IL CAR-POOLING SBARCA FINALMENTE IN CITTA'. UN PASSAGGIO IMPORTANTE PER RIDURRE LA PERCENTUALE BULGARA DI USO DEL MEZZO PRIVATO DA PARTE DEI ROMANI. ALE'!

sabato 22 aprile 2017
  In alcuni paesi ci sono corsie dedicate solo ad auto condivise. Altri pianeti.




I Romani sono inebetiti dal traffico. Si alzano la mattina  e danno ormai per scontato di dover perdere almeno un paio d'ore negli spostamenti in città. Una cosa che da noi è considerata normale è vista come un'anomalia ad altre latitudini. Ma il Romano, ormai, c'ha fatto l'abitudine. La cosa che colpisce, basta stare attenti nelle ore di punta, è il rapporto uomo-auto, che è di 1 a 1: un'auto per un passeggero. Solo occasionalmente, ma davvero ti ci devi mettere d'impegno, riesci a trovare un secondo passeggero a bordo. Una vera rarità.

RR, con la sua pagina sui trasporti Romanderground, è da sempre per la realizzazione di nuove linee metropolitane, almeno di quelle previste dall'ultimo Piano Regolatore attualmente in vigore, di nuove linee di tram, di nuovi nodi di scambio e a scendere, dopo aver realizzato l'ossatura necessaria su cui basare un TPL che si rispetti, per tutti gli altri meccanismi/strumenti che possano aiutare a diminuire la percentuale altissima di spostamenti con il mezzo privato nella città di Roma. Una percentuale bulgara, pari al 70% ci dice che 7 romani su 10 usano il mezzo privato per tutti i tipi di spostamento, non solo per quello casa/lavoro. Vantiamo anche un altro insolito primato: siamo la Capitale Europea con la più alta percentuale di minori motorizzati del continente! 

Nei programmi dei Cinquestelle, forse alcuni lo hanno dimenticato, c'era una vocina, buttata lì quasi per caso e della quale non se n'è più parlato, che riguardava l'incremento del telelavoro. Tale soluzione, sebbene salutata da alcuni positivamente, viene vista da noi come una resa: non ho infrastrutture, non sono in grado di farne in tempi certi, faccio stare le persone a casa! Valutazione, la nostra, ovviamente opinabile: non siamo noi a dettare dogmi. Lasciamo ad altri blog le verità assolute. In alcuni casi, con percentuali irrisorie, potrebbe "aiuatare" a diminuire l'utilizzo di mezzo privato ma si tratta sempre di meccanismi e o strumenti di rifinitura. Ed è solo in questo modo che  devono essere letti. Un mezzo di rifinitura  è sicuramente il bike-sharing che ovunque, al mondo, è capillare ma utilizzato per gli spostamenti cosidetti dell'ultimo miglio. Lo sviluppo di una robusta rete di ciclabili può senz'altro aiutare. Aiuta meno, sempre giudizio opinabile, il car sharing, che, a nostro parere, ha avuto uno sviluppo spropositato in città, aggiungendo traffico ad altro traffico. Ma, tra gli strumenti di rifinitura di cui stiamo parlando, ve  n'è uno che sicuramente ha caratteri d'incisività maggiori rispetto agli altri sistemi sovracitati perché ti va a rompere quel devastante rapporto 1 a 1 di cui parlavamo sopra. Ci stiamo riferendo al Car-pooling che a Roma sembrava non aver diritto di cittadinanza. La condivisione dell'auto tra cittadini è una soluzione valida che, dopo 7 mesi di sperimentazioni, è finalmente sbarcata anche a Roma: è il Moovit CarPool.


Come funziona? Attraverso due diverse applicazioni: una per i conducenti e una per i passeggeri, entrambe disponibili per tutti gli smartphone. Gli utenti, che in un dato momento cercano una soluzione di viaggio volendo percorrere una determinata tratta, vedranno in tempo reale i percorsi suggeriti dall'app. Se s'individua quella che fa al caso proprio, si seleziona il percorso e la app invierà la richiesta all'automobilista che dovrà confermare. Lo dovrà fare, per maggiore sicurezza e traquillità di tutti, anche il passeggero. Al termine del viaggio, sempre con un rapido tap sulla app, il conducente e il passeggero/i dovranno confermare la conclusione del viaggio. Il servizio è già funzionante all'interno della città di Roma ed anche del Lazio, garantendo itinerari anche a coloro che vogliono raggiungere la Capitale. Non c'è scopo di lucro. Ci sono delle limitazioni che consentono di incanalare il servizio nei binari del rispetto di altre categorie come quella dei tassisti: un conducente non può fare più di due corse al giorno, non guadagna ma ha un rimborso spese, la cui cifra non potrà mai superare il costo complessivo del viaggio. Serve avere una carta di Credito, anche una prepagata è ok, Moovit CarPool calcolerà l'addebito del singolo passeggero che ha partecipato al viaggio e lo ha confermato. A fine mese il connducente si ritroverà gli accrediti direttamente sul proprio contocorrente. Le spese sono concorrenziali a quelle del mezzo pubblico e spesso, in altri Paesi, il car-pooling viene utilizzato ad integrazione del Trasporto Pubblico Locale: ci si fa lasciare alla stazione metro o al capolinea bus più vicino. In alcuni paesi, per noi altri pianeti, ci sono delle corsie riservate alle auto con due o più passeggeri.
Non vi resta dunque che scaricare l'app per provare questo efficace meccanismo di condivisione. Fatelo anche in fretta:
Moovit Carpool, come funziona? Tutte le informazioni
fino al 31 maggio i passaggi sono pagati da Moovit e per tutto il 2017 non verrà applicata alcuna commissione al rimborso dovuto all'automobilista. RR

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