Proprio ieri è tornato sulla proposta, nonostante i dubbi del vice-sindaco Luca Bergamo e l'impossibilità di far pagare un ticket per partecipare a funzioni religiose che si tengono regolarmente all'interno del monumento. L'ultimo elemento può essere facilmente aggirato.
Resta il problema sul dove piazzare una biglietteria ma anche questa questione può essere risolta con l'applicazione di un minimo d'ingegno.
Noi siamo favorevolissimi ma il punto fisso, dal quale non si può prescindere, è uno: i soldi dei Monumenti di Roma devono rimanere a Roma!
Il perchè è presto detto: Roma ha un debito monstre; contrariamente ad altre Capitali non gode di una legge speciale dello Stato; i propri cittadini sono i più tartassati d'Italia e ricevono in cambio i peggiori servizi del paese. I trasporti non funzionano, la città è lurida, la qualità della vita è scadente.
I 7 milioni di visitatori annui del Pantheon dovrebbero pagare 2-3 euro l'accesso, se consideriamo che anche il ricavato dei soldi del Colosseo e di tutto il resto non rimane a Roma, abbiamo la misura di una situazione vergognosa che va sanata immediatamente!
Dove finiscono i soldi dei Monumenti Romani? Alcuni, veramente pochi, per il loro mantenimento. Il resto viene spalmato nel fondo di solidarietà nazionale, al quale contribuisce ad esempio anche il sito di Pompei, a sostegno dei Musei minori di tutto il Bel Paese.
Le risorse per questi piccoli musei vanno trovate altrove. Non è campanilismo il nostro ma la reale convinzione che quanto generato dal turismo, che è la prima economia di Roma, debba assolutamente rimanere in città e contribuire a migliorare servizi e infrastrutture. Questo è quanto: capito Franceschini?
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