Al top dei feedback negativi dei turisti che visitano la città ci sono i GRAFFITI! A Virginia Raggi non sembra interessare.

venerdì 17 febbraio 2017
Soltanto per pagare la pulizia dei muri imbrattati nella città di Milano (stima 2015) servirebbero qualcosa come 100 milioni di euro. Una cifra irrisoria se paragonata a quanto si dovrebbe spendere a Roma. A Milano, contrariamente alla nostra città, stanno facendo proprio sul serio. Da otto anni è stato istituito infatti un apposito gruppo dei vigili urbani per arginare e reprimere il fenomeno: il nucleo anti-graffiti della Polizia locale. In possesso di un data-base di circa 900 tag, ovvero le firme che i writer lasciano sui muri della città ( a ciascuna delle quali sono state collegate informazioni e generalità che riguardano giovani "armati" di bomboletta, colti in flagrante oppure oggetto di indagini) il nucleo anti-graffiti si sta particolarmente specializzando nelle attività d’indagine. A favorirla sono gli stessi giovani imbrattatori che, attraverso i social, fanno a gara per pubblicizzare le loro azioni sul web. Controllando i profili di Instagram, Facebook e degli altri social network usati per farsi pubblicità si individua molto facilmente chi è responsabile di un atto illecito. L'archivio dei vigili urbani milanesi, come detto, non è altro che il frutto di un lavoro che gli agenti portano avanti da almeno otto anni e che ha già portato all'individuazione — e alla denuncia — di centinaia di graffitari illegali. Resta da capire perché, in una città dal patrimonio storico artistico inestimabile come Roma, non esista una equivalente struttura atta a contrastare il fenomeno. Nella nostra pagina facebook potete trovare video di interi quartieri devastati dalla bomboletta. Dalle periferie al centro niente viene risparmiato. Una città violentata ovunque, divorata dal degrado. Un esempio emblematico di devastazione è la Stazione B1 Conca d'Oro: qui i vandali non solo hanno imbrattato tutto l'imbrattabile, utilizzando anche l'acido nelle vetrate della stazione, ma hanno divelto tutti i rivestimenti della stessa. Lo scenario è apocalittico in una Stazione Metro con pochissimi anni di vita. All'Amministrazione guidata da Virginia Raggi e al Corpo di Vigili Urbani non sembra interessare il problema che è invece al  top della classifica dei feedback negativi dei turisti che vengono a visitare la nostra città. Perché non si segua il modello Milano non è dato sapere. Forse l'unico motivo è che si dovrebbe lavorare di più. Anche all'estero poi esistono appositi Nuclei anti-degrado. L'ultimo ad istituirlo, consapevole dell'importanza del problema, è stata Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, città gemellata con Roma. A Voi. RR.

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