Orrore a Villa Carpegna

martedì 1 marzo 2011

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Ecco come a Roma, la città più incivile del pianeta, viene tenuta una villa storica della fine del 1600. Guardate le immagini delle slide e inorridite con noi. Il muro di cinta è completamente devastato dalle scritte dei "sedicenti artisti" con cui l'amministrazione comunale intende dialogare, contornato da un giardinetto spelacchiato e ammuffito. Il piazzale antistante è umiliato dal parcheggio selvatico, assolutamente regolare, per carità, perché qualche demente ha deciso a suo tempo che si potesse anche parcheggiare davanti a una villa storica. Infine, la suddetta villa è stuprata, umiliata, soffocata, dai volgarissimi catafalchi piazzati ovunque dai cartellonari a cui l'amministrazione comunale ha gentilmente teso la mano. Una situazione di degrado folle, non giustificabile in alcun modo. Una delle tante, perché Roma è ormai tutta così e davvero non si sa più dove mettere le mani. Ma guardate bene le immagini, perché la scandalo è ben più grande di quanto sembri. La vedete quella targa di marmo infestata da scritte? Proprio così. Villa Carpegna è sede della Quadriennale di Roma. "Una fondazione" (leggiamo da wikipedia) "che ha il compito di promuovere l'arte contemporanea italiana." Bel modo di promuovere l'arte, non c'è che dire. Già da come viene tenuta la sede di questa istituzione si capiscono tante cose. Per una fondazione seria, che avesse davvero a cuore la promozione (e la tutela!) di qualsiasi forma d'arte, una situazione simile sarebbe quantomeno inaccettabile. E invece a lamentarci siamo noi, semplici cittadini, volontari, commessi, insegnanti, assistenti di volo, ingegneri, ragionieri, impiegati di banca. Gente comune che ha veramente a cuore la propria città e che perde giornate intere per andare in giro a denunciare tutto questo. Per poi finire magari come Cartellopoli, sul banco degli imputati per aver osato documentare tutto questo schifo. Una città allo sbando, in mano a bande di barbari devastatori. Una città indegna di esistere e di avere un posto e un ruolo in Europa. Auspichiamo che il Comune (o chi di dovere) ripristini quanto prima lo stato di minima decenza per questa villa storica martoriata dai barbari.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

E vi siete limitati all'esterno, dovreste vederla dentro.
Stefano

Anonimo ha detto...

Bravi! è un'indecenza come è tenuta tutta l'area! Spero proprio che il Municipio collabori...

Riprendiamoci Roma ha detto...

Stefano: purtroppo l'autobus era in arrivo e proprio non potevamo perderlo ;)

Anonimo ha detto...

Posso dire? Che schifo

Noi Roma ha detto...

Io da romano nn riesco a capire i miei concittadini, che siano piccoli e incivili o grandi superficiali e menefreghisti.
In questa città non viene risparmiato niente dal degrado e dal vandalismo compreso edifici storici come questi.
Ne aprofitto per farvi i complimenti per quello che fate.

http://noiroma.blogspot.com/

Les ha detto...

Ma secondo voi, che so, a Parigi o a Barcellona i muri delle ville sono così sporchi, pieni di scritte e graffiti? No, ovviamente no.

E secondo voi, a Londra o a Berlino trovate i nomi dei musei o delle vie imbrattati dalle tags? No, certo che no.

E' vandalismo per i francesi, i tedeschi, gli spagnoli, gli inglesi. E per gli italiani? E' la normalità.

Degrado ApriliaNo ha detto...

Non solo normalità, qualcuno osa addirittura spacciarla per arte!

Julio barista ha detto...

A Madrid sporcano, ma lì ripuliscono. Questa è la differenza.

Sui muri di Roma si vedono scritte di trenta anni fa. È ovvio che poi il degrado ci entra nel sangue.

Anonimo ha detto...

E' comparso un grosso "graffito" e tags sul muro dell'ospedale di via Portuense appena ripulito dalla squadra antidegrado dell'AMA qualche settimana fa. Nella fattispecie il graffito si trova sul muro all'altezza del ponticello in restauro dove passa il treno (e dove la strada si restringe), per capirci di fronte a via Belluzzo più o meno.

Les ha detto...

BREAKING NEWS:

Il primo Municipio vuole autorizzare 237 nuove bancarelle!

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_marzo_1/bancarelle-tavolino-selvaggio-190127586389.shtml

Les ha detto...

ok, anonimo, non sapevo che avevano pulito i muri in quel lato, vicino il ponte in costruzione, in realtà ci sono passato ma già mi sembrava pieno di graffiti! Comunque m'informo prima per sapere se l'intervento rientrava nel nuovo piano antidegrado e poi, se così è, lo aggiungo alla lista dei muri puliti e già imbrattati!

ma avete letto l'incredibile notizia qui sopra?

Anonimo ha detto...

Si tratta dei muri dell'Ospedale San Camillo, più o meno all'altezza del benzinaio. Per ripulirli hanno riverniciato le vecchie scritte, con un colore leggermente più chiaro o più scuro dell'originale (giallo), l'effetto della ripulitura in effetti già non era un gran che (per la differente tonalità di colore), ora poi hanno ripreso ad imbrattarlo, tra non molto saremo tutto da capo.

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