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Il monnezzaro e la monnezza, in un bel quadretto colorito tipico trasteverino (foto Justin Time) |
D'ordine di Monsignor Illustrissimo e Reverendissimo Presidente delle strade, si proibisce il gettare, portare e mandare in tutto questo vicolo le immondezze o formarvi mondezzaro sotto pena di scudi dieci ed altre corporali ad arbitrio come dall'Editto in data LIXXX Decembre MDCCLXIII
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj__kAxeqcsJGtLtu172U80X2IiY48LOajt1tjhBp-J_QCshJVWmBFe_nmOsxWBV04oWO5UTZPoegh6R-jVIgtUX1CHkRgNNDSni97pe_JgyrMqK1KXVGBIL1sjW2QWnkds7WS3O_0dqkIz/s1600/Monnezzaro+Piazza+in+Piscinula+Trastevere.jpg)
Così recita ancora, scolpito nel marmo di una targa in un palazzo di Piazza in Piscinula, il monnezzaro del 1763. Sono passati quasi tre secoli e a Roma non è cambiato niente. Anzi, se possibile, la situazione è peggiorata! Perché ai moderni monnezzari non viene fatto alcunché! Se un tempo chi veniva beccato a insozzare la città veniva punito con pene pecuniarie e perfino corporali (una bella scarica di frustate?!) oggi agli zozzoni non viene fatto assolutamente nulla! Anzi, di più, fino a poco tempo fa era la stessa AMA a predisporre di lasciare i sacchetti dell'immondizia fuori la porta "in determinati orari". Nei rari (rarissimi) casi di protesta contro questa incivile e preistorica forma di smaltimento dei rifiuti, ci si limita a un foglietto scritto a pennarello (e attaccato con lo scotch, sic), o peggio ancora a una scritta a vernice. Il tono è più o meno sempre lo stesso: "Non gettare rifiuti e non pisciare". "Non gettare la monnezza, ci sono i sorci". "Se te becco te spacco er culo". "te la metto dentro casa", ecc... Insomma, passano gli anni, i decenni, i secoli, ma i problemi a Roma sono sempre gli stessi, e il livello di civiltà, ahinoi, peggiora.
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