I SEI punti che stanno uccidendo il turismo a Roma

giovedì 16 febbraio 2017
La prima, PRIMA, voce dell'economia della città è il TURISMO. I dati, però, non sono certo confortanti. Da una contrazione in termini percentuali che lamentano tutti gli albergatori si è passati ad un trend "mordi e fuggi" delle visite nella Capitale. Un controsenso vero e proprio visto che le bellezze che Roma custodisce non riesci a vederle nemmeno in un mese d'intensiva full immersion. Ci sono ovviamente delle cause che sono allo studio degli addetti ai lavori.
Proviamo ad elencarne qualcuna:

UN TURISMO PER POCHI.

A Roma esistono regimi di monopolio tali che la qualità dei prodotti e servizi non è equiparabile a quella delle altre Capitali europee.

UN CENTRO ORMAI SNATURATO.

Le scellerate politiche di liberalizzazione dei negozi di vicinato hanno creato danni irreparabili. Si è dissipato un patrimonio fatto di piccole botteghe artigiane e di storici esercizi commerciali a vantaggio di minimarket e kebabbari. Il Centro di Roma ha perso la sua tipicità e sembra di essere nel centro di un qualunque altro luogo del pianeta. Tutto uguale. Tutto standardizzato.

SPORCIZIA, DEGRADO,INCURIA, ABUSIVISMO

I viaggiatori internazionali sono abituati a ben altri paramentri. Le altre Capitali europee hanno standard elevati: coccolano il visitatore, lo fanno interagire in un contesto "amico". Mezzi pubblici funzionanti e funzionali abbattono i prezzi di permanenza. La presenza di poderose infrastrutture sulla mobilità consentono di girare la città con facilità estrema, raggiungendo tutti i punti d'interesse. La sporcizia, i cassonetti stracolmi, i treni graffitati, i cartelloni abusivi, gli adesivi abusivi, le scritte sui palazzi di pregio rilasciano l'immagine di una città sciatta nella quale stare il meno possibile. Il visitatore è letteralmente "stalkerato" da una miriade di figuranti da fargli venire la labirintite: i bengalesi che vendono qualsiasi cosa, coloro che con menù alla mano ti invitano a pranzare alle 10 del mattino, coloro che, nel visitare i Musei Vaticani, ti promettono pass speciali salta coda: un'apocalisse anche per il più stoico dei turisti.

L'ILLEGALITA' DELLE STRTUTTURE RICETTIVE.

Anche questo è un enorme problema per il turismo di Roma. Manca un censimento complessivo dei Bed and Breakfast. Oltre a quelli regolari non esiste una stima di quanti esercitino questa attività in barba a leggi e regolamenti e il turista ci finisce dentro con un qualità del servizio non monitorato e dunque scadente. Cosa si stia facendo in questo come negli altri settori sopra elencati è difficile saperlo.


IL GIOCHINO, INFAME, DEL DOPPIO MENU'.

Fortunatamente si tratta di una piccolissima parte dei ristoratori ma, spesso, notizie di cronaca c'hanno fatto conoscere questo triste e meschino fenomeno: se sei italiano hai un trattamento se non lo sei ti viene riservato un altro menù con prezzi maggiorati. Una situazione che arreca un enorme danno, oltre che al portafoglio del malcapitato, all'immagine della città. L'Assessorato al Commercio dovrebbe lavorare molto di più per smascherare i furbetti del menu'.

I ROMANI

Abbiamo lasciato per ultimi i cittadini della nostra splendida città perché loro stessi, con i loro atteggiamenti, allontanano il turismo, visto non come fonte di ricchezza ma di fastidio. Molti cittadini sono restii ai cambiamenti che sono in atto in tutto il resto d'Europa. Intere aree vengono pedonalizzate e ovunque queste operazioni portano ricchezza  e decoro. A Roma nascono Comitati volti ad arrestare questi processi di cambiamento che sono prassi in Europa e che sono dunque normalità per i turisti. Ogni cosa da noi, da una nuova stazione metro o ferroviaria (si pensi a Vigna Clara) viene osteggiata per l'interesse o le ragioni di pochi a scapito di quello della collettività. Una cosa, ve l'assicuriamo, non riscontrabile in nessun'altra parte d'Europa. I Romani, in ultimo, devono cambiare. Se non riescono a farlo di loro iniziativa dev'essere un amministrazione forte che, a suon di multe e colpendo il cittadino nel portafogli, lo faccia tornare in riga e presto. Bastano un paio di mesi di seria repressione per fare del Romano un cittadino modello. La domanda è: c'è la volontà? A voi. RR.

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