AUTORITA', TAVOLI INTERFORZE? TUTTE CAZZATE - IL VIDEO DENUNCIA DAL CAMPO ROM DI VIA SALVIATI CHE CONTINUA A LIBERARE DIOSSINA INDISTURBATO! VERGOGNA!

domenica 30 aprile 2017

Da Giuseppe Giorgioli del Comitato di Quartiere Tor Sapienza

29 aprile 2017 ore 20 Campo Rom Via Salviati.

"Il problema sta nel filmato dove non è sovraimpressa la data o in quello che il filmato denuncia ovvero l'ennesimo rogo tossico all'interno del campo Rom di via Salviati a base di materiale ferroso e plastico dato alle fiamme ?

Accadeva con Aledanno, è sempre accaduto con Ignaro Marino, sta accadendo con cadenza quotidiana con Virginietta la martire.
Cambiano le stelle, i sognatori o i riformisti...ma la merda è sempre la stessa...e giace sempre allo stesso posto..."


UNA BUONA NOTIZIA PER LA CITTA': L'UNIVERSITA' LA SAPIENZA SI TRASFORMA.OBIETTIVO 2021


Le altre Capitali Europee e Mondiali hanno Università moderne e funzionali, capaci di attrarre studenti da tutto il Mondo. Certo, nella scelta, conta molto il valore formativo, il prestigio che una Università si è guadagnato nel mondo, ma una ristrutturazione totale è passaggio obbligato per rafforzare meglio i primi due punti e risalire la china. L'Università La Sapienza di Roma è la terza Università Italiana nel ranking mondiale (classifica QS World University Rankings del 2016ma figura in una posizione che definire umiliante è poco: posto 223. Meglio, ma sempre lontanissime da valori accettabili, Il Politecnico di Milano (posizione 183 nel Mondo) e l'Università di Bologna (208 nel ranking). 

La Sapienza che verrà

"Il piano - afferma il Rettore Eugenio Gaudio - trae origine dalla volontà manifestata già all'epoca della mia candidatura alla guida della Sapienza per un miglioramento complessivo del'ateneo e attua le linee programmatiche 2014-2020, nelle quali si sottolineava l'esigenza di aumentare e migliorare i servizi per gli studenti".  
Ed è proprio grazie al Rettore e ad un importante lavoro di tessitura durato mesi, che si sono riusciti ad ottenere dalla Bei (Banca Europea per gli Investimenti) ben 114 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all'Università romana. Si tratta del più grosso finanziamento, a tasso fisso, che la Bei ha erogato ad  una Università Italiana, cifra da aggiungere ad ulteriori 38milioni 225 mila euro nelle disposizioni dell'ateneo.

Come cambierà l'Università? 

Nuove biblioteche di Lettere e Giurisprudenza. Ulteriori 200 residenze universitarie che nasceranno in via Osoppo. E poi la realizzazione del nuovo campus per la facoltà di Architettura al Borghetto Flaminio, i laboratori per la ricerca ingegneristica che verranno ricavati nei 2.500 metri quadrati dell'ex capannone acquisito recentemente dalle Ferrovie a ridosso della stazione Tiburtina.

Il Punto

Oltre all'evidente potenziamento di servizi per gli studenti, questa pioggia di soldi servirà a dare respiro all'economia romana, colpita, ultimamente, da una paurosa emorragia di posti di lavoro. Si tratta, come sottolineato, di un'iniziativa di un Rettore illuminato ma che crea indotto perchè può far salire l'Università La Sapienza nella classifica citata sopra, rendendola più appetibile a livello internazionale. Roma ha bisogno di molte iniziative come queste che sono la normalità nelle altre Capitali. Ma serve sempre una cabina di Regia che coordini i vari aspetti logistici relativi alla creazione di servizi ed infrastrutture per evitare la nascita di nuove cattedrali nel deserto, scollegate dal tessuto urbano cittadino, come lo è, per restare in ambito universitario, Tor Vergata. Speriamo che qualcuno si ravveda e lo faccia presto. Noi continuiamo a implorare  una visione complessiva della città che, ancora oggi, non si è venuta a creare.  Cosa, per noi, molto grave, anzi gravissima. RR

LA TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA: IN PIENO CENTRO CERCANO DI APRIRE LA PORTIERA DOVE ERA SEDUTA LA SUA BIMBA. FORTUNATAMENTE SENZA SUCCESSO. E' ACCADUTO A PIAZZA DEL POPOLO. SPARGETE LA VOCE E FATE SEMPRE ATTENZIONE!

sabato 29 aprile 2017


Lettera inviataci alla nostra pagina Riprendiamoci Roma - II Municipio che pubblichiamo.

Scrive una mamma preoccupata:

"Vorrei condividere con voi un'esperienza molto brutta di ieri pomeriggio (per fortuna conclusasi bene) al fine di tutelare i vostri figli.
Ero andata a prendere mia figlia a scuola; a Piazza del Popolo, all'attraversamento pedonale una signora bionda sulla quarantina, forse dell'Est, dall'aria 'normale', soltanto un po' svampita, attraversa molto lentamente mettendomi poi una mano sul cofano, costeggiando la macchina sempre tenendo la mano appoggiata all'auto, impedendomi dunque di spostarmi. Arrivata alla portiera di mia figlia, con gesto invece rapidissimo, tenta di aprirla. Per fortuna la mia macchina ha il blocco automatico ed appena ho realizzato cosa stava succedendo ho accelerato e la storia si è conclusa. Domanda: se non avessi avuto la portiera bloccata??? Posso ipotizzare solo due versioni: 1) avrebbe provato a portarmi via la bambina (io probabilmente non avrei fatto in tempo a bloccarla con cintura ecc ed in più ci trovavamo a due passi da metro e tram di via Flaminia con veloce possibilità di fuga) 2) avrebbe minacciato la bambina per farsi dare qualcosa. 
Ad ogni modo la cosa è gravissima, motivo per cui sporgerò denuncia cercando di fare un identikit ai carabinieri di Piazza del Popolo ed inoltre avviserò la scuola dal momento che tutto ciò è avvenuto alle 16,45 e molto vicino alla scuola Trinità dei Monti.
Morale della favola:
- sempre portiere chiuse 
- Se qualcuno vi tiene il cofano della macchina non appena il  muso della macchina è 'libero' accelerate/se avete pedoni davanti fate retro 
- se avete possibilità fate una foto 
- spargete voce 
Vi auguro non vi succeda mai, io ho ancora la tremarella alle gambe..."

ARMAGEDDON 2021 - IL POST MONNEZZA AL 70% - AGGRAPPATI (ANCORA!?!) A MALAGROTTA! IL PUNTO DI VISTA DEI LAVORATORI AMA.

venerdì 28 aprile 2017


Riceviamo e pubblichiamo i ragionamenti della LILA - Laboratorio Idee Lavoratori AMA sulla situazione d'emergena topi e rifiuti in cui è ripiombata la città, rimasta schiava di Cerroni e di Malagrotta!

ARMAGEDDON 2021

(la post monnezza al 70% )

"Gli pseudo sindacati, in questi lunghi anni di "inattività", in cui gli addetti agli impianti rischiavano la vita e gli operatori si incurvavano la schiena, invece di inoltrare almeno uno degli obbligatori esposti alle varie ASL territoriali per tutelare i lavoratori,hanno chiesto a Pinuccia l'ambientalista di effettuare un sopralluogo al TMB del Salario. 
Che ci azzecca costei??!!
A lei non interessa il presente, ma il futuro.



LE FOTO DI GRUPPO
(pubblicità/tessera)

"Il solito sindacalista del PD che appare a turno sulla stampa romana, quello che ci accusa sempre di assenteismo, e di non voler lavorare di domenica, ha pensato furbescamente di invitare alla gita di piacere i suoi giornalisti di fiducia per uno"spot pro-tessera".

Ed ecco a voi la foto dei nostri salvatori stile Armagheddon: 
che squadra!!!
Ce la faranno i nostri eroi a far sparire la "post monnezza" per il 2021?? Boh!!!"

SERIAMENTE...

"Oggi il Commissario, e non Colari, ci dice che i TMB di Malagrotta hanno ripreso a trattare le 1200 t/g.: Bene!
La schiena era molto infiammata...."

MA CHI HA PAGATO COLARI?

"Abbiamo cercato di sapere se Colari era stato pagato e di quanto, sul conto controllato e gestito dal Commissario, ma queste informazioni e quei soldi, secondo noi, non le ha nemmeno il Sindaco di Roma Virginia Raggi. FIGURIAMOCI!!
Si capisce dal giornale che sono arrivate le garanzie per i fornitori (???). E chi si fida delle garanzie!! Meglio il cash direbbe il "Supremo" (Cerroni n.d.r.);
E, inoltre, che Ama si impegnerà a pagare le fatture...ogni tanto, però.
Era importante saperlo, non per curiosità, ma per capire se la "TARANTELLA" di queste settimane tornerà fra qualche settimana o qualche mese. Sapeste quante ore di straordinario a "buffo".
Per ora ci basta sapere che tra una settimana torneranno a regime i nostri disservizi cronici del 20%. Quelli di cui non frega niente a nessuno....
Per arrichire la rassegna fotografica basterebbe vedere com'è la situazione cassonetti, e altro, e come gli "assenteisti" (secondo la stampa PD) sono costretti ad operare.
ALLA COMMISSIONE AMBIENTE, ALL'A.U. A.GIGLIO.

LO SFOGO: Datemi un motivo per restare a vivere a Roma. Uno!

giovedì 27 aprile 2017




"Datemi un motivo per restare a vivere a Roma.
Trent'anni fa era una città splendida. Non avrei saputo scegliere un posto migliore in cui vivere.
Vivo nel quartiere di San Giovanni, non in periferia, ma oggi vedo solo degrado, sporcizia e incuria. I servizi pubblici funzionano poco e male, ma costano come a Stoccolma. La città ti uccide di smog o di stress. Topi che pullulano dal centro alla periferia Le strade, piene di buche, sono maleodoranti di deiezioni canine solide e liquide, di smog e di spazzatura. Vivere a Roma costa: in termini economici, di salute e anche di tempo. Costosa come Parigi, ma degradata come Il Cairo. 
Vita sociale resa a dir poco complessa dai tempi di spostamento. Idem per quella lavorativa: dove raggiungere il proprio posto di lavoro, sempre che tu abbia la fortuna di averne uno, diventa un'attività nell'attività. Una volta, faccio un esempio, accompagnai un amico a Fiumicino. Direzione Milano. Lo lasciai e ripiombai nel traffico per rientrare a casa. Mi chiamò dicendomi che era atterrato e mi chiese dove fossi: "impantanato nel traffico!" risposi stizzito.
Non ho votato per questa aministrazione ma l'ho guardata con sincera curiosità. Forse, mi son detto, questi, nella totale impreparazione ma spinti dall'entusiasmo, qualcosa di buono riescono a farla rispetto ai precedenti. Sono passati dieci mesi: non solo non ho visto niente di significativo ma non vedo proprio una visione di città (neanche un abbozzo), come la hanno nel resto d'Europa dove tutti, maggioranza e opposizione, lavorano all'unisono, pur scontrandosi, per il benessere delle loro Capitali al fine di renderle gradevoli per chi ci abita e competitive con quelle del resto d'Europa e del Mondo. 
E la bellezza della città? Qualcuno potrebbe obiettare su quanto sto scrivendo mettendo sul piatto della bilancia l'inestimabile bellezza di Roma. Ma chi se la gode? Chi? E' per pochi fortunati, ovvero quelli che, vivendo in centro, hanno il tempo o la fortuna di godersela.

Chi mi dà un motivo per restare a vivere a Roma?" 
Lettera firmata.
Già, chi glielo dà? RR

VILE AGGRESSIONE AD UN'ANZIANA OTTANTENNE PER RUBARLE LA CATENINA. LA TESTIMONIANZA SCIOCCANTE DI UN NOSTRO UTENTE PONE ANCORA UNA VOLTA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE IL TEMA DELLA SICUREZZA IN CITTA'. ROMA E' TERRA DI NESSUNO!


Per una misera catenina, aggressione vigliacca e bastarda ad una anziana ottantenne in pieno giorno
Via degli Armenti angolo Via Collatina ieri l'altro, 25 Aprile 2017 ore 17.00
Mentre la mamma ottantenne del Comandante locale dell'Arma dei Carabinieri si recava a gettare l'immondizia, un soggetto sconosciuto - come riferito da numerosi testimoni - aggrediva la signora per poterle strappare la catenina d'oro.
Gettata a terra con ferocia, aggredita come se fosse una preda da azzannare, giace sul letto di un Pronto Soccorso con bacino fratturato e oltre 50 giorni di prognosi. Il bacino non è operabile e le cure non vengono dispensate dal SSN ma dovranno essere effettuate in regime privato con un pesantissimo aggravio di costi personali.
La Signora appare scioccata e a distanza di 24 ore da quanto accaduto, riesce solo a scambiare qualche parola al telefono balbettando.
Effettuata un battuta di ricerca dell'aggressore senza esito da parte delle forze dell 'ordine.
Attendiamo la copia della denuncia - già richiesta- per comprendere meglio i dettagli di una aggressione che appare comunque vigliacca e bastarda senza il benché minimo rispetto per la vita umana.
Diffondiamo tale messaggio con il solo obiettivo di informare e di richiamare tutti alla massima attenzione anche in pieno giorno, per la propria e altrui sicurezza.
Giuseppe Giorgioli - Comitato di Quartiere Tor Sapienza.

CONTINUA, INDISTURBATO, LO SCALOTTAMENTO DA PARTE DEI ROM DI UNO DEI SIMBOLI DI ROMA: I NASONI. UNA VERGOGNA SENZA FINE!

mercoledì 26 aprile 2017


Hanno iniziato con quelli più periferici, prediligendo quelli nei parchi, villette e piazze, per poi passare a quelli nelle strade. Piano piano la voglia di depredare tutto il depredabile ha prevalso e sono arrivati a scalottare i "Nasoni", simbolo della nostra città, anche nei quartieri bene e nel centro storico. Una pratica che denunciamo da almeno due anni e che è sempre più in crescita, esercitata con l'obiettivo di accaparrarsi la ghisa. Quella contro i "Nasoni" è l'ennesima trovata dei Rom, sicuramente la più fastidiosa per il valore simbolico che essi hanno per romani e no, che va inserita in un contesto più ampio di razzie esercitate a danno della Città che spazia dal depredamento dei tombini (a Montesacro e Talenti non ne è rimasto uno) al furto dell'oro rosso: il rame, loro obiettivo prediletto (venduto a 8 euro al Kg) e recuperato ovunque sia possibile: dalle linee ferroviarie, dai lampioni, dai cavi telefonici, dalle fabbriche, addirittura dall'Aeroporto di Fiumicino. 
Ghisa, ferro e rame tutti materiali che vengono saccheggiati dai  Rom per poi essere rivenduti ad aziende di recupero materiali ferrosi,  rottamai, sfasci e grossisti compiacenti, con sede in città, che con i Rom hanno aperto un canale preferenziale. Da qui, tutto il metallo razziato viene spedito in fonderia oppure lavorato sul posto. Poi si passa alla fase successiva: il business è interessantissimo, talmente tanto interessante, ad aver stuzzicato gli appetiti delle mafie, nostrane ed estere, che si sono associate per dividersi  gli introiti e far sparire il tutto dal suolo italico il prima possibile. Lo fanno attraverso le navi: possono essere esportatori legali e del tutto inconsapevoli oppure criminali. L'importante è farlo sparire ed in fretta. Oltre all'Est Europa, dove vengono fatti partire continuamente Tir carichi di ferro e ghisa, le destinazioni per il rame  sono la Cina, il Sud America, e l'India, paesi emergenti che hanno assolutamente bisogno dell'oro rosso. Un costante, continuo, imperterrito saccheggio della città, ad opera dei soliti noti che nessuno sembra riuscire ad arrestare. Roma sempre più terra di nessuno. I Rom, gli sfasci e le Mafie ci guadagnano alla grande. Roma e i romani continuano a perderci di brutto perché non tutelati da coloro (le Istituzioni) che, ormai da anni, hanno perso il controllo del territorio. RR.

UN TAVOLO CON VARI INTERLOCUTORI PER RILANCIARE L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA ROMANA, AL MOMENTO IN GINOCCHIO. VALE 20 MILA POSTI DI LAVORO E COINVOLGE BEN 4 MILA IMPRESE CITTADINE. NON SCHERZIAMO!

martedì 25 aprile 2017

La Grande Bellezza

 La Dolce Vita

 Il Marchese del Grillo

  I Soliti Ignoti

 La Banda degli Onesti

 Caro Diario

Uccellacci ed Uccellini

 Roma Città Aperta

 Umberto D.

Cinecittà Studios, il Campidoglio incalza Franceschini: "Mettiamoci attorno ad un tavolo"
Vacanze romane

Roma Capitale, il Municipio VII, la Regione Lazio e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo: tutti attorno a un tavolo per il futuro dell'industria cinematografica a Roma, una voce importantissima per il benessere della città. 
Nel futuro di CINECITTA' c'è il CINEMA, una cosa che sembrerebbe scontata ma che, specie di questi tempi, scontata non è. Tutto è partito da una mozione votata dall'Assemblea Capitolina dalla maggioranza pentastellata.
Riprendiamoci Roma è da sempre per il rilancio degli STUDIOS, per la valorizzazione delle maestranze che vi lavorano al fine di non disperdere quella consolidata "conoscenza" artistica che è il vero valore aggiunto dell'industria cinematografica cittadina.
Fare CINEMA in città è, ad oggi, un vero calvario: lo diceva Carlo Verdone già nel non lontano 2014. Costi alti e lungaggini della burocrazia rendono sempre più difficile e oneroso e dunque meno competitivo  girare un film  a Roma. Dall'occupazione del suolo pubblico all'accesso alle zone a traffico limitato, fino alle autorizzazioni per riprendere un monumento: l'industria del cinema, che vale circa 20mila posti di lavoro e muove quattromila imprese romane, è, oggi, letteralmente in ginocchio. La crisi dell'industria cinematografica romana non è generata solo dai costi. Anche gli uffici ci mettono del loro. Ogni produzione, nazionale e internazionale, si vede, infatti, costretta a mettere d'accordo Comune, Sovrintendenza, Polizia Municipale,  e financo l'Acea per le fontane. Un pandemonio, insomma, che non invoglia certo a girare un film nella Capitale, escludendo  a priori quelli dal piccolo badget che, in percentuale, hanno un valore rilevante nel tirare le somme a fine anno.
Ci auguriamo che, dal tavolo che si riunirà, venga fuori un'unica cabina di regia che abbia il potere di  limitare i costi di produzione e semplificare l'aspetto burocratico/amministrativo davvero molto ingarbugliato e pesante.
Ma c'è un ulteriore aspetto che frena il benessere dell'industria cinematografica in città: Roma è una cloaca, un immondezzaio, al centro come in periferia. Questo pesa moltissimo sulla scelta di Roma e di Cinecittà, specie per le  grosse produzioni internazionali. E' capitato anche che  un produttore si proponesse di fare delle migliorie nei luoghi dove girare una tale scena e, incredibile ma vero, ecco spuntare il burocrate di turno a bloccare tutto. Insomma:  si propone di sistemare un luogo ma hai lo stop dalla burocrazia. Tutto questo è assurdo ed è un fenomeno che abbiamo conosciuto molto bene quando, con la nostra pagina sui trasporti Romanderground, avevamo iniziato a pulire l'interno di alcune stazioni della metropolitana. Stoppati da ATAC dopo il secondo intervento! Tutto questo è incredibile da accettare. Eppure succede, e succede spesso. Ben venga la convocazione di questo tavolo tra diversi attori coinvolti. L'importante è far prevalere la ragione, facilitando la realizzazione delle produzioni in città portando benefici a tutto il comparto che, ripetiamo, coinvolge ben 4 mila aziende e circa 20 mila lavoratori. Una grossa voce nell'economia cittadina che  va consolidata e incrementata. Si lavori per questo. Si lavori per il bene della città. RR.


Abbiamo 

TRASPORTI E RIFIUTI: I CINQUESTELLE AL PALO DOPO 10 MESI D'AMMINISTRAZIONE. E INTANTO LA BBC DEDICA UN SERVIZIO/DOCUMENTARIO SULL'EMERGENZA MONDEZZA DELLA CAPITALE. MOLTO MALE!

lunedì 24 aprile 2017



Da un Presidente di Commissione Mobilità e Trasporti che gira, Enrico Stefàno, di cui abbiamo parlato qui e che, a nostro parere, meriterebbe di prendere il posto della
inconcludente Assessore Meleo, più adusa ai selfie che a realizzare un piano armonico sulla mobilità nella città di Roma, ad un Assessore, quello della Mondezza, che proprio non va. Parliamo di Pinuccia Montanari, nominata in sostituzione dell'indagata Muraro, altro personaggio di cui Roma non aveva assolutamente bisogno, è stata presentata dalla Raggi come persona dotata di  grande esperienza nel settore e che ha sempre portato avanti idee innovative che potranno contribuire ad affrontare le sfide che ci attendono". Parole pronunciate dal Sindaco il 19 dicembre 2016. Dal suo arrivo alla guida dell'Assessorato alla "Sostenibilità Ambientale" (i cinquestelle lo chiamano così) la Montanari ha esordito col botto: con una città lurida, con secchioni strabordanti di mondezza in ogni angolo di Roma, dichiarava, dopo un suo primo monitoraggio, a quanto pare molto superficiale, l'esistenza di un solo 2% di criticità su tutto il vastissimo territorio comunale. Lo ha detto davvero. Come, più di recente, rasentando il cabaret, ha dichiarato di non aver mai visto un topo a Roma e che comunque ce ne sono in numero minore rispetto a molte altre città italiane. Una donna, un perchè! I Romani leggono, vedono e ascoltano tali dichiarazioni con rabbia ma anche con rassegnazione: vuoi per l'intorcigliamento con doppio salto carpiato avuto anche in questo settore molto delicato nella gestione della città, e sul quale i cinquestelle avevano promesso molto, con l'ingombrante Muraro prima e la cabarettista Montanari dopo, qui son passati 10 mesi e la città lurida era e lurida è rimasta. Ciclo di rifiuti ancora non chiuso. Si è tornati ad essere ostaggio dei ricatti del Ras della Monnezza Manlio Cerroni poiché ancora, anche grazie ad un escamotage Istituzionale tirato dal ciclindro dal Prefetto Basilone con la nomina del Commissario Palumbo, Roma Capitale mantiene un canale aperto con i due impianti Colari di Cerroni (nel frattempo colpiti da procedimento anti-mafia), fondamentali per scongiurare l'emergenza ma assolutamente non risolutivi. E mentre vi scriviamo  la BBC dedica un servizio, a firma di Bethany Bell, sulla devastante situazione dei rifiuti nella Capitale.  Ne descrive un quadro preciso, un mini-documentario dove, dopo aver raccontato tutte le falle di un sistema che non funziona, pone l'accento sull'enorme spreco di danaro pubblico generato da tali inefficienze. Non solo i romani hanno una città lurida ma vengono costretti a pagare  14 milioni di euro anno per inviare, al ritmo di tre treni alla settimana, 100 mila tonnellate di scarti/anno in Austria, paese che ci guadagna due volte perché si fa pagare i rifiuti (il prezzo fissato è di 138 euro a tonnellata) e li riutilizza per produrre energia pulita per 170.000 abitazioni. Una beffa nella beffa per una città, la Capitale d'Italia, dove non è cambiato nulla, dove non si vogliono fare impianti come quelli austriaci, dove si è molto lontani (si parla di 2/3 anni) nel chiudere il ciclo di rifiuti ed uscire dall'emergenza. Mobilità e Rifiuti, due cardini su cui i cinquestelle si stanno giocando una grossa fetta di credibilità, non solo a Roma, ma in tutto il Paese e che, trascorsi 10 mesi, sono ancora rimasti al palo. Chi dice il contrario non ama questa città. RR





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