Mobilitiamoroma.it: altri interessanti spunti sul perchè sostenere il referendum sulla liberalizzazione del servizio di Trasporto Pubblico Locale.

venerdì 21 luglio 2017
mobilitiamoroma.it

Il quadro del trasporto pubblico locale (TPL) romano è molto complesso, e da sempre viene banalizzato riconducendo le sue problematiche ad assenteismo degli autisti ed evasione tariffaria: due problemi che concorrono all’inefficienza globale insieme a tanti altri, ma che non sono alla radice dei mali di ATAC.

ATAC ha chiuso il Bilancio 2015 (ultimo disponibile - ha qualche difficoltà a pubblicare quello 2016) con una perdita di -79Milioni€ ed un debito di 1,35 Miliardi€ (di cui una considerevole parte – 477Milioni€ - con noi cittadini), il servizio di superficie (bus/tram) in costante ed inarrestabile calo dal 2010 ed inferiore (nel 2016) del -14% a quello previsto, considerando che quanto previsto a contratto è già in partenza non sufficiente a garantire un livello ottimale per l’utenza (corrisponde a quanto è riuscita a fare ATAC nel 2013). Il parco mezzi ha un’età media superiore ai 10 anni, ed i continui guasti con corse e addirittura linee cancellate sono ormai ordinaria amministrazione a Roma, e con matematica certezza non sarà possibile assicurare un livello adeguato di servizio nemmeno nel 2017.

Perché è importante firmare?

Le forze politiche si sono messe in una posizione di comodo dietro le quinte, ATAC va verso il fallimento premeditato ma i politici non si espongono (nemmeno i paladini dei #referendum su tutto, in campagna elettorale). La concretizzazione di un referendum li costringerà a scoprire le carte e a dire come la pensano: se non vogliono la gara (cosa possibile perché ATAC è società partecipata al 100%) dovranno dire cosa intendono fare per migliorare concretamente il TPL. In ogni caso si capirà se e chi hanno voluto prendere in giro. Il Comune di Milano già da Febbraio 2017 ha avviato le pratiche per mettere a gara europea il TPL, proprio loro che sicuramente ne avevano meno bisogno di Roma.



Il referendum NON propone in alcun modo la privatizzazione di ATAC (nessuno si accollerebbe un simile baraccone), ma la MESSA A GARA del servizio di trasporto. ATAC è in una situazione disastrosa ed in una spirale da cui non può in alcun modo uscire fuori senza interventi drastici (ma questo non ve lo dicono).



Se si farà il referendum e SE vincerà il SI alla liberalizzazione:

  • ATAC nel 2019 potrà partecipare alla gara alla pari di qualsiasi altro concorrente

  • non ci sarà alcun taglio di linee “poco appetibili commercialmente”, perché è il contratto che regola tutto è su tariffa chilometrica:  già adesso i contratti ATAC e RomaTPL (il privato) sono impostati con tale modalità, quindi al gestore basta fare i km, il “come” interessa solo al Comune: è esso ad incarnare il ruolo di garante dei cittadini!

  • se ATAC non dovesse vincere, per via delle clausole sociali, il personale verrà assunto dal nuovo vincitore (e questo avverrà sicuramente perché nessuno ha  dipendenti tali da poter fare 150 Milioni di km). Inoltre  i mezzi potranno essere venduti al vincitore e con i soldi della vendita verranno in parte pagati i debiti, specialmente quelli con gli incolpevoli fornitori (quelli con noi cittadini ce li possiamo comunque scordare).



Il TPL pesa gravemente sulle spalle di tutti i cittadini: per ATAC i costi sono coperti al 65% dalle tasse e il restante 35% deriva da biglietti/abbonamenti; a Milano sui cittadini grava solo il 45% dei costi, mentre il 55% è ricavato dalla vendita dei titoli di viaggio (che, a parte gli abbonamenti annuali, hanno lo stesso prezzo di Roma). Per RomaTPL i costi sono coperti addirittura al 100% dalle sole tasse (ma nessuno lo dice).


Per troppi anni i cittadini sono stati tenuti all’oscuro dei numeri reali del TPL, e dell’infelice futuro a cui andava scientificamente incontro, in primis per la mala gestione a livello dirigenziale.
I Radicali, al momento, sono l’unico partito che sta dando voce ai disagi dei cittadini. Facciamo sentire la nostra voce!



Firmare per il referendum significa avviare una consapevole discussione pubblica dove ognuno potrà dire la sua sul futuro del TPL romano (a gara o con un’ATAC risanata). La risposta al quesito referendario dipenderà dall’esito di questo dibattito. Sostieni il referendum cliccando qui. Dai una spinta al cambiamento. Riprenditi la dignità di utente, riprenditi il diritto alla mobilità! 
                                 @mercuriopsi



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