"A ROMA NON CI SONO SOLDI!" ABBIAMO PIU' VOLTE SPIEGATO CHE NON E' COSI'. UN SOLO ESEMPIO A SOSTEGNO DELLA NOSTRA TESI.

lunedì 10 aprile 2017



Roma è la città dell'abusivismo conclamato, inarrestabile e osceno. Tra le varie forme di questa insana cultura,  ad ingrossare le fila dello sfregio alla città, ci sono anche, ed incredibilmente,  le Agenzie Immobiliari. Non bastavano infatti i serrandari, i traslocatori, i circhi quando arrivano in città, i locali che promuovono serate, le Associazioni che pubblicizzano sagre ed eventi, i gestori di telefonia, i politici nostrani e financo stranieri. No, non bastavano. Ci si sono messi anche loro.
In un comparto, quello della affissioni, completamente fuori controllo, le Agenzie Immobiliari, con proprio responsabile ma collegate a circuiti nazionali, si sono infilate alla grandissima nel sistema di pubblicità abusiva e illegale che ammorba la città. Un'apoteosi di "vendesi" e "affittasi", attaccati in ogni dove. Pochi controlli, pochissime multe.
Da quando è cominciata la crisi del mercato immobiliare, poi, sono diventati sempre più numerosi. In epoca Marino il comune ha cercato di correre ai ripari, emanando delle norme per il decoro urbano, inasprendo le sanzioni di chi le viola.  Norme e sanzioni rimaste solo sulla carta. In teoria: "avvisi al pubblico, riguardanti la locazione o la compravendita immobiliare, possano essere affissi esclusivamente sulle porte di accesso degli stessi immobili da locare o da vendere, purché di superficie non superiore ad un quarto di metro quadrato".  Tale norma viene regolarmente violata: i "vendesi" e gli "affittasi" sono ovunque e le dimensioni spesso non sono rispettate. La cosa fa parecchio incazzare. Anche qui, al solito, il problema è doppio: quello del degrado imposto (ci sono cartelli attaccati con fascette  sugli alberi, perfino sui segnali stradali!) e quello del mancato introito dovuto all'assenza di controlli e alla comminazione della relativa sanzione. Che è, almeno in teoria, abbastanza alta. Sempre dalla normativa in materia apprendiamo che il trasgressore è soggetto al pagamento di una sanzione pecuniaria di 412 euro per i committenti della pubblicità, e ad una multa da 50 euro per gli autori della violazione, oltre a dover sostenere le spese del procedimento. Solo rimanendo nel perimetro delle Agenzie Immobiliari  ci e vi chiediamo: quanti milioni di euro/anno non vengono recuperati?
C'è gente che va ancora dicendo in giro per Roma e sul Web che la città ha le casse vuote. Noi, in altro post, abbiamo elencato tutte le voci di mancato intervento che portano, giocoforza, la città a non avere quattrini.
Questa è una cosa per noi inconcepibile: non solo si deve mettere mano anche a questo comparto, regolamentandolo, ma si deve assolutamente essere rigidi sulle multe per chi sgarra. In questa città deve essere distrutta alla radice l'idea di "poter fare ciò che si vuole". Le norme vanno applicate, in tutti i settori; come avviene nelle altre Capitali Europee che, con i soldi recuperati, possono investire in servizi e infrastrutture. Senza questo passaggio, e senza un Corpo di Polizia Municipale realmente incisivo, Roma annasperà sempre e sempre sarà con i conti in rosso.
E' ora di far lavorare la macchina amministrativa e quella operativa sanzionatoria.  Altrimenti Roma non ha futuro. RR

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