Alejandra è nata a Buenos Aires, anche se ha trascorso la maggior parte della sua gioventù in Perú, dove iniziò i suoi primi passi artistici nella scuola "Autónoma de Bellas Artes". Un impulso giovanile la porta prima in Spagna, fino a stabilirsi, alla fine del 2011 in Italia, dove si forma professionalmente come Dirigente di Comunità. Il suo titolo di Operatore Sociale l'ha portata ad approfondire i suoi studi in Sociologia, carriera professionale che studia presso l'Università di Roma, La Sapienza. Roma è di chi la ama, lo abbiamo sempre sostenuto: per questo pubblichiamo la sua lettera su Roma che Alejandra chiama "la sua città".
"Roma è la mia città. Roma per me é la città più importante del mondo, dove nacque l'Impero di una civiltà tra le più grandi del mondo.
Oggi dove sono finite le sue antiche vestigia? Sono nascoste? Oppure sommerse tra i cumuli di immondizia? Una civiltà ed i suoi cittadini costretti a perdere a poco a poco la dignità ed il proprio rispetto.
Tanti, da un tempo lontano, hanno abbandonato l'amore verso di Lei. E che dire dei turisti che, trovandola già sporca, la sporcano? E di tutti quelli che permettono questo abuso?
"Chi tradisce Roma non merita di essere un romano" - nei tempi degli antichi romani si veniva puniti ed anche uccisi solo per questo.
Oggi Roma fortunatamente ha dimenticato questa sua legge, ma ritengo che chi tradisce la propria città non meriti di essere un suo cittadino. È triste vedere la Grande Bellezza in mezzo alla ingiustizia di chi non le dà il giusto valore che merita. I bidoni stracolmi, senza rispettare la giusta raccolta differenziata, addirittura montagne di sacchetti a terra, o saccheggiati dai gabbiani che hanno fatto diventare Piazza Venezia il porto di Roma. Dove si trovano tutti i soldi che paghiamo per l'AMA? E dove si trova la gente civile, con valori, che rispetta la differenziata e che non butta i rifiuti ingombranti accanto ai bidoni? Una ferita al cuore!! Tanti assunti in ATAC e non c'è davvero niente da fare? Sul serio? Che me dite di tutta l'aria irrespirabile che si trova dentro la metro? E degli zingari che la popolano? Che rubano ogni giorno, senza essere arrestati! Dov'è la Polizia per vietare che questi entrino qui? Ci prendono in giro ed é una vergogna. Le stazioni, piene di polvere e graffiti, gli autobus senza aria condizionata e sudici, stracarichi di persone che non ho visto mai pagare! Una città bellissima, un Museo a cielo aperto, dove funziona tutto male. Dove vince chi ha l'ardire di approfittarsi dell'altro: dalla doppia fila per un caffè, al non pagare il biglietto sul bus e tanto altro. Ed è un peccato mortale. Lo è per una città che ti rapisce il cuore e non te lo rende più. Io amo Roma e la sento mia e come cittadina di questa città, dove ho deciso di vivere e studiare, la voglio migliore. Ma non per un capriccio ma per il ripristino del giusto ordine delle cose. Una legge naturale da rispettare ancor di più in un luogo sacro come la Città Eterna. Sono una romana orgogliosa, e pur essendo figlia di altra cultura, sento vibrare questa tra i pori della mia pelle. Questa mia lettera è un invito a tutti gli amanti di Roma a non mollare. Non cedete di un millimetro. Riprendetevi i vostri spazi, le vostre piazze: non aspettate la Politica, sorda e inconcludente. Fate rinascere dentro di voi l'orgoglio dei vostri antenati. Isoliamo chi non ama Roma. Isoliamo chi la sfrutta e distrugge. Costruiamo una nuova generazione di cittadini romani. Il futuro è adesso." Alejandra.
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