Progetto "Oasi Antigraffiti"

lunedì 9 maggio 2011


Riprendiamo l'attività del blog dopo la settimana di pausa per le vacanze di Pasqua. Lo facciamo rilanciando un progetto di qualche tempo fa, quello delle "Oasi Antidegrado". In particolare torniamo ad occuparci di lotta ai graffiti. Qualche settimana fa abbiamo mostrato l'immane lavoro (seppur di qualità discutibile) di ripulitura dei muri dalle scritte nel centro storico portato avanti dalle squadre dell'AMA. Un intervento tuttavia lasciato a metà, in quanto né i portoni degli edifici né le saracinesche dei negozi né le opere di arredo urbano sono state interessate dai lavori di ripulitura. La conseguenza è che a tutt'oggi non è ancora possibile ammirare una sola strada totalmente pulita e senza scritte, cosa normale in tutte le città d'Europa e del mondo civile. Ma un grosso passo avanti è stato fatto e sarebbe un vero peccato se questi risultati fossero vanificati. Abbiamo un'occasione più unica che rara, e non possiamo assolutamente lasciarcela sfuggire. Ora che il 90% dei muri degli edifici del centro storico sono stati ripuliti, basterebbe davvero poco per ricreare le condizioni di "Oasi Antidegrado". Ma dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo ripulire portoni e saracinesche prima che i muri vengano sporcati di nuovo. Scegliamo una strada, contattiamo i commercianti e i residenti, chiediamo di poter intervenire. Loro ci forniscono vernici e prodotti, noi ci offriamo volontari per ripulire le scritte. Abbiamo una settimana di tempo per organizzare la cosa. Giovedi 12 o venerdi 13 ci vediamo per discuterne. Chi fosse interessato, ci contatti al nostro indirizzo email.

7 commenti:

Les ha detto...

In settimana parlerò del progetto ai residenti città storica.

degradodivarese ha detto...

trastevere (zona pedonale, non certo il viale o la stazione che invece fanno orrore) è sulla buona strada..
manuele

Antonio ha detto...

Resta l'assurdità dei portoni ricoperti di scarabocchi, capisco (a fatica) lasciar marcire i muri, le saracinesche i cartelli, ma pure la porta del palazzo...esistono realtà simili anche nelle altre grandi città europee o è una moda tutta italiana?

Les ha detto...

Secondo me, per diffusione del fenomeno, siamo i primi al mondo.

Anonimo ha detto...

Les, hai girato il mondo?

Les ha detto...

No, non ho girato al mondo, tu sì e mi puoi assicurare con foto alla mano che i portoni di legno del centro storico di Lima, Sidney e Tokio, sono così ridotti?

Anonimo ha detto...

Ci sono realtà peggiori di Roma, ma bisogna andarle a cercare in sudamerica, Brasile, in India, alcune città della Cina.

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