Oltre 146 mila euro in arrivo per la realizzazione del progetto definitivo del Grande Raccordo Anulare delle biciclette (Grab).
(NOTA BENE: SONO SOLDI PER REALIZZARE IL PROGETTO DEFINITIVO E NON PER METTERE IN PIEDI IL GRAB. I PROGETTISTI SI FANNO PAGARE PROFUMATAMENTE, VERO?).
I 5stelle, a buon diritto, vorrebbero valorizzare, nel migliore dei modi, i fondi messi a disposizione dal Governo, attraverso un progetto che preveda la riqualificazione di importanti zone della città strettamente legate a un miglioramento della mobilità sostenibile.
Noi di RR siamo favorevolissimi al progetto.
Perchè?
Il Grab non rappresenta soltanto un efficace strumento per il rilancio delle periferie, con riduzione dell'inquinamento, ma anche un meraviglioso elemento d'attrattiva del turismo a due ruote che ha una fortissima incidenza nel Mondo e potrebbe essere determinante per far salire le percentuali complessive di presenze annue di forestieri nella città di Roma.
Puntualizziamo però una cosa: la notizia è comparsa sulla pagina facebook dell'Assessore alla Mobilità Linda Meleo che, con toni trionfalistici, parla di "occasione di raggiungere gli standard di eccellenza delle principali città europee, che hanno puntato con forza sulle piste ciclabili." E' una mezza verità: le altre Capitali Europee hanno reti metro ed infrastrutture sulla mobilità pubblica paurose e utilizzano la ciclabilità come strumento integrativo. Questo, ovviamente, nella Capitali e/o Città delle dimensioni di Roma o ben più grandi. In altre città più piccole, dove è comunque in atto un processo di "abbandono dell'automobile" o di un suo utilizzo limitatissimo, la ciclabilità può ovviamente incidere di più. A Roma, lo ripetiamo fino alla noia, serve la realizzazione d'infrastrutture: metro pesanti, nuove linee tranviarie, ottimizzazione dell'esistente! Se si pensa di risolvere i problemi della mobilità a Roma con le biciclette, come sembra trasparire dal post della Meleo, per la vastità del territorio comunale, sarebbe una barzelletta!
Perchè?
Il Grab non rappresenta soltanto un efficace strumento per il rilancio delle periferie, con riduzione dell'inquinamento, ma anche un meraviglioso elemento d'attrattiva del turismo a due ruote che ha una fortissima incidenza nel Mondo e potrebbe essere determinante per far salire le percentuali complessive di presenze annue di forestieri nella città di Roma.
Puntualizziamo però una cosa: la notizia è comparsa sulla pagina facebook dell'Assessore alla Mobilità Linda Meleo che, con toni trionfalistici, parla di "occasione di raggiungere gli standard di eccellenza delle principali città europee, che hanno puntato con forza sulle piste ciclabili." E' una mezza verità: le altre Capitali Europee hanno reti metro ed infrastrutture sulla mobilità pubblica paurose e utilizzano la ciclabilità come strumento integrativo. Questo, ovviamente, nella Capitali e/o Città delle dimensioni di Roma o ben più grandi. In altre città più piccole, dove è comunque in atto un processo di "abbandono dell'automobile" o di un suo utilizzo limitatissimo, la ciclabilità può ovviamente incidere di più. A Roma, lo ripetiamo fino alla noia, serve la realizzazione d'infrastrutture: metro pesanti, nuove linee tranviarie, ottimizzazione dell'esistente! Se si pensa di risolvere i problemi della mobilità a Roma con le biciclette, come sembra trasparire dal post della Meleo, per la vastità del territorio comunale, sarebbe una barzelletta!
Tornando al GRAB, la proposta iniziale di tracciato ha superato, il 4 maggio, il controllo preventivo di regolarità contabile effettuato dall'Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'esito positivo è stato poi registrato, l'8 maggio, dalla Corte dei Conti ed il Governo ha autorizzato l’utilizzo di questa prima parte dei fondi stanziati per il Grab.
"Roma Capitale - continua la Meleo - assieme al progetto di fattibilità tecnica ed economica, indicherà quindi anche gli interventi che rispettino: il rapporto costi-benefici, privilegiando la maggiore lunghezza di itinerario ciclabile a minor costo chilometrico; la fruibilità in termini di lotti funzionali già pedalabili in sicurezza o pedalabili in seguito a interventi sulle regole d'uso; l'accessibilità con la rete stradale, con il trasporto su gomma e con il trasporto ferroviario; la percorribilità da parte di ciclisti inesperti, utenti disabili, utenti deboli e nuclei familiari."
A Voi!
A Voi!
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