L'agonia di Ponte Sisto

lunedì 1 marzo 2010


Quella che vi raccontiamo oggi è la triste storia di Ponte Sisto. Un ponte nato nel Rinascimento per collegare le due sponde del Tevere all'altezza di Piazza Trilussa. La storia di Ponte Sisto è sempre stata travagliata. Non si può certo dire che si tratti di un ponte fortunato. Fino a 1994 Ponte Sisto si trovava in condizioni disastrose, mezzo diroccato e privo delle balaustre, sostituite da una orrenda gabbia metallica, una sorta di passerella costruita alla bell'e meglio per consentire il transito alle persone. Il restauro, eseguito in occasione del Giubileo, sembrava averne decretato la rinascita. In quell'occasione il ponte venne ripulito, ristrutturato e furono aggiunte le balaustre in mattoni. Un intervento eccellente, nel complesso. Ponte Sisto venne restituito ai romani in tutta la sua bellezza alle soglie del 2000. Ma questa bella favola, come succede spesso a Roma, è durata poco. Questa carrellata di foto ci mostra il progressivo deterioramento del ponte lungo l'arco di tempo che va da gennaio 2008 a gennaio 2010. In questi due ultimi anni il Ponte ha subito un progressivo e inarrestabile deterioramento. Essendo il ponte pedonale non abbiamo immagini di streetview da potervi offrire. Le foto che vi mostriamo sono prese dal sito flickr.com. Abbiamo scoperto che questo sito consente di prendere nota della data in cui la foto è stata scattata e di quella in cui la foto è stata caricata. E così siamo in grado di mostrarvi l'agonia progressiva e "cronologica" di questo ponte in tutto il suo raccapricciante orrore. Le balaustre sono oggi completamente ricoperte di graffiti. Il ponte è costantemente sequestrato da sbandati, drogati, alcolizzati, punkabbestia e venditori ambulanti. La scorsa estate c'erano pure i venditori abusivi di pannocchie, coi loro tavolacci di legno. Qualcuno salvi Ponte Sisto prima che sia troppo tardi.

11 commenti:

daniele ha detto...

La butto in politica. Anche io ho modo di passare spesso su Ponte Sisto e di soffrirne per come è stato ridotto. In un'occasione mi è capitato però di vedere un paio di agenti di polizia che avevano fermato dei tizi che - mi pare di aver capito - stavano appunto imbrattando il ponte. Sentivo i fermati inveire contro Alemanno. Personalmente sono lontanissimo da Alemanno: se però promuovesse seriamente azioni per tenere puliti almeno i luoghi più belli di Roma, non potrei che approvare la sua azione.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Ci stai dando un'ottima notizia! Quando li hanno arrestati questi due writers?

daniele ha detto...

'Arrestati' è una parola grossa, diciamo che ho visto che li avevano fermati. Se non ricordo male, questo fatto risale all'estate scorsa. Purtroppo dev'essere stata una reazione molto isolata, perché il tuo post dimostra bene quanto ponte Sisto stia per 'crollare', non fisicamente, forse, ma poco cambia.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Il numero dei writers è in costante aumento e poi agiscono di notte. Quanti poliziotti ci sono in giro alle 4?

Les ha detto...

dal sito del Comune di Roma:
"La seconda ordinanza colpisce writers, imbrattatori e vandali. La sanzione sale da 160 a 500 euro se il danno è arrecato a monumenti, edifici di interesse storico-artistico e luoghi di culto. I trasgressori, inoltre, sono ora tenuti a ripristinare il bene entro 15 giorni dal danno rilevato (oppure, trascorso il termine, a pagare le spese)."
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Avete visto il degrado di Ponte Sisto con la cupola di San Pietro sullo sfondo?
Pensate che figura con i turisti.

Riprendiamoci Roma ha detto...

ci vorrebbe un poliziotto fisso sul ponte e per intanto un intervento di pulizia radicale!

daniele ha detto...

Il 'caught in the act' non è certo facile. Beccare l'insozzatore mentre e' li' che scrive è proprio improbabile, con tutto l'impegno che le forze dell'ordine ci possono mettere (peraltro: 500 euro per chi insozza i monumenti mi sembra pure poco...). Ma se quelli di CSI scoprono i crimini più efferati ricorrendo alla scienza, non si può fare altrettanto? ;) La chiave è sicuramente la prevenzione, a partire da quello che si può fare, come'era scritto proprio su questo blog, con le vernici antigraffiti.

Antonio ha detto...

Sti mentecatti sono sempre molto furbi a imbratttare quando sono sicuri di non essere visti, sia di giorno che di notte....cmq una telecamera risolverebbe subito il problema.

Alessandro ha detto...

E loro si attrezzerebbero con una bella sciarpa per coprire il volto. Sono dei delinquenti di prima categoria e nel loro cervello bacato pensano di essere nel giusto. A casa mia solo i ladri, gli assassini e quant'altro vanno in giro con il volto coperto...Cosa ampiamente vietata dall'ordinamento per l'appunto se non per casi di incolumità personale (casco per le moto).

Marco Boccaccio ha detto...

il ponte è ricovero di sbandati e terreno per graffitari anche perché è pedonale. io li farei tutti pedonali, beninteso, i ponti: ma mentre ponte sant'angelo è sempre sotto controllo perché c'è la sora benedetta da proteggere (a spese nostre), qua controlli zero. e regnano sporcizia, dipinture, puzza.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Ponte Sant'Angelo è tenuto meglio perché le balaustro non sono in mattoni, ma hanno le colonnine in marmo. Altrimenti temo che verrebbe vandalizzato brutalmente come Ponte Sisto.

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