Lo Stadio Flaminio, che sorge su viale Tiziano, fu realizzato tra il 1957 e il 1958 in vista delle Olimpiadi del 1960. Negli anni ha ospitato anche il rugby ed è stato per un breve periodo anche teatro delle partite della Roma e della Lazio, oltre che della Lodigiani poi diventata Atletico Roma. Oggi, come ben sapete, versa in condizioni di vergognoso abbandono: all'interno hanno saccheggiato tutto il saccheggiabile e presenta muri scrostati, gradinate con erba alta tre metri, manto erboso irriconoscibile, corrimano e insegne divelte, crepe sospette. Un pianto! Fuori, se è possibile, la situazione è ancora peggiore. I piazzali dello stadio sono assediati da roulotte e baracche occupate dai Rom e vi assicuriamo che, per poter fare il nostro sopralluogo, abbiamo calcolato bene le tempistiche, arrivando in un orario in cui restano a presidio solo vecchi e bambini. Una cosa, questa, già vergognosa di per sé e che testimonia, ancora una volta, la perdita da parte dello Stato della sovranità su interi territori della propria Capitale. Provate ad andarci la sera e fateci sapere. Per quanto riguarda il degrado, lasciamo parlare le immagini e il video che postiamo appena sotto, per poi riprendere il ragionamento.
Parte della Roulottopoli
Passeggino con contenitore d'acqua per le vicine Roulotte |
Nasone scalottato che offre acqua alle vicine roulotte |
Segni evidenti d'incursioni vandaliche |
sporcizia e degrado
strutture in evidente stato d'abbandono |
Accampamenti e bivacchi
il video dell'orrore!
Volendo parlare al futuro del Flaminio una buona notizia c'è: una delle poche giunte dell'attuale Amministrazione. Quindici milioni di euro: è quanto il Comune di Roma intende raccogliere attraverso la partecipazione al bando «Keeping it Modern» della Getty Foundation per ristrutturare lo stadio. Il Campidoglio, di concerto con la Famiglia Nervi,che detiene la proprietà intellettuale sull'opera, la cui cosa, purtroppo per tutti, ha spesso rappresentato un ostacolo per l'esistenza stessa del Flaminio più che un vantaggio, ha depositato regolarmente la domanda di partecipazione al bando promosso dalla fondazione con sede in California che ha come proposito il mantenimento architettonico del patrimonio moderno andato in disuso e che ha mostrato un buon interesse per l'ex gioiellino di Viale Tiziano. L'esito del bando dovrebbe arrivare a breve e se si riusciranno ad ottenere i fondi il Flaminio rivivrà, mantenendo certamente la sua vocazione sportiva ma, data anche la posizione, dialogando e integrandosi con le vicine strutture culturali del quadrante. Non ci resta che incrociare le dita e sottrarre dal degrado questo importantissimo pezzo di storia della città. Ale'. RR
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