"Datemi
un motivo per restare a vivere a Roma.
Trent'anni fa era una città splendida. Non avrei saputo scegliere un posto
migliore in cui vivere.
Vivo nel quartiere di San Giovanni, non in
periferia, ma oggi vedo solo degrado, sporcizia e incuria. I servizi
pubblici funzionano poco e male, ma costano come a Stoccolma. La
città ti uccide di smog o di stress. Topi che pullulano dal centro
alla periferia Le strade, piene di buche, sono maleodoranti di
deiezioni canine solide e liquide, di smog e di spazzatura. Vivere a
Roma costa: in termini economici, di salute e anche di tempo.
Costosa come Parigi, ma degradata come Il Cairo.
Vita sociale resa a
dir poco complessa dai tempi di spostamento. Idem per quella lavorativa: dove raggiungere il proprio posto di lavoro, sempre che tu abbia la fortuna di averne uno, diventa un'attività nell'attività. Una volta, faccio un esempio, accompagnai un amico a Fiumicino. Direzione Milano. Lo lasciai e ripiombai nel traffico per rientrare a casa. Mi chiamò dicendomi che era atterrato e mi chiese dove fossi: "impantanato nel traffico!" risposi stizzito.
Non ho votato per questa aministrazione ma l'ho guardata con sincera curiosità. Forse, mi son detto, questi, nella totale impreparazione ma spinti dall'entusiasmo, qualcosa di buono riescono a farla rispetto ai precedenti. Sono passati dieci mesi: non solo non ho visto niente di significativo ma non vedo proprio una visione di città (neanche un abbozzo), come la hanno nel resto d'Europa dove tutti, maggioranza e opposizione, lavorano all'unisono, pur scontrandosi, per il benessere delle loro Capitali al fine di renderle gradevoli per chi ci abita e competitive con quelle del resto d'Europa e del Mondo.
E la bellezza della
città? Qualcuno potrebbe obiettare su quanto sto scrivendo mettendo sul piatto della bilancia l'inestimabile bellezza di Roma. Ma chi se la gode? Chi? E' per pochi fortunati, ovvero quelli che, vivendo in centro, hanno il tempo o la fortuna di
godersela.
Chi
mi dà un motivo per restare a vivere a Roma?"
Lettera firmata.
Già, chi glielo dà? RR
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