Riprendiamoci Roma e la sua visione della Città. I punti fermi e la comunicazione di un'importante novità

mercoledì 21 novembre 2018


Riprendiamoci Roma è una piattaforma trasversale, apartitica ma non apolitica.

La nostra politica è Roma.

Siamo nati nel 2009 e fino al 2013 abbiamo svolto attività di ripristino decoro in tutta la Città. Basta cercare sul web troverete tutti gli articoli sul punto. Abbiamo sempre esercitato il diritto di critica e lo abbiamo fatto in maniera costruttiva, da Alemanno a seguire. Non solo con la Raggi!

Nel 2012, insieme ad altri blog storici, inviammo una lettera all’allora Ministro dell’Interno Cancellieri denunciando l’illegalità diffusa nella  Capitale. Nel 2013 abbiamo fondato Romanderground, pagina su mobilità e trasporti, oggi gestita dai principali blogger della Capitale sul tema.

Siamo diventati collettori d’istanze dei Cittadini e, grazie all’esperienza dei primi anni, riusciamo a risolvere, richiamando le Istituzioni alle loro responsabilità, parecchie situazioni: rimozioni discariche, perdite idriche, degrado parchi e Ville Storiche.

Abbiamo preso come modello il #neighbourhoodwatch su esperienza anglosassone, invitando i cittadini, in piena sicurezza, a tutelare la propria strada attraverso l’utilizzo del proprio smartphone. Grazie a targhe e altri riferimenti, mai esponendo il segnalatore, riusciamo a far elevare sanzioni a chi venga beccato a sversare illegalmente rifiuti in Città.


Nostre battaglie storiche: sosta selvaggia, abusivismo in tutte le sue declinazioni possibili, lotta al degrado, potenziamento rete trasporto ferro ( metro/tram), preferenziali, ciclabili, pedonali. Difficile condensare tutto in un post.

Siamo a favore di sviluppo e crescita. Siamo a favore d’investimenti privati. Stadio Roma: progetto Caudo con oneri del 30% al Privato: sì! Eravamo a favore del Centro Telecom alle Torri Ligini: altro scandalo.
Per fare un altro esempio: Piazza Cavour è l’unica Piazza europea di Roma, gestita da coloro che hanno vinto gara per fare il parcheggio. Questo modello va riprodotto ovunque!

Roma, diciamo sempre, è (potenzialmente)  più ricca di Dubai ma non riesce a concretizzare il suo enorme potenziale per una serie di situazioni incancrenite e volutamente non modificate o modificate fintamente. I nostri modelli sono le altre Capitali europee e non solo. Lo studio e il continuo confronto con realtà anche più grandi di Roma ci consente di portare all’attenzione di Cittadini e Istituzioni alcune soluzioni semplici ma che a Roma non si vogliono realizzare.

Multe, rimozioni, rimodulazione verso l’alto delle tariffe su occupazione suolo pubblico e sulla sosta a pagamento, consentirebbero di avere considerevoli entrate nelle casse comunali per investimenti in servizi.

Il Comune deve funzionare ma deve funzionare il decentramento amministrativo e dunque i Municipi. Il Comune deve dare indirizzi, avere una visione e fare scelte: sull’asse Ferrovia Roma Nord, altro esempio, vanno create le condizioni per far investire Aziende e magari per spostare centri d’interesse amministrativo. Si programma, progetta, decongestiona. In totale carenza di ferro si ha un’infrastruttura che, lasciati i Parioli, viaggia nel nulla! Non chiediamo il Cross Rail o il Grand Paris, progetti faraonici che stanno realizzando a Londra e Parigi, ma l’ABC sì!

Al referendum ATAC, contribuendo alla raccolta firme, ci siamo schierati per il SI.

Detestiamo i NIMBY ( Not In My Back Yard) ovvero tutti coloro che antepongono il loro interesse particolare a quello primario dei Cittadini. Esempio: stazione Vigna Clara finita e mai aperta per ricorso di alcuni redidenti.   

Chiudiamo con un ultimo ragionamento: il turismo. Partiamo da un dato: a Berlino, con molte poche cose da far vedere rispetto a Roma, il turista si ferma mediamente di più. Più giorni uguale più soldi. La differenza la fanno i servizi, le opportunità, l’ordine, la pulizia. A Roma vengono, fanno il tour minimo, e vanno via. Il 50% non torna. Ed è anche un turismo di qualità differente.

La Associated Press, la più grande agenzia stampa del Pianeta, ha recentemente inflitto un ulteriore colpo all’immagine di Roma. Le foto del degrado hanno fatto il giro del mondo su tutti i loro canali. Devastante. RR era ed è questo.

Chi non è d’accordo, può non seguirci. Non vogliamo i “no cordoli” tra noi. Non vogliamo quelli che non vogliono che Roma cambi.

Il nostro invito è stato accolto dagli amici di “Roma I Migliori Anni” (100.000 utenti) con i quali si vuole creare sinergia, rafforzare le iniziative in atto e crearne di nuove. Non ci interessa la vostra appartenenza politica, il vostro credo religioso, non ci interessa se siete nati ad altre latitudini, il vostro colore della pelle... ci interessa il vostro amore per Roma, patrimonio dell’Umanità. La trasversalità è da sempre un nostro punto di forza e RR è alimentata e sostenuta da Cittadini, gente che chiede normalità ma anche FUTURO! Un caro saluto e a presto. RR

#ATestaAlta - La manifestazione a sostegno della Raggi è un clamoroso flop: i romani le voltano le spalle!

sabato 17 novembre 2018
 
Sono andato alla manifestazione pro Virginia oggi al Campidoglio. Ero curioso di vedere quante persone avrebbero raccolto l'invito del gruppo Facebook "Sempre con Virginia". Ebbene, si è trattato di qualche centinaio di supporters ammassati sul lato sinistro della piazza alla base della scala dell'arce capitolina di fronte all'ingresso laterale del palazzo senatorio su via di San Pietro in carcere. C'erano alcune persone con cartelloni ognuno raffigurante un obiettivo raggiunto dalla Sindaca, qualche sparuta bandiera del M5s, e un gruppo di sostenitori posizionati  sulla scalinata a ridosso della Basilica dell'area Coeli  che reggeva i ciascuno una grande lettera dell'hashtag #ATESTAALTA. Non mancava il sostegno di un signore con un cartello con la scritta "Raggi ti amiamo dalla Campania" e, per dare un tocco di internazionalità all'evento, tre rumeni che esponevano un cartellone con la scritta "M5S ROMANIA". Ogni tanto, uno dello staff faceva alzare le grandi lettere ai poveri cristi in cima alla scalinata, mentre i rumeni trasmettevano con un registratore una musica ossessiva ogni dieci minuti. Una signora si aggirava tra le persone con una scatola in mano chiedendo soldi che nessuno aveva voglia di cacciare fuori dal portafoglio. La sparuta folla ha atteso pazientemente l'apparizione di Virginia che si è fatta attendere parecchio. Difatti è uscita per il "bagno di folla" dopo un'ora e mezza, quando era già buio. Il capo clac ha rianimato con urla gli infreddoliti fans che hanno levato cori inneggianti alla Sindaca. Al grido di "onestà" per Virginia e "bugiardi" per i giornalisti, Virgy è salita sulla scalinata circondata da un nugolo di telecamere e macchine fotografiche e con un megafono ha ringraziato i presenti. Il suo discorso è durato circa 3 minuti e oltre ai ringraziamenti, ha annunciato un mililiardo di euro di investimenti per Roma. Di lì a poco è tutto finito.
Ora, che dire.
Ben poche considerazioni.
La stella di Virgy sembra tramontata: pochi sostenitori, pochi contenuti.
La faceva da padrone lo squallore e il forzato interesse dettato da imposizioni di partito piuttosto che da sentito slancio interiore dei presenti.
Sono lontani i tempi del "bello, bellissimo" ; ora è il momento del "raccogliamo i frutti" che, per altro, dovrebbero nascere su piante non ancora interrate, e se sono quelle di Pinuccia, mai attecchiranno.
Insomma, mi aspettavo di meglio.
È stata una delusione.
Impari e impietoso il confronto col mega SIT-IN promosso dalla società civile.
Però ne è valsa la pena.
Il Campidoglio, al crepuscolo, é uno spettacolo unico e mi mancava.
Avrei dato non so cosa perché si fermasse il tempo e potessi godere all'infinito del tramonto sui fori, degli storni che dipingevano figure geometriche incredibili sul palazzo senatorio, del colore unico di questa città che non vuole morire.
Ma è venuta la notte e ci ha igoiati tutti. 
Sì, di questo pomeriggio mi rimane solo l'incommensurabile amore che ho gridato con parole mute per te, Roma mia. Luca 

Referendum ATAC: Copenaghen dice SÌ!

mercoledì 7 novembre 2018

Copenaghen, con i suoi 613.000 abitanti (1.300.000 nell’area urbana) detiene il primato planetario della mobilità sostenibile.



È ritenuta senz'ombra di dubbio la capitale mondiale della ciclabilità. Si calcola che quotidianamente, circa la metà degli spostamenti in città avvengano in bicicletta, sia durante le giornate di sole estive, sia durante le fredde, buie e nevose giornate invernali. Ma la Capitale danese vanta un efficientissimo sistema di trasporto pubblico che si basa sulla rete ferroviaria suburbana degli S-tog, sugli autobus (gestiti dalla società Movia) e sulla metropolitana. 

Chi gestisce questo efficientissimo sistema di trasporto? Qui non si è in regime di monopolio ma si fanno le gare! La gestione della metropolitana è affidata, dal 2006, anno di aggiudicazione del primo appalto, a Metro Service A/S controllata al 100% da Inmetro - International Metro Service S.r.l. - Inmetro è una società italiana composta al 51% da ATM SPA  e al 49% da Ansaldo STS.

Le due linee della Capitale Danese saranno gestite da Metro Service A/S fino al 2024, successivamente si andrà nuovamente a gara.
Da sottolineare alcuni dettagli: la metropolitana di Copenaghen è in servizio tutto il giorno e tutta la notte, ogni giorno della settimana. Passano soltanto da 2 a 4 minuti tra ogni treno durante le ore di punta e da 3 a 6 minuti fuori dalle ore di punta e durante il fine settimana. Sono in costruzione altre due linee che inaugureranno nel 2020 per un investimento di 2 miliardi di Euro e sono previsti dei prolungamenti delle linee esistenti. Si punta, anche qui, alla conurbazione, raggiungendo attraverso il ferro le aree che ne sono sprovviste. 

Metro Service A/S ha anche vinto la gara per la gestione e manutenzione della Greater Copenhagen Light Rail Line3 (linea tranviaria). Il valore del contratto affidato a Metro Service è pari a circa 1.8 miliardi di Corone danesi (circa 240 milioni di Euro) per una durata prevista di 15 anni.

Ma passiamo al trasporto su gomma. Anche i bus a Copenaghen sono rapidi e funzionali. Chi lo gestisce? Attualmente gli operatori presenti per il servizio sono ben 19 e rientrano nell’area di competenza di Movia.



Fra queste, Arriva è la maggiore con il 41% del mercato; a seguire, City Traffik con il 13%, Ditobus con l’8%, Nobina con il 7%, mentre gli altri 8 operatori detengono congiuntamente meno dell’1% del mercato.

Volendo effettuare un focus su quanto accade nella capitale, Copenaghen, a seguito della riforma strutturale del settore datata 2007, regola il trasporto pubblico  con un’unica normativa, applicabile sia alla Capitale che al di fuori di essa.

L'unica specifica prevista per zona metropolitana di Copenaghen concerne l’obbligo di un biglietto comune e di un sistema tariffario unico per tutti i modi di trasporto, cioè autobus, ferrovie e metropolitana.


Un sistema che funziona e bene ma “Roma è grande e Copenaghen, si sa, è  quanto Monteverde.... vecchio!” RR

MONITORAGGIO DEGLI ALBERI INAFFIDABILE. 3 MILIONI E MEZZO DI EURO BUTTATI!

domenica 4 novembre 2018
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO : “La notizia è di quelle che ti lasciano senza fiato. All'inizio non ci credi, non vuoi crederci. Non potresti neanche se lo volessi. Poi, pian piano, la realtà si fa strada, le parole che hai letto si fanno più nitide, raggiungono il cervello e nonostante tu faccia di tutto perché questo non accada, ti esplodono dentro. E allora realizzi. È un momento drammatico, uno di quei momenti in cui il tuo equilibrio va a farsi fottere e tu non sai più chi sei, se un uomo mite o un serial killer. Tre milioni e mezzo buttati. Una città che cade a pezzi. E tu sei lì, impotente, mentre la tua rabbia vorrebbe distruggere i tuoi princípi, i tuoi sogni, il tuo credere che un mondo migliore possa esistere, nonostante tutto. Devi essere bravo a resistere all'impulso di metterti un'armatura, afferrare una spada e uscire di casa. Bravo, forte e coraggioso. Soprattutto coraggioso. Perché ci vuole coraggio a non lasciarsi sopraffare da istinti bestiali, quando tutto ti crolla addosso, quando ti pugnalano sputando sopra ciò che hai di più caro: la tua dignità. Eppure lo fai, ancora una volta, l'ennesima. Per non dargliela vinta, per non mescolare il tuo disprezzo al loro. Già, neanche quello vale la pena lasciarglielo. Tre milioni e mezzo, volatilizzati. Come i milioni di alberi abbattuti dal vento assassino, come le foglie che intasano caditoie e tombini e riducono la tua città a un lago quando piove. Come i proclami che da due anni e mezzo parlano di menzogne, spot da dare in pasto al gregge affamato che esalta chi ora sta distruggendo i tuoi sogni.
È poi, per un gioco perverso che spesso facciamo, forse per autopunirci, quando stiamo male, pensi a tutto il resto. Riavvolgi il film. E allora rivedi la tristezza di spelacchio, le green machine mai utilizzate, i cessi con le ridicole opere d'arte, la lupa che sembra un maiale, l'orrore e lo squallore di Tiberis, gli zeppi morti di alberiperilfuturo, le gare sbagliate, le ciclabili abbandonate mentre se ne costruiscono di nuove e inutili, la differenziata che  va allo scatafascio, le discariche a cielo aperto, l'immondizia che naviga su fiumi d'acqua, i bus che si incendiano, le fermate della metro con ascensori e scale mobili rotte, come luoghi dell'orrore, le buche che tengono lontano da Roma pure il giro d'Italia mentre qualcuno grida a nuovi materiali che si sbriciolano  nel giro di pochi giorni...
Tre milioni e mezzo buttati. Sono anche tuoi, questi soldi. Sono di chi subisce il degrado di una città disperata e distrutta ogni giorno e di una amministrazione che l'ha devastata come solo l'ultima tempesta ha potuto fare. E ora? Ti chiedi mentre si fa notte, fuori e dentro di te. E ora?
Già, ora... Intanto deponi elmo e armatura e ti siedi. Poi prendi in mano una penna e scrivi: tre milioni e mezzo di euro buttati... e sai che la notte sarà lunga, molto lunga....”  Lettera firmata

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