Rassegna stampa: il sacco di Roma

venerdì 30 settembre 2011


Unici al mondo: ecco a voi la pedonalizzazione del Tridente! L'unico intervento di pedonalizzazione che aumenta le auto anziché diminuirle. Demenziale è dir poco. Un caso da studiare.

Invasione in centro dei distributori automatici di snack. A Piazza Navona, a Fontana di Trevi, dietro il Pantheon. Se vuoi aprire un'attività commerciale di qualità ti martellano le palle con codici, codicilli, divieti etc. Se piazzi una bancarella di mutande e calzini made in Bangladesh davanti alla Basilica e un distributore di patatine, puoi farlo senza problemi senza che nessuno ti rompa il cazzo. "Basta che c'hai l'amici".

Degrado di qua, degrado di là, degrado di su, degrado di giù. Roma affoga nell'immondizia, nell'incuria, nell'inciviltà. Una città vomitevole. E intanto il Governo taglia i trasferimenti ai Comuni.

Droga, rapine, stupri, pestaggi, mafiette, corse clandestini. Comportamenti da medioevo della civiltà. E per fortuna che questa settimana non hanno sparato.

I marciapiedi di Roma (parte II)

giovedì 29 settembre 2011


Un altro grande classico di Roma. I mozziconi di albero, vergognosamente lasciati in bella mostra lungo i marciapiedi (peraltro resi impraticabili dalle auto in sosta selvatica). Come le teste mozzate inficcate nei pali che Sisto V metteva in mostra su Ponte Sant'Angelo, per incutere terrore al popolo. Questi ciocchi di alberi sono un monito al cittadino civile affinché si guardi bene dal tornare in questa città abitata da animali. Per me si va nella città incivile, per me si va nell'eterno degrado, per me si va tra la barbara gente. [...] Lasciate ogni speranza voi ch'entrate.

I marciapiedi di Roma (parte I)



Ormai non ci si fa più caso. Siamo talmente tanto abituati a questo schifo che oramai ci passa davanti agli occhi senza che nemmeno ce ne accorgiamo. La nostra mente è abituata a considerare questo schifo come la normalità. Chiediamoci però che effetto fa, a un cittadino di un paese civile, osservare con i propri occhi vergini al degrado questa immagine. Foglie secche si mischiano a volantini caduti, in un vergognoso "minestrone" di degrado. Chiediamoci cosa stiano facendo gli operatori dell'AMA in queste settimane, anziché pulire le strade. Qui siamo a ridosso delle Mura Aureliane. In una traversa di Viale Trastevere.

Il degrado di Roma arriva ai TG

mercoledì 28 settembre 2011


Dice bene Massimiliano dalle colonne del suo blog Roma fa Schifo: "Questo servizio è un grande successo di tutti noi". Di noi blogger antidegrado, che da anni denunciamo questi episodi di quotidiana inciviltà. Di noi che ci sporchiamo le mani scendendo in strada a staccare locandine, pubblicità e adesivi abusivi. Il tempo ha finalmente premiato i nostri sforzi e i primi risultati cominciano a vedersi. Oggi Roma ha finalmente una squadra di decoro urbano (i PICS) specializzata nel combattere queste forme di degrado e abusivismo. Oggi il degrado di Roma finisce dritto in TV. Solo qualche settimana fa, un servizio del TG3 si era occupata dello scandalo Cartellopoli. Oggi un servizio del TG1 (l'edizione delle 20, vista da milioni di persone!) ci parla delle locandine e degli stickers pubblicitari abusivi. E non è finita qui. Adesso chiediamo che i volontari antidegrado siano riconosciuti e tutelati nella loro attività come una RISORSA per questa città martoriata. La strada è ancora lunga. Ma se un giorno Roma tornerà ad essere una città civile sarà anche merito nostro.

E' di nuovo emergenza monnezza

martedì 27 settembre 2011

Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Siamo andati a controllare, a qualche mese di distanza, lo stato della raccolta porta a porta in centro. Non che avessimo qualche minima aspettativa che un servizio gestito da una azienda come AMA potesse funzionare. Ma lo stato di orrore e raccapriccio in cui versano le strade di Roma è perfino peggiore di quanto ci aspettassimo. Provate a spiegare a un turista del mondo civile che qu ia Roma viene fatta la raccolta porta a porta. Vi riderebbe dietro prendendovi per matto, e forse vi chiamerebbe pure un'ambulanza. La situazione di degrado in cui versa il centro storico di Roma è SCONCIA. La qualità del servizio offerto da AMA è INDECENTE. Il servizio è gestito talmente coi piedi che è come se non ci fosse affatto. Roma è ridotta a un'unica, immensa discarica, senza soluzione di continuità. Durante la nostra passegiata abbiamo assistito a scene barbariche difficili da descrivere. Bengalesi che uscivano dai ristoranti e gettavano la monnezza per strada, mentre i clienti dello stesso ristorante, a pochi metri di distanza, mangiavano. Inutile provare a raccontare lo schifo, fatevi un giro e lo vedrete con i vostri occhi. Ormai il centro di Roma è ridotto a una giungla popolata da animali selvatici. Nessuno protesta, il romano medio in questa melma di schifo ci sta da Dio. E l'AMA ringrazia e non pulisce.

E' di nuovo emergenza graffiti

lunedì 26 settembre 2011

Ecco che fine ha fatto la "cura-Alemanno" contro l'invasione dei graffiti in centro. Com'era ampiamente prevedibile, la situazione di emergenza si è prontamente ripresentata. Appena qualche mese fa il Sindaco Alemanno allestì una squadra di decoro urbano con il compito di ripulire quasi integralmente il centro storico di Roma dalle scritte. "Quasi" integralmente, appunto. Mancavano infatti le saracinesche dei negozi e i portoni dei palazzi, che, come testimoniato più volte dal nostro blog, sono state lasciate colpevolmente zozze. Senza portoni e saracinesche pulite, il lavoro di pulizia non poteva dirsi completo. Veniva a mancare quell'effetto visivo di "strada-oasi" di cui più volte abbiamo parlato. Il Sindaco rassicurò tutti, affermando che avrebbe spedito lettere agli abitanti e ai negozianti del centro storico chiedendo loro di ripulire portoni e saracinesche. Non sappiamo se quelle lettere siano mai state scritte, fatto sta che quasi nessuno si è prodigato a pulire il portone del proprio palazzo o la saracinesca del proprio negozio. E così, in breve tempo, il centro storico è tornato preda dei writers. La situazione è nuovamente quella di un anno fa, ossia di piena emergenza. Eppure bastava veramente poco. Sarebbe bastato OBBLIGARE ogni condomino e ogni negoziante a ripulire portoni e saracinesche, pena una multa severissima (cosa già prevista dal regolamento comunale). Ma sarebbe stata una misura impopolare. Non si può chiedere a un condominio composto da 10 nuclei familiari di steccarsi i 20 euro di vernice (DUE EURO A FAMIGLIA!) necessari per ripulire il proprio portone. Cerchiamo di capire di chi stiamo parlando. Vivono in appartamenti da 10mila euro e metro quadro e accettano di vivere nel bel mezzo di una selva di barbari, purché sia fuori dalla loro porta di casa. In questo paese popolato da incivili, ognuno è libero di vivere da zozzone, perfino come un animale, anche se ha un conto in banca a sei zeri. Ma almeno tartassateli di multe!

Arte Contemporanea (parte IV)

venerdì 23 settembre 2011


"Rinnovamenti pubblicitari abusivi. Istallazione permanente"
Roma, Museo degli Orrori Metropolitani en plein air
Via Merulana, a pochi metri da Santa Maria Maggiore

Arte contemporanea (parte III)



"Forme abusive di pubblicità urbana. Istallazione permanente"
Roma, Museo degli Orrori Metropolitani en plein air
Via Merulana, a pochi metri da Santa Maria Maggiore

Roma, una città-discarica

giovedì 22 settembre 2011


Che Roma sia una città-discarica non lo scopriamo certo oggi. All'una di notte Via Merulana si presentava così. Cassonetti attorniati da centinaia di scatoloni di cartone, che l'AMA ovviamente si guarda bene dal ritirare. Stanno lì in bella mostra dalle 20, ossia da ben 5 ore, lì in bella vista. Siamo in Via Merulana, a pochi metri dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Sarà la quarta quinta foto raccapricciante che postiamo, scattata sempre su questa strada. I turisti del mondo civile ringraziano. Venuti a visitare una città d'arte, si ritrovano nel bel mezzo di una discarica, sommersi di monnezza.

Il mistero del cantiere fantasma



Per i martoriati giardini di Via Santa Maria in Cosmedin (map) sembrava giunta l'ora del riscatto. Sembrava appunto. Il cantiere che doveva riqualificarli (entro l'estate) giace in queste misere condizioni di abbandono. I lavori di rifacimento sui marciapiedi, sulle panchine, sul manto erboso, così come la sostituzione del brecciolino, sono stati fatti. Ma tutto sembra abbandonato da mesi. I giardini non sono nemmeno stati inaugurati, i teloni arancioni ancora delimitano l'area e il manto erboso versa in condizioni vergognose. Soldi buttati e la solita colossale figura di merda con i turisti. Siamo a pochi metri da Piazza Bocca della Verità.

Nuova strage di volantini abusivi

mercoledì 21 settembre 2011


Li abbiamo presi in prestito, tutti e 150. Abbiamo bonificato una intera strada, il Lungotevere degli Inventori nel tratto che va da Ponte Marconi fino all'UCI Cinema. Completamente ripulita dai volantini pubblicitari abusivi. Estirpati dai tergicristalli, prima che finissero in terra, all'arrivo del proprietario dell'auto non interessato alla pubblicità. Purtroppo per alcuni di questi siamo arrivati tardi e non c'è stato nulla da fare. Ne abbiamo contati una cinquantina circa, finiti tristemente in terra a generare ulteriore sporcizia e degrado. A conferma di ciò che sappiamo da tempo e che la stessa AMA ha ammesso in una sua indagine: il volantinaggio abusivo è la prima causa di sporcizia delle strade. Se avete a cuore il decoro della vostra città vi invitiamo caldamente a fare altrettanto. Estirpate tutti i volantini dai tergicristalli delle auto. Non abbiate paura, non state facendo niente di illegale. Esiste una ordinanza che vieta questa forma di pubblicità. I volantini possono essere consegnati solo a mano, e devono recare obbligatoriamente la dicitura "non gettare in terra". Ma anche senza l'ordinanza, nessuno potrebbe mai dirvi nulla. Tutto ciò che viene abbandonato in strada può essere preso da chiunque per qualunque motivo. Dal momento che viene abbandonato, non è più proprietà di nessuno. E dunque siete liberi di prenderne quanti volete, 10, 100, mille, o anche tutti. Datevi da fare.

Fate come noi: staccateli tutti!

martedì 20 settembre 2011


La battaglia contro gli stickers dei traslocatori (e spurgatori, e serrandari, e zozzoni vari) comincia a dare frutti importanti. Negli ultimi mesi il settore ha subito una serie di colpi durissimi, tra operazioni di ripulitura in grande stile, multe salatissime e denunce penali. E ultimo arrivato, un bel servizio-denuncia del TG1 delle 20 (clicca qui per vederlo e scorri fino al minuto 25:23). Abbiamo visto nascere, finalmente, una squadra del decoro urbano (i PICS) che si dedica esclusivamente alla rimozione di stickers e locandine. Anche noi, nel nostro piccolo, ci adoperiamo ogni giorno per debellare questa piaga. Questa foto ce la manda per email uno dei collaboratori del blog. Un centinaio di stickers estirpati, pali su pali bonificati dagli zozzoni. Il tutto documentato con questa fantastica foto. Un lavoretto niente male!

Operazione muri puliti

lunedì 19 settembre 2011

Riprendiamoci Roma torna in campo nella lotta ai graffiti. Era da un bel po' di tempo che non ci dedicavamo alla cosa, e francamente cominciavamo a sentirne la mancanza. L'occasione si è presentata mercoledi scorso, durante una delle numerosissime passeggiate antidegrado che si svolgono nella zona di Piazza Irnerio-Via Baldo degli Ubaldi. Stefano ha organizzato il tutto, mentre Les ha portato l'antigraffiti. Alla passeggiata antidegrado era presente anche il Presidente del XVIII Municipio, con il quale ci siamo cimentati in una ripulitura pressoché integrale di tutti gli stickers presenti lungo muri e pali di Via Baldo degli Ubaldi. Quindi, io e Les abbiamo ripulito il vetro dell'ascensore della metro B (che ormai abbiamo metaforicamente "adottato") e una manciata di tag dai muri. Per quanto riguarda l'ascensore, c'è da dire che i manifesti politici affissi sul vetro che avevamo rimosso qualche tempo fa non sono tornati e che anche le scritte sul vetro faticano a tornare. Segno che quando si ripulisce con costanza, attacchini e writers sono scoraggiati a tornare. Le scritte sui muri sono venute via facilmente, la prima senza lasciare praticamente traccia, la seconda (a causa di un tratto di muro più poroso) ha lasciato un alone. Non appena il muro si sarà asciugato si noterà meno, e col tempo il sole dovrebbe fare il resto. Avessimo avuto con noi uno spruzzino e una spugna più resistente, il risultato sarebbe stato certamente migliore. Godetevi le foto!

Saluti da Roma

venerdì 16 settembre 2011


A quest'ora ormai dovrebbero essere arrivate. Stiamo parlando delle "cartoline" create dal Comitato Promotore e dedicate all'emergenza cartelloni a Roma. Le hanno spedite ovunque, a politici, giornalisti (italiani e stranieri), ambasciatori, all'UNESCO (pensa te che figura di merda...) e perfino nei palazzi del potere, Camera, Senato e Quirinale. E dopo il servizio del TG3, che mostra impietoso gli scempi perpetrati ai danni della nostra città dai cartellonari (servizio visto da oltre due milioni di persone!), la stampa continua a dedicare spazio all'emergenza cartelloni, nel tentativo di salvare Roma da questa immane catastrofe. Due giorni fa un articolo al vetriolo sull'inadempienza del Comune. E oggi un altro bell'articolo proprio sulle cartoline, che conferma: sono arrivate a destinazione! Ed ecco i membri del Comitato in azione, mentre consegnano le cartoline. Questo il testo riportato sul retro:

Queste sono le immagini che i turisti venuti quest'estate hanno come ricordo della nostra città. A Roma, un'invasione incontrollata di cartelloni pubblicitari nasconde monumenti e piazze, sfregiando bellezze e prospettive come non accade in nessun'altra città al mondo. Migliaia di impianti sono stati istallati senza alcun rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici e del Codice della Strada, costituendo tra l'altro un rischio per la sicurezza di tutti. La Delibera Comunale n.37 del 2009 è riuscita a peggiorare una situazione già grave. Il nostro Comitato ha presentato una Delibera di Iniziativa Popolare, sottoscritta da oltre 10.000 cittadini e da mesi in attesa di essere discussa in Consiglio Comunale, con lo scopo di riportare decoro e legalità nella Capitale d'Italia. Chiediamo che la bellezza di Roma torni a risplendere nel mondo affinché non vengano mai più spedite cartoline come queste. bastacartelloni.blogspot.com

Arte contemporanea (parte II)

giovedì 15 settembre 2011


"Abbandono scolastico. Istallazione arte povera su tratturo".
Roma, Galleria degli Orrori Metropolitani en plein air.
Viale Trastevere, incrocio Via Federico Rosazza.

Arte contemporanea (parte I)



"Motorino parcheggiato su marciapiede, con pupazzo vandalico sullo sfondo".
Roma, Galleria degli Orrori Metropolitani en plein air.
Via Luigi Torchi, angolo Viale Trastevere.

Lo scandalo Cartellopoli arriva al TG3

mercoledì 14 settembre 2011


Finalmente. Era ora che i telegiornali nazionali finalmente cominciassero ad occuparsi del più grande scandalo romano degli ultimi anni. Dopo due anni di segnalazioni, articoli sui blog e sui giornali, raccolte di firme, delibere, petizioni, proteste e manifestazioni varie. Un servizio completo e ricco di dettagli, con inequivocabili prima/dopo sbattuti in faccia a due milioni e mezzo di persone. Già, perché questo è il bacino d'utenza medio del TG3 delle 19. Ora ci si aspetta che chi di dovere prenda la palla al balzo e rilanci. Pensiamo a programmi d'inchiesta come Report o Presa Diretta, che notoriamente non fanno sconti a nessuno. Ma pensiamo anche alla magistratura, che ha materiale più che sufficiente per agire. Il video è preso dal canale Youtube di MalaRoma, ma lo trovate anche caricato sul sito del TG3. Mi raccomando, non dimenticate di condividere questo link sui vostri social network! ps. Notare il cartellone che impalla la vista dell'Arco di Costantino. Da brividi.

"Fatte li cazzi tua"

martedì 13 settembre 2011


Giorni fa mi recai in zona Viale Trastevere per rimuovere alcuni manifesti e locandine di discotecari e annunci vari. Sono stato beccato da un attacchino che mi ha detto "fatte li cazzi tua se no ammazzo te e tajo la gola a tutta la famijia tua!". Ho minacciato di denunciarlo ma è scappato. Alla fine ho sporto denuncia contro ignoti. (email firmata)

E voi, cosa aspettate a strappare tutte le locandine appiccicate sui pali? Vogliamo forse darla vinta a questa banda di zotici incivili?

WARNING: Un ecomostro a Ponte Sisto



Chi sa qualcosa parli. Ci dica cosa è questo immane, pachidermico, raccapricciante bidet arancione e cosa cazzo ci fa piazzato li davanti ad un ponte costruito nel Rinascimento, in pieno centro storico. Qualcuno ci spieghi come sia stato possibile piazzare davanti a Ponte Sisto un simile ecomostro. Quale unno, vandalo, visigoto, ameba, zotico, troglodita, abbia potuto partorire un abominio simile e metterlo in pratica. Com'è possibile che nessuno abbia mosso un dito mentre lo stupro avveniva alla luce del sole? Perché nessuno ha detto nulla, mentre questa montagna di merda veniva piantata in terra e cementata nel bel mezzo del quartiere rinascimentale di Roma? E la sovrintendenza, che rompe il cazzo anche quando si sposta una foglia da terra, bloccando lavori fondamentali per la sopravvivenza di questa città per una pagliuzza fuori posto, qualcuno ci spieghi come mai in questa occasione non ha detto nulla. La situazione a Roma è drammatica. Ormai il livello di imbarbarimento raggiunto da questa città e dai suoi abitanti ha raggiunto proporzioni colossali. Roma è ormai totalmente in mano ai bande di zotici che la stanno letteralmente devastando. Liberare la nostra città dai nuovi barbari. E' la nostra missione.

Ripuliamo i muri zozzi della politica

lunedì 12 settembre 2011

O anche, ripuliamo i muri della zozza politica. Visto che la politica italiana è zozza da fare schifo e come tale si presenta al suo popolino. Per capire come vanno le cose lì dentro basta vedere cosa accade lì fuori. I palazzi della politica sono completamente incartati da volgarissimi, zotici, triviali manifesti. Viaggiano in auto blu, ma poi i loro palazzi sono ridotti come i muri dei centri sociali, come le bacheca universitarie, come i mercatini delle pulci. Un bel biglietto da visita, non c'è che dire. Tanto per la cronaca, qui siamo a Via Merulana, giusto davanti all'Auditorium di Mecenate (ormai diventato pisciatoio en plein air di sbandati e senza tetto). A pochi metri dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Alla vista di questo ennesimo vomitevole spettacolino che la politica offre di sé, decidiamo di procedere a una radicale opera di pulizia. Una passeggiata antidegrado estemporanea, improvvisata al momento. In poco meno di un paio d'ore ripuliamo completamente i muri del palazzo. Tra gli sguardi incuriositi dei passanti, che proprio non capiscono (poveri loro) come mai stiamo facendo tutto questo. La lasagna che stacchiamo conta almeno una ventina di manifesti appiccicati uno sopra l'altro. Segno che l'AMA non passa a pulire questi muri da mesi, ma questa non è certa una novità. Abbiamo l'unica azienda municipalizzata pagata per pulire una città, che non pulisce. Stavolta ci abbiamo pensato noi a ripulirvi il palazzo. La prossima volta dite a quei coattoni degli attacchini amici vostri, ai quali commissionate questi volgarissimi spettacolini triviali, di trovarsi un altro lavoro. Magari utile alla società. Smettetela di finanziare chi insozza la città e la riduce come una puzzolente discarica. Pagateci a noi che ve la ripuliamo.

Incivile a bordo

venerdì 9 settembre 2011


E' forse la novità più interessante del momento. "Incivile a bordo" è il nome di un nuovo blog che si propone di combattere la sosta selvatica a Roma facendo leva sulla vergogna. Gli ideatori hanno avuto una idea semplice e al tempo stesso geniale, che potrebbe davvero diventare un fenomeno virale. Propongono e distribuiscono gratuitamente un "adesivo statico" (che funziona cioè senza colla, e che quindi non lascia residui) con cui immortalare e segnalare gli incivili della sosta selvatica.

Quante volte ti è capitato di camminare sul marciapiede e trovarti intrappolato da una macchina parcheggiata sulle strisce pedonali, in curva, o perfino sul marciapiede stesso? Adesso puoi lasciare un messaggio a tutti questi parcheggiatori selvaggi!

Gli adesivi statici "Incivile a Bordo" aderiscono senza colla, dunque zero danni. Consigliamo di attaccarli sul parabrezza o sul finestrino lato-guida.

Al momento sono disponibili gratuitamente presso:

Fisheye Skateshop Viale Trastevere, 61-63 – Roma
N'importe Quoi Libreria Caffè Via Beatrice Cenci, 10 (Portico d’Ottavia) – Roma

Stiamo organizzando una rete di punti di distribuzione. Se gestite un negozio, un locale, un posto pubblico e volete diventare punto di distribuzione scriveteci!

Che dire, cominciamo a pubblicizzarli sui nostri blog antidegrado e ad usarli! Gli adesivi sono gratuiti e il messaggio che lanciano è inequivocabile e di sicuro effetto! Qui c'è anche la loro pagina facebook, alla quale dovete assolutamente aderire e che dovete pubblicizzare a dovere tra i vostri amici.

La sola cosa che i politici sanno fare

giovedì 8 settembre 2011


E' insozzare i nostri quartieri e ridurli al pari di una discarica. Per carità, non abbiamo niente in contrario con l'ottimo servizio di wi-fi offerto dalla Provincia. Ma ci chiediamo con quale faccia tosta si possa parlare di "innovazione" quando si utilizzano queste modalità barbare di pubblicità. Ci fornite l'accesso al web gratuito? Bene. Imparate a starci vuoi per primi sul web. Imparate a farvi pubblicità lì, anziché sui muri delle nostre città. Questa è la vera innovazione. E' avere una città finalmente pulita e civile, è rispettare le regole. Il problema non è avere o meno il wi-fi. E' cambiare la mentalità barbara e dilettantesca che ha portato la nostra città alla rovina.

Passeggiare a Roma, al Portuense

mercoledì 7 settembre 2011


Dal centro alla periferia, la musica non cambia. Passeggiare a Roma è un'impresa ardua e sovente fonte di pericoli. Tra marciapiedi triturati, monnezza, cartacce e volantini caduti, merde di cane, cunette, avvallamenti, macchine parcheggiate e chi più ne ha più ne metta, passeggiare è scemplicemente impossibile. A fine estate si forma un manto scivoloso e insidiosissimo di foglie secche, che nessuno raccoglie. Siamo all'inizio di Via Ramazzini (map). A 600 metri da qui (vedi il percorso) c'è una sede dell'AMA (map) del XVI Municipio. A Via Portuense 351. Dormono sonni tranquilli. NB: Notare anche il pittoresco contorno, tipico romano, di scritte sui muri e cartelloname abusivo.

Passeggiare a Roma, sul Lungotevere



Passeggiare per Roma può essere un'esperenza simile a uno sport estremo, specie per un'anziana signora, per un non vedente o un non deambulante. Qui siamo sul Lungotevere, all'altezza del quartiere Testaccio. Zona centrale, a rigori all'interno delle Mura Aureliane, e quindi Centro Storico a tutti gli effetti. Guardate lo stato dei marciapiedi: sono letteralmente devastati. Le radici degli alberi, cresciute a dismisura e in maniera disordinata hanno triturato l'asfalto. Mancano le griglie di ferro, elemento di arredo urbano comune al mondo civile ma assolutamente sconosciuto in una città incivile come Roma. Il risultato è simile all'esplosione di una granata. Scenari di guerra. Roma come Baghdad.

Ecco chi sono i Romani di serie A

martedì 6 settembre 2011

Ciao a tutti, mi chiamo Fabrizio. Seguo il vostro blog e volevo condividere con voi la soddisfazione che ho provato nel dedicare due giorni a ripulire via Oderisi da Gubbio e il lungotevere che va da ponte Marconi incluso il ponte, fino a ponte di ferro da tutti gli adesivi principalmente di serrande e traslochi, nonchè vari vendesi, corsi di lingue, imbianchini etc. Ho sinceramente perso il conto di quanti adesivi ho rimosso per cui ho deciso di andare a peso. Ne ho raccolti 2.5 chili, per un totale di 8 ore di lavoro che ho fatto da solo ed insieme alla mia ragazza. E' stato incredibile alla fine notare il colpo d'occhio tra il prima ed il dopo.

Un commento sulla reazione della gente (mai negativa). All'inizio ho iniziato ad operare munito di spatola e unghie (le mie) di notte a negozi chiusi anche per il fresco. Successivamente ho deciso di agire di giorno a negozi aperti, ero curioso di vedere la reazione della gente anzi l'ho cercata. Per la maggior parte la gente passava e faceva finta di non vedere quello che facevo oppure dava una fugace occhiata. Altri si complimentavano, ma mai si fermavano ad aiutare. Solo un paio (due donne sulla sessantina) si sono incuriosite e hanno commentato positivamente e si sono fermate. Una di queste mi ha detto che aveva pulito da affissioni il muro sotto casa sua e qualcuno le ha detto che non poteva. Io le ho spiegato che anzi doveva e che l'affissione abusiva è un reato penale e le ho enunciato gli articoli (663 e 664 del cp). Stupita mi ha chiesto se lavoravo per il comune le ho risposto di no e che ero un semplice cittadino. Mi ha abbracciato e mi ha chiesto di scriverle gli articoli così da poter rispondere la prossima volta che qualche idiota le dice di non staccare. Ho ripulito di tutto: bidoni della spazzatura, centraline dell'enel e dell'ACEA, muri, serrande (quelle non verniciate), spartitraffico, segnaletica verticale e ahimè anche gli schifosi cartelloni abusivi, pali della luce, buche postali, tutto. Ho goduto.

Soddisfatto e per festeggiare sono andato a farmi una passeggiato con gelato al centro di Roma, dove ovviamente ho ripulito ormai con disinvoltura e come se fosse la cosa più naturale del mondo via dei Coronari ed un pezzo di via dei Giubbonari. Non posso più fare a meno di staccare adesivi quando ne vedo uno. E più ne stacco più mi incazzo, forse è per questo che mentre lo faccio incuto un po' di timore ai passanti. Stacchiamo stacchiamo, informiamo informiamo. Anzi non sarebbe il caso di costituire dei gruppi di persone, che "adottino" una o più vie di Roma (tipicamente quelle del loro quartiere)? Che ne dite? Dai, dai! Magari potete pubblicare sul vostro blog questa e-mail per esempio per chi ancora si "vergogna" un po a staccare.

Un abbraccio, Fabrizio.

Ps. dimenticavo di dire, che siccome mi trovo a Vienna dove lavoro e al momento vivo, ho usato due dei miei giorni di ferie per fare questo. Due veri giorni di godimento! Torno una volta al mese, quindi un giorno al mese lo dedicherò a questo. Fatemi sapere se organizzate qualche giornata di pulizia in gruppo. Sarebbe bello partecipare, soprattutto se queste azioni si fanno di giorno in tanti e sotto gli occhi di tutti. Magari indossando un bella T-shirt con scritto a caratteri cubitali "invece di guardare dacci una mano, l'affissione abusiva è un reato". Ciao Grandi!

Un'altra cartolina emblematica

lunedì 5 settembre 2011


Se lo stato delle cose è questo, tanto vale arrendersi. Non c'è cartolina più emblematica di questa. Sotto il Tevere, sopra i bastioni, totalmente devastati dai graffiti, e lì dietro l'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, ospitato nel complesso di San Michele a Ripa Grande. Istituto falcidiato e ridotto all'osso in maniera vergognosa, a forza di tagli di risorse e uomini. Mentre i deficienti con la bomboletta, giusto li sotto, devastano indisturbati i nostri monumenti. Stiamo ammazzando la nostra città, stiamo sputando sulla nostra storia. E tutto questo per continuare a far mangiare la classe politica più pagata, privilegiata, corrotta e improduttiva del mondo. Ci meritiamo tutto. E non ne usciremo mai.

Una città a pezzi



Questa foto è l'emblema della rovina della nostra città. L'ennesimo atto barbarico ai danni di uno dei nostri monumenti simbolo. Una cartolina che speriamo faccia il giro del mondo, e che ci faccia vergognare come meritiamo. Ben vengano incidenti come questi, se solo servissero a qualcosa. E invece no. Non servono a nulla, nemmeno a farci aprire gli occhi. Basta aprire uno qualsiasi dei giornali e leggere le dichiarazioni in merito, le interviste, i commenti dei lettori. Un coro unanime di "civilissimi" dell'ultima ora, che si indignano per un orecchio mozzato, ma che quotidianamente accettano che la propria città venga martoriata, umiliata, barbarizzata, ammazzata da orde di barbari ben peggiori, senza battere ciglio. Con quale faccia tosta ci scandalizziamo di fronte a un monumento danneggiato? Quando l'intera città è quotidianamente violentata, stuprata da milioni di cartelloni abusivi. Quando l'intero centro storico è totalmente invaso da puzzolenti e oscene camionette abusive di venditori ambulanti. Quando ogni vicolo è soffocato dal traffico e dalla sosta selvatica. Quando ogni strada, ogni marciapiede, è devastato dall'incuria o rifatto da ditte di zoticoni, amici e raccomandati di questa o quella amministrazione, con ignobili appalti al ribasso e zero controlli e tutele sulla qualità dei lavori. Quando interi quartieri e relativi monumenti affogano nella monnezza, tra il menefreghismo totale della gente. Quando il monumento simbolo di Roma, il Colosseo, giace affumicato e circondato da ignobili tubi innocenti, umiliato da auto, camion, gladiatori, cocomerari e venditori di mutande. Perché nessuno si indigna alla vista dei graffiti che devastano Ponte Sisto? Non è forse anche Ponte Sisto un monumento? Con quale faccia di bronzo i responsabili della devastazione di Roma si indignano per un pezzo di statua rotto? Non abbiate paura, la statua verrà presto restaurata e della bravata del vandalo non rimarranno tracce. Ma cominciamo a chiederci chi o cosa ha partorito questi animali. Di chi o di cosa sono figli questi atti barbarici gratuiti. Chiediamoci perché tutto questo è potuto accadere alla luce del sole, in una delle piazze più grandi e frequentate della città. E chiediamoci anche che fine farà il barbaro, quando e se verrà beccato. La farà franca, grazie alle nostre civilissime leggi.

Una piccola grande vittoria

venerdì 2 settembre 2011


Osservate attentamente questa foto. Cosa avrà mai di tanto speciale da averci fatto esultare di gioia? Davvero non vi ricorda niente? Bene, vi diamo una mano noi. Date un'occhiata qui. Era il giorno di ferragosto di un anno fa quando scattammo la prima foto a questo incrocio. Un demenziale cartellone piazzato a pochi metri da un semaforo ne celava la vista agli automobilisti, rendendo l'incrocio di una pericolosità estrema. Due mesi dopo la nostra segnalazione alla Polizia Municipale, ci arrivò la notizia che il suddetto cartellone era stato sanzionato.

"In data 07/09/2010 tale impianto è stato perseguito ai sensi di legge, in quanto installato in contrasto con il Codice della Strada. Eventuali provvedimenti di spostamento o di rimozione dovranno essere presi dal Dipartimento competente."
Ebbene, a un anno esatto di distanza dalla nostra segnalazione il cartellone è stato finalmente rimosso e l'incrocio è tornato ad essere finalmente sicuro per gli automobilisti. Tralasciando ogni possibile considerazione sui tempi biblici occorsi per lo spostamento e i prevedibili cattivi pensieri in merito (Chi ha pagato la rimozione? Il cartellone è stato ricollocato da qualche altra parte?), questa è per noi una gran bella notizia. Una piccola vittoria del nostro blog, che deve assolutamente spingervi a fare altrettanto. Cosa state aspettando? Segnalate alla Polizia Municipale i cartelloni abusivi del vostro quartiere, quelli pericolosi, quelli che violano il Codice della Strada. La battaglia è ancora lunga, diamoci da fare.

L'orrore delle centraline abbandonate

giovedì 1 settembre 2011


Sono sparse per tutta Roma e costituiscono uno dei grandi "classici" del degrado cittadino. Sono le cenTraline (dell'ENEL, dell'ACEA, della Telecom, dell'Italgas, e chi più ne ha più ne metta). Orribili catafalchi grigi, apparentemente abbandonati a se stessi e costantemente aggrediti dai roditori attacchini. Non sappiamo bene a cosa servano queste sottospecie di cacatoi pubblici. Non sappiamo se siano o meno in funzione. Sappiamo però per certo che questi abomini esistono solo a Roma. Eliminare le centraline vecchie e realizzare le nuove con criteri antidegrado, in maniera tale che non diventino supporto per scritte e attacchinaggio vario. Questo è quello che andrebbe fatto, insieme a una massiccia opera di bonifica. NB: Qui siamo nel tratto finale di Lungotevere Testaccio (map), alle pendici dell'Aventino.

Un quotidiano quadretto romano



Ogni volta che parliamo di AMA si ha sempre un po' la sensazione di sparare sulla Croce Rossa. Tuttavia non possiamo proprio esimerci dal farlo, visti gli spettacolini che quotidianamente ci riserva. A Roma la monnezza viene ancora raccolta così. Cassonetti del '15-'18, ammaccati, deformi, stortignaccoli, osceni. Invasi da scritte e stickers di traslocatori e spurgatori di fogne. Immancabili i cumuli di monnezza disseminati tutto intorno. Un quadretto esemplare dell'inciviltà e della barbarie romana. E tra uno scandalo e l'altro l'AMA trova anche il modo di prenderci per il culo pubblicizzando in pompa magna il restyling integrale dei cassonetti. E dunque mettetevi l'anima in pace, le strade di Roma resteranno invase da milioni di catorci puzzolenti per molto tempo ancora. NB: in Europa e nelle poche città civilizzate d'Italia (vedi Firenze), la monnezza si raccoglie così.

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