Ogni volta la solita scena, ogni volta ci chiediamo perché la Polizia Municipale debba lasciare questi simpatici ricordini appesi agli alberi. Un simbolo di sciatteria e menefreghismo, tanto più grave in quanto viene da una istituzione che dovrebbe far applicare la legge (il Codice della Strada) e sanzionare comportamenti irrispettosi per la collettività la da parte della gente. Invece questo è il buon esempio che danno. Anzi, questo è solo uno dei "buoni esempi". Un'altra scenetta tipica dell'inciviltà italica è l'auto della Municipale ferma in sosta vietata o in doppia fila quando non è in servizio. Per i nastri basterebbe una circolare che obblighi tutti i vigili a rimuovere le fettucce senza lasciare residui. Per le auto in doppia fila la faccenda è un po' più complicata. Servirebbe un corso accelerato di civiltà. Non è per tutti.
La new entry della sciatteria romana sono i nastri attaccati ai pali e sugli alberi. Li trovi ovunque, sono i nastri che mettono le ditte quando fanno i lavori e la polizia quando chiude alle macchine certe zone. Mettono i nastri di delimitazione per non far passare la gente o le macchine e poi una volta conclusi i lavori o terminato il divieto, i nastri li tolgono male, lasciano sempre un pezzo annodato ai pali della luce o agli alberi. Ci chiediamo: è così difficile rimuovere completamente i nastri? Va bene la sbadataggine e la casualità, ma non è possibile che tutta, ma proprio tutta la città sia disseminata di nastri abbandonati e svolazzanti! L'idea che si trasmette è che si possano attaccare i volantini ai pali e infatti Roma è invasa di manifesti sui lampioni, i semafori e i segnali stradali. Levare quei nastri può dare il buon esempio e far capire che pali ed alberi non s'imbrattano. (Les)