UN COLPO PER NOI E UNA VITTORIA PER IL DEGRADO: CI LASCIA, DOPO 5 ANNI, LUCA. UNA SUA LETTERA CHE NE SPIEGA I MOTIVI.

domenica 11 giugno 2017
Ciao a tutti, mi chiamo Luca, sono un cittadino che collabora da ormai 5 anni con Riprendiamoci Roma. Ho chiesto agli altri membri del gruppo di scrivere queste righe che riguardano, lo sottolineo, solo ed esclusivamente il pensiero del sottoscritto e non quello di RR. Tra le mie attività, in questa realtà, c'è quella dei fotocollage e dei servizi sul campo, ma non quella del Blog, dove non ho mai scritto una riga, quindi chiedo preventivamente scusa ma non sono un giornalista. Scrivo perché sto per lasciare questa esperienza che mi ha fatto crescere come cittadino e come uomo e ora cercheró di spiegarne, ai miei amici di tante battaglie in primis e a voi tutti, le mie motivazioni. Pur essendoci in cantiere tanta roba: in questi mesi abbiamo discusso ripetutamente di tornare alle origini, quando, nell'ormai lontano 2009, gli "storici" di RR, furono i primi a lanciare le "passeggiate antidegrado" staccando manifesti, adesivi, pulendo serrande dai graffiti; si è parlato anche di puntare al raggiungimento di alcuni obiettivi concreti, attraverso il crowdfunding, come la sistemazione di una fontana, la risistemazione di un marciapiede: esperienza fatta una sola volta con l'autotassazione di tutti, finalizzata a riparare il preziosissimo orologio ad acqua presente a Villa Borghese. Sono progetti che i fondatori di RR, e i collaboratori tutti, porteranno avanti nel prossimo futuro e che creeranno, ne sono certo, un legame ancora più stretto tra questa Piattaforma e la città di Roma. Tornando a me, vado via per diversi motivi. Non per minacce di morte, quelle non mi hanno mai spaventato anche se c'hanno fatto perdere pezzi importantissimi dello staff originario, gente con figli che si è giustamente autotutelata. Vado via per nausea divisa in due variabili. La prima, ve l'assicuro, è l'ulcera sanguinante, ormai perenne, che ho nel veder postare foto di situazioni indecorose che riguardano la nostra Città. Cinque anni di questa vita, affiancata alla mia attività lavorativa di libero professionista, mi hanno devastato. Non sono riuscito mai a condividere sul mio fb personale, ve lo giuro, nessuna delle immagini o video di RR. Provavo e provo tutt'ora vergogna: ho parecchi amici stranieri e non mi va di far vedere le nostre immani nefandezze. Quando sono venuti a trovarmi a Roma ho, sistematicamente, evitato dei luoghi, li ho portati in giro in auto, io che vivo sui mezzi, per evitargli l'umiliazione che patisco quotidianamente. Nonostante tali accortezze, le magagne son talmente diffuse, che sono comunque venute a galla. Ho persino tirato fuori la "favoletta" dei reperti archeologici per giustificare l'arretratezza infrastrutturale della nostra città. Tentativi disperati di salvare la faccia.  L'altra variabile è tipicamente oggettiva: RR lotta strenuamente dal 2009, non ha mai ricevuto finanziamenti sottobanco di partiti e partitini, ed ha raggiunto, con le sole proprie forze quasi 50.000 utenti che sommati a quelli di Twitter e alla nostra pagina/figlia Romanderground (20.000 utenti) e relativo profilo twitter, è più che dignitosamente seguita. Peró navigo sul web, giro facebook e ho account personali su twitter e instagram. Non mi è mai andata giù una cosa, ripeto è una considerazione strettamente personale: pagine facebook con bigliettini d'auguri o con aforismi; pagine che mostrano tette e culi hanno non migliaia, ma milioni di like. Ci sta: i social possono essere usati per cazzeggiare, RR li ha scelti per portare all'attenzione di più gente possibile, l'emergenza Roma. Ma fin qui tutto ok. Quando però ho visto il successo clamoroso di Pagine che inneggiano al degrado, dove c'ho trovato amici a commentare che ho subito cancellato dal mio account, pagine che filmano storpi, risse, gente incapace d'intendere e di volere, ricevendo migliaia di like, non c'ho capito più un cazzo! I miei amici mi hanno sempre detto che RR non nasce per avere like e ci sta, ma mi permettete una piccolissima analisi sociologica della cosa? Da un lato c'è una realtà che parla dei problemi veri di casa tua, dall'altro il mondo opposto, quello di chi genera degrado, morale e materiale, che raccoglie l'attenzione della stragrande maggioranza degli iscritti ai social. Facebook è la rappresentazione plastica del nostro Paese: i commenti a questi video o foto, infarciti da errori grammaticali disarmanti, vanno dalla vergognosa ingiuria del portatore di handicap  a commenti da Codice Penale. Ho visto il video di una rissa che, interrompendosi all'improvviso, portava a commenti del tipo: "ma per vedere un video completo dobbiamo fare un abbonamento?" e un altro: "il caldo sta arrivando. La gente dà di matto, non vedo l'ora di gustarmi altro sangue"! Ma l'universo pro-degrado non finisce qui: altra pagina invita a insozzare i muri. È una pagina dove vengono postate solo tag e frasi sconclusionate spalmate su un muro,  anche qui caterve di like! Cose fatte giusto per noia,  per imbrattare e creare degrado. Poi ancora ne esiste un'altra, anche questa seguitissima, che esalta il degrado dei quartieri popolari: video da Roma, ma anche da Napoli con persone in sette su uno scooter senza casco o che impennano, sempre senza casco, in strade a scorrimento veloce con commenti del tipo: "ho seguito sette minuti di video sperando che, prima o poi, il tizio si sfracchiasse. C'ho sperato fino all'ultima curva, ma niente. Che delusione che siete!". Un mondo al contrario. Lascio RR perchè, per quello che mi riguarda, hanno vinto loro: i fomentatori di degrado, coloro che ci sguazzano, lo commentano e si beano, come maiali nel fango, dello schifo più assoluto in cui viviamo. Alzo ufficialmente bandiera bianca. Se Roma è ridotta a cesso irrecuperabile è colpa della stragrande maggioranza di Romani, anche gente insospettabile che ho trovato in queste pagine e che mai mi sarei aspettato di trovare. A questo punto li annovero tra quelli che gettano i materassi per strada, che parcheggiano in doppia fila o che comprano la finta borsa firmata alla moglie. Siamo circondati! Io mi tiro fuori: la situazione è primariamente compromessa nella testa delle persone. Auguro ogni bene a RR e a Voi che fate resistenza attiva. È una battaglia persa. Io non ci credo più. Il degrado, morale e materiale, ha vinto. I quadi 50.000 di RR lo dimostrano: siamo in netta minoranza. Vi chiedo scusa, con il cuore in mano, ma mi hanno rubato ogni speranza. Spero ovviamente di sbagliarmi: per Roma e per l'Italia. Vi lascio con il mio ultimo collage. Un abbraccio a voi tutti, Luca. 

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