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I NO della Giunta Raggi rischiano di dare la mazzata finale alla città. Richieste di risarcimento per oltre un miliardo di euro. Pronto il conto: 328 milioni di euro richiesti da Alfiere (Cassa Depositi e Prestiti con Telecom) come risarcimento danni contro il Campidoglio per la vicenda delle Torri dell’Eur. Seguono a ruota gli investitori della Città dei Giovani ai Mercati generali di via Ostiense, Toti e la francese De Balkany, pronti a presentare una richiesta di risarcimento danni contro il Comune per la decisione di bloccare i lavori già assegnati, finanziati e decisi. Una richiesta che potrebbe sfiorare i 500 milioni di euro. Ed ancora: 300 milioni di euro li pretende Investimenti SpA, cioè Camera di Commercio, Regione Lazio e lo stesso Comune di Roma (socio al 21%), per la ex Fiera di Roma. Per Roma ed i romani potrebbe essere il colpo di grazia. Ma è una storia vecchia, che deve finire. I Piani Regolatori a Roma, scusate l'espressione, sono carta da culo! L'esempio più eclatante, pre-grillino, fu l'eliminazione della D da parte dell'ex Sindaco Alemanno. Ci dovrebbero essere dei settori chiave, quali trasporti, sviluppo e pianificazione strategica che dovrebbero essere controllati da un'Autorità garante, come lo è ad esempio la Greater London Authority che, nella Capitale inglese, vigila sul sindaco e ne vota le decisioni. Non è possibile, come nel caso più significativo dei tre sopracitati, ovvero la Città dei Giovani, che si blocchino lavori, già assegnati, finanziati e decisi, per i quali Aziende hanno investito, solo ed esclusivamente per i capricci di una parte politica, che vede speculazioni ovunque! È chiaro che vieni portato in tribunale. E questi di milioni ne vogliono 500. Altra beffa è il caso Fiera: la Investimenti SpA, come scritto, è per il 21% di proprietà del Comune che, in pratica, porta in giudizio se stesso! Ma voi, sinceramente, avendo una Multinazionale, investireste in questo caos immane? Lo fareste?
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