DOPO LO STOP DELLA SOVRINTENDENZA SU TOR DI VALLE NECESSARIO INDIRE UN REFERENDUM CONSULTIVO. L'APPELLO DI RIPRENDIAMOCI ROMA A TUTTI GLI ALTRI BLOG. UNIAMOCI!

sabato 18 febbraio 2017
A primo acchitto consiglieremmo ai giovani di questa città senza futuro di andare via, di scappare. Ma così non si risolvono i problemi. La questione stadio è una questione cruciale per due ordini di motivi. Il primo perché, grazie al buon Caudo, rappresenta un precedente "pericoloso" nella contrattazione tra pubblico e privato nella realizzazione di grandi opere: mai percentuali compensative così alte erano state ottenute da un'amministrazione. In secondo luogo, lo stop a quest'opera può rappresentare davvero il declino della città arrestandola a un punto, decisamente di non ritorno, affibbiandogli lo status di Capitale dove l'edilizia moderna, le aspettative di crescita e di sviluppo diventano tabù.
I tanti NO allo sviluppo incassati in questi 8 miseri mesi di Giunta Grillina avranno ripercussioni per i prossimi decenni: il pasticcio delle ex Torri delle Finanze, la Fiera di Roma, il NO secco alle Olimpiadi sono tutte situazioni che hanno frenato le aspettative di crescita della Città. Tutto viene visto come speculazione. Tutto viene visto come operazioni a vantaggio di pochi e a scapito della collettività. Logiche tanto stupide quanto letali. Se Roma fosse in una palla di vetro senza nessun contatto con il mondo esterno forse anche noi saremmo caduti nella trappola. Fortunatamente noi, i nostri utenti, viaggiano, si consultano e vedono come funziona altrove. Roma rappresenta realmente un unicum, un luogo dove è ormai praticamente impossibile investire.
Ma andiamo al procedimento della sovrintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune capitolino, Margherita Eichberg, che ha firmato, fuori tempo massimo, una "dichiarazione di interesse culturale” per l’Ippodromo che prelude al vincolo e che dunque, per il principio della “tutela indiretta” farebbe l’assoluta inedificabilità anche di tutta la zona intorno. La Signora ritiene che l’interesse maggiore è dato dalla tribuna dell’Ippodromo, disegnata dal progettista Julio Garcia Lafuente, con l’aiuto degli ingegneri Rebecchini, Benedetti e Birago. Anche l’area intorno all’Ippodromo andrebbe tutelata per non perdere la visione originaria dell’Ippodromo. In più non risulta attivata la verifica dell’interesse archeologico. Per questo, sostiene la Soprintendente, l’area intorno all’Ippodromo andrebbe tutelata per non perdere la visione originaria dell’Ippodromo. Tradotto per la AS Roma e per i romani l'area non è più disponibile alla costruzione dello Stadio. A questo punto, non essendo democraticamente possibile che una ristretta cerchia di persone decida per un'intera città, facciamo appello agli altri Blog romani per far indire un referendum consultivo sulla questione in modo che a scegliere delle sorti della propria città sia il cittadino. Siano i molti e non i pochi! RR

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