"Grazie RR, siete preziosi e coraggiosi. Allora vi subisso ancora.
Stamattina, dopo una trafila lunga e vergognosa, mi reco in una ASL in via di Torre Spaccata dove devo consegnare un foglio per avviare la pratica di consegna a domicilio di bombole di ossigeno per mio padre, gravemente malato di cancro.
Il morale non è alto. Arrivo in questa landa desolata. Tutto intorno è degrado e squallore.
Non so dove si trovi questo non ben identificato centro di consegna farmaci. Chiedo informazioni presso il centro di Igiene Mentale. Da lì, una signora mi indirizza in fondo alla struttura. Mi dice di passare lungo il parco. Ma quale parco?
Attraverso una distesa di sterpaglie secche e incolte finché giungo in prossimità di un edificio abbandonato. Vetri rotti, macerie, degrado. Mi chiedo se sia uno scherzo.
Guardo mia figlia di 10 anni e provo una pena profonda per lei. Mi chiedo perché debba abituarsi al brutto, allo squallore. Intravedo una targa.
Alle spalle dell'edificio abbandonato c'è il centro di consegna farmaci. Chiuso.
Dovrò tornare domani.
Tutto questo per chiedere l'ossigeno per mio padre. Una mattinata persa.
La domanda che mi pongo è: perché? Basta. Non si può più accettare questo stato di cose. Perdonate lo sfogo. Saluti a voi tutti. Allego foto della landa desolata." Sabina.
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