativi” ed impiegati.

Da anni si chiede che gli amministrativi vengano messi a controllo dei mezzi  per tutelare il diritto dell’Azienda di far pagare tutti!

Questi signori che oggi siedono a Palazzo Senatorio, in accordo con i potenti  Sindacati, cosa hanno  escogitato? Mandiamo finalmente in strada gli amministrativi per dare una risposta ai cittadini ma eseguiamo i controlli SOLO nelle ore di “morbida”, ovvero quando i mezzi sono meno affollati.

Una cosa semplicemente vergognosa ed irrispettosa dell’intelligenza dei cittadini.

Tutti, nessuno escluso, devono prendersi le proprie responsabilità. Nessuno deve arrogarsi il diritto, per tutelare i propri piccoli o grandi interessi/privilegi, di prendere per i fondelli coloro che ancora provano eroicamente a spostarsi con i mezzi pubblici in questa folle Città!

Roma come Dacca, Capitale del Bangladesh!

sabato 18 novembre 2017
Dacca, assalto al treno





Roma come Dacca
La spia gialla sul cruscotto dello scooter mi avvisa che è ora di fare rifornimento.
Per fortuna la pompa di benzina di piazza Galeno è aperta, nonostante siano le sette e mezzo di sabato mattina.
Mi accosto. Il benzinaio mi saluta con un cenno della mano e mi sorride.
Scendo dalla moto, alzo il sellino, svito il tappo del serbatoio e lui infila la pistola.
"Ce ne andranno cinque euro", dico io ricambiando il sorriso.
Lui annuisce.
Ha un viso simpatico e dalle
 fattezze deduco che deve essere indiano o giù di lì.
"Hai visto che casino ieri?".
"No", rispondo sorpreso.
"È andata via la corrente, tutti i tram fermi, un macello....
". "Posso immaginare.......", replico.
"Purtroppo Roma è così.......il caos, l'immondizia, la disorganizzazione....".
Lui riavvita il tappo e chiude il sellino.
"È vero....sembra proprio la mia città".
"Quale città?", chiedo incuriosito.
"Dacca", risponde con un sorriso a 360° che rivela una dentatura perfetta.
"Ah", faccio io. "Sei del Bangladesh...".
"Sì, vengo da lì. Ma no nostalgia. Roma come Dacca, io sono a casa qui".
Ammutolisco.
Gli metto dieci euro in mano e lui mi dà il resto.
"Proprio uguale....", continua sorridendo e sogghignando.
"Sono contento per te", faccio di rimando.
Poi gli dò una pacca sulla spalla, monto in sella e riparto. Non faccio più cento, forse duecento metri, e accosto.
Spengo il motore, prendo il cellulare in mano, vado su google e digito: Dacca. 
Capitale del Bangladesh, 15 milioni di abitanti, un gran carnaio e un gran casino.
Le immagini scorrono veloci.
Caos, grovigli umani, discariche a cielo aperto, povertà e misera, degrado ovunque. 
Le parole del benzinaio mi frullano nel cervello cozzando contro le pareti del cranio.
"Roma come Dacca....Roma come Dacca....".
Salvo qualche foto e le metto nel file dove ho immortalato nei mesi, negli anni, l'impietoso, inarrestabile, vergognoso declino di Roma.
E la cosa terribile è che non vedo differenze sostanziali tra le nuove foto di Dacca e quelle vecchie di Roma.
Degrado lì, degrado qui.
Roma come Dacca.
Ha ragione lui, il benzinaio del Bangladesh.
È fuggito da lì come tanti altri e ha trovato una seconda vita qui.
Qui dove tutto ricorda il suo paese e dove può permettersi di non soffrire di nostalgia.
Tanto, Roma è come Dacca.
Spengo il cellulare e giro la chiavetta dell'accensione.
Riparto.
Supero cumuli di immondizia maleodorante che giacciono intorno ai cassonetti di via Lancisi, costeggio quello che dovrebbe essere il marciapiede di viale Regina Elena e che invece è ormai uno sterrato di campagna con l'asfalto ormai divelto ovunque, osservo il suq del Policlinico che anche di sabato, come ogni mattina, prende vita e mentre questo spettacolo mi travolge con tutta la sua drammaticità, penso alla capitale del Bangladesh.
Dacca.
Deve essere proprio una gran bella città.....
                                                          Roma, assalto alla metro

Comunicato: Riprendiamoci Roma vicina ad una importante svolta. Stay tuned!

mercoledì 15 novembre 2017
Riprendiamoci Roma
Gentilissimi cittadini, da Maggio avevamo promesso un cambio di passo. Non stiamo ad elencare tutte le attività svolte e gli obiettivi raggiunti in questi mesi. Se ci avete seguito sapete di cosa parliamo. Tutto era propedeutico a quello che a breve vi comunicheremo tramite il blog ed i nostri canali social. Al massimo tra un paio di settimane. Questa è una Piattaforma di cittadini, trasversale, che ha l'onore di annoverare, tra i suoi sostenitori, persone di altissimo profilo, alcuni di caratura internazionale,  con curriculum invidiabilissimi. Queste persone hanno sempre dato i loro contributi qui per puro spirito di servizio alla Città. Abbiamo sul tavolo dei progetti importanti, inseriti in un quadro ragionato e strutturato. Il lavoro è stato immane ma siamo alle battute finali. Ci doteremo, tra le altre, di un portavoce della Piattaforma che ci consentirà di inoltrare le proposte di tutti noi nelle sedi opportune e di raggiungere obiettivi fino allo scorso anno impensabili. Tutto per il bene della Città. Organizzeremo un incontro pubblico per presentarci e speriamo di farlo entro fine anno. Abbiamo sempre tenuto un profilo equilibrato,  nei testi del blog e sui social. Il nostro obiettivo non sono mai stati i like ed anzi abbiamo allontanato coloro che per impostazione e spesso per violenza verbale e di proposte non erano in linea con il nostro essere. Rinnoviamo pertanto appello ad invitare solo persone sulla vostra lunghezza d'onda. Qui non si accoglie chiunque per far numero. Qui si accolgono solo coloro che vogliono una Città funzionale, prospera e moderna, che veda nel suo glorioso passato una inestimabile fonte di ricchezza, base da cui partire, e non un handicap, una condanna a morte, per arrestarne lo sviluppo! Stay tuned. Grazie. RR

Cadono alberi, si bloccano i mezzi pubblici, non viene data nessuna comunicazione. Roma allo sbando. La lettera di una cittadina al Sindaco di Roma Raggi. La sintesi perfetta della situazione in Città.

martedì 14 novembre 2017


"Alla nostra amata Sindaco Virginia Raggi.

Grazie Virgy! Grazie perché stamattina mi hai fatto vincere la mia naturale pigrizia e mi hai fatto fare walking (2,6 km).

Perché ci tieni alla mia salute ed alla mia forma! 

Grazie perché ho scoperto che camminare sui marciapiedi della Gianicolense insieme agli scooter che deviano dalla carreggiata troppo trafficata, offre inaspettati spunti di folklore locale… oddio, un po’ colorito se vogliamo ma mica ci dobbiamo sempre lamentare! 



Grazie Virgy perché camminare sull’inesistente marciapiede che costeggia tutto il San Camillo, è meglio che dominare una pedana basculante!!! Ed è tutto così poetico, romantico! 

Osservare i colori autunnali dei tappeti di foglie cadute per l’esfoliazione anticipata degli alberi, del tutto inattesa per metà novembre… schivare le recenti pozzanghere.. adattarsi ai naturali dislivelli del suolo… e contemporaneamente sollevare di tanto in tanto lo sguardo per osservare con prudente attenzione la florida ramificazione… 

Mi sono sentita Alice nel Paese delle Meraviglie!!! 

Grazie per aver dato istruzioni all’ATAC di aver più attenzione per chi paga i loro stipendi: in fondo i venti minuti di inutile attesa potevano anche essere di più se un concittadino (impiccione!) non avesse avvisato che il Tram 8 non sarebbe passato… e il simpaticissimo ed educatissimo Ispettore ATAC, troppo timido per dirmi il suo nome, poteva anche mandarmi a quel paese ( l’ho distolto da goliardici dialoghi con i colleghi) quando ho detto che sarebbe stato un gesto carino mettere un avviso alle fermate… ma del resto erano solo 4 ore che l’albero era caduto… 

 E poi Virgy, se non ci fossi stata tu sarebbe andata sicuramente peggio…: poteva anche piovere!!!

Grazie Virginia Raggi, perché da quando ci sei tu è tutto bellissimo…"



Rossella Giordano

Smart Cities Index - Ancora Roma in coda. Superata da tutte le sue dirette competitors. Peggio solo Bruxelles e Atene. Evidente complotto mondiale ai danni di questa Amministrazione.

mercoledì 8 novembre 2017
ANCORA ROMA INDIETRO - FANNO PEGGIO SOLO BRUXELLES ED ATENE.

La Top Ten 2017

Lo Smart Cities Index 2017 è stato costruito sulla base dei dati raccolti dall'App EasyPark.

Per misurare "l'intelligenza" delle città, EasyPark ha incrociato diverse fonti ufficiali e preso in considerazione 19 parametri, tra i quali mobilità (traffico e trasporti pubblici), sostenibilità ambientale, innovazione (vedi alla voce startup) e digitalizzazione.

Tra le prime 10 città in elenco figura  anche Tokyo (che con i suoi 15.000.000 di abitanti "è grande come Monteverde" - citazione), Singapore (che ha  circa 2.000.000 di abitanti in più della Capitale Italiana) poi San Francisco, Amsterdam, Ginevra, Melbourne.

Copenaghen è prima: quella città dove si sta lavorando per un futuro prossimo senza automobili.

Le Italiane e Roma

La migliore italiana (Milano) è 60esima. Torino è 69esima, Roma 71esima.
Praticamente la Capitale Italiana è  #terzomondo.

Queste classifiche, cari mistificatori, sono di natura complottista? Il Mondo è contrario al "cambiamento"?

Purtroppo non è così.

Queste calssifiche, basate su parametri di natura oggettiva, purtroppo incidono sugli investimenti globali che portano benessere e lavoro.

Roma non figura. E' classificata come Metropoli di classe Beta e non Alpha! 

Serviva un cambio di rotta importante e visibile. Anche i Cinquestelle non l'hanno garantito. Anzi, con la loro visione antiprivatistica, hanno fatto fuggire quei poveri matti che avevano pensato di potere investire nella Capitale.

Come scritto, se si abbandonano le classifiche dei paramenti rigidi ed oggettivi e si seguono quelle strettamente legate all'appeal, Roma, per la sua gloria passata e per la sua bellezza di città d'arte per eccellenza, entra nella  Top Ten mondiale. Nel 2015 è stata la seconda città più fotografata al mondo, dopo New York, segno di un turismo che ancora regge ma che si ferma lo stretto necessario.

Un bravo amministratore dovrebbe avere contezza di tutto questo: lavorare sul forte impatto che la Città ha nell'immaginario collettivo mondiale e lavorare per equiparare i servizi a quelli delle altre Competitors. Non lo si sta facendo. E questo incide nel presente e sarà semplicemente devastante per il futuro. Vi è chiaro? O ancora credete alle favolette che siamo messi come la Svizzera? RR

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