Bellino, uomo delle Istituzioni |
Oggi vi raccontiamo una storia triste che ha come protagonista un uomo borioso, di certo non in grado di rappresentare una qualsiasi amministrazione, specie in un settore importante come la ciclabilità a Roma. Una persona che definire imbarazzante è poco!
I fatti.
A fronte del nulla assoluto, ricevendo costantemente domande dai nostri più di 50.000 sostenitori, molti dei quali ciclisti, in merito a notizie sul mondo delle bici Capitolino, ci siamo rivolti via twitter con nostro account ufficiale, a colui che, nel suo stesso profilo, si definisce Bike Manager di Roma Capitale e che, almeno sulla carta, dovrebbe svolgere questo ruolo per cui è pagato dai cittadini!
Un tweet pungente dove chiedevamo al Signor Bellino, con tanto di foto a corredo delle pessime condizioni della ciclabile sulla Colombo, quanto un inutile Bike Manager stesse costando ai cittadini di Roma. Una domanda legittima in tempi di onestà e trasparenza, diretta e precisa, volta anche a comprendere, visto il personaggio, il suo lavoro in questo delicatissimo settore. Le risposte, di un rappresentante istituzionale (lo ricordiamo!), sono sconcertanti: insulti, sfottò, spocchia, e maleducazione. Tutti elementi che non si addicono a persona chiamata a rappresentare una qualsiasi Amministrazione, figuriamoci quella della Capitale del Paese!
Ma che Bellino fosse un personaggio sopra le righe già ne eravamo a conoscenza. Una persona che invece di unire, divide, una persona aggressiva, non solo politicamente, pescato dall'estrema sinistra, aduso alla frequentazione dei Centri Sociali, nemico dei Retaker che ha più volte insultato riguardo ai loro interventi in diverse stazioni Metro. Uno contrario alla Metro C.
Non più giovanissimo, anni 53, non è assolutamente aggiornato sul come le altre città europee si stiano muovendo nel settore della mobilità sostenibile. Un uomo imbarazzante, la cui scelta, lo ricordiamo, è stata fatta senza alcun bando ma imposta, non si sa bene da chi, alla Raggi e presentata dall'Assessore Meleo in un'infuocata riunione nell'ormai lontano settembre scorso, ove erano state invitate a partecipare associazioni e relativi rappresentanti della ciclabilità romana."Una nomina calata dall'alto, scelta a porte chiuse e stipendiata - tuonarono alcuni ciclisti in quella occasione - ci aspettavamo che la delega andasse a un rappresentante delle istituzioni".
Sono passati mesi e mesi e dalle tante promesse nulla è stato fatto in tema di ciclabilità a Roma, questo è sotto gli occhi di tutti e di difficile smentita.
Nelle interviste rilasciate post nomina, ricordiamo senza bando alcuno, Bellino parlava dell'esistenza di un ricco piano da sviluppare il cui cuore pulsante era rappresentato dalle Bike Lane, delle quali, ad oggi non abbiamo visto traccia alcuna! Si tratta di ciclabili leggere, utilizzatissime in tutta Europa, per i costi contenutissimi e per l'ottima capacità di penetrazione urbana. Per chi ha messo fuori il naso dal Raccordo non è nemmeno necessario spiegarlo. L'unica notizia che abbiamo ricevuto ufficialmente, di questo ricco piano millantato da Bellino, è l'installazione di una misera rastrelliera nei pressi dell'ufficio della Mobilità. Una cosa davvero imbarazzante. A noi basta, per inquadrare il soggetto, la sua prima dichiarazione, rilasciata ufficialmente alla stampa: un corposo piano incentrato sulle Bike Lane. Dove diavolo sono? Stendiamo un velo pietoso sul mantenimento delle ciclabili esistenti, che a lui, quale Bike Manager, dovrebbe spettare, che versano, come tutti i ciclisti romani sanno, nessuna esclusa, in condizioni vergognose. Lasciamo stare tutto il resto. Un altro esempio però va fatto. Roma è l'unica Capitale del Mondo Occidentale a non avere un servizio di Bike Sharing. Bellino forse non sa nemmeno cosa siano visto che, da un'accurata ricerca in rete, non abbiamo trovato nemmeno un accenno da parte sua al ripristino del servizio. Tirando le conclusioni siamo chiaramente di fronte non solo ad una persona scostumata ed indegna di rappresentare la Capitale e di percepirne lo stipendio pagato dai romani, ma anche totalmente incapace di svolgere il ruolo cui gli è stato assegnato. Una persona per la quale, a fronte di quanto riportato in questo articolo, chiediamo l'immediata destituzione dal ruolo. La titolarità di questa richiesta c'è data dal fatto che Bellino, volente o nolente, è un dipendente dei cittadini, da noi stipendiato, assolutamente non idoneo per carattere e capacità a rappresentare la Città di Roma. Gentili Stefàno e Meleo: Bellino a casa! Ed anche con una certa urgenza. RR
Di seguito la maleducazione di Bellino via Twitter, passaggio per passaggio, per la quale, da cittadini, chiediamo l'ìmmediata cessazione del suo ruolo istituzionale.
UN SOLO COMMENTO: VERGOGNA!
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