Salviamo il Colosseo

lunedì 19 luglio 2010
Il Colosseo corre il pericolo più grave della sua lunga storia, il Commissario straordinario alla tutela archeologica di Roma, Arch. Roberto Cecchi, ha deciso di affidare il restauro del monumento simbolo della romanità ad imprese edili invece che ad imprese di restauro specializzate. Utilizzando l'enorme potere discrezionale ereditato da Bertolaso, il Commissario ha declassato il Colosseo: nel 2000 era stato operato un intervento campione, affidato a restauratori professionisti e lodato da tutto il mondo, per metter a punto le metodologie di intervento. Ora invece è stato formulato appositamente un nuovo e rozzo progetto di restauro delle superfici malate, al quale sono state chiamate a mettere mano non più imprese di restauratori specializzati, ma le grandi imprese edili, sulle quali convergono la fiducia e la simpatia del Commissario. Questa deprecabile procedura è stata già attuata per una parte del Colosseo e per altri importantissimi monumenti del Foro Romano, come il Tempio di Antonino e Faustina, eludendo platealmente la legge che individua nei restauratori specializzati i legittimi esecutori di interventi così delicati, proprio al fine di garantire la migliore conservazione possibile del monumento. Il Commissario Speciale, creato per fare presto e meglio i restauri monumentali, ha scelto di mettere a gravissimo rischio la loro conservazione. Un intervento inadeguato rischia di asportare la pelle più significativa del monumento con danni irreparabili; un triste destino condiviso da molti monumenti appaltati a Roma dalle Soprintendenze negli ultimi anni nell’indifferenza dei media. Firmiamo la petizione lanciata dall'Associazione Restauratori Italiani per abolire l'Istituzione Commissariale e salvare i monumenti romani ripristinando la legalità e la corretta interpretazione della legge in vigore. Firmiamo perché venga rispettato l'art. 9 della Costituzione italiana che impegna la Repubblica a tutelare il proprio patrimonio artistico. By salviamo-il-colosseo.org

8 commenti:

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

sul sito dell'ARI ho trovato solo traccia delle proteste in occasione della gara per il Tempio di Antonino e Faustina, ma niente riguardo il Colosseo

mi piacerebbe rilanciare sul blog di Torino, ma senza almeno una dichiarazione ufficiale dell'ARI e un pdf con l'esito della gara non posso farlo

se sei in contatto con qualcuno di loro digli di contattarmi per farmi visionare la documentazione che pubblico tutto

Riprendiamoci Roma ha detto...

Purtroppo non li conosco, ma prova a scrivergli se hanno un'email.

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

provo a scrivere pure io

Les ha detto...

Vi consiglio un articolo molto interessante che inquadra bene gli eccessi nel dibattito che vede erroneamente contrapposti antichità e moderno nella città di Roma
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http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/PDF/2010/2010-07-09/2010070916142920.pdf

Anonimo ha detto...

Cerco di prendere la questione facendo l'avvocato del diavolo: non basterebbe che la sopraintendenza supervisionasse i lavori, accertandosi della qualità delle imprese che, pur non appartenendo all'ARI, facessero nelle aeree archeologiche?
Detto questo, per tutelare il suo patrimonio archeologico, Roma avrebbe bisogno di finanziamenti straordinari e poi strutturali che nessuno concede. A questo punto non vedrei male un aumento generalizzato dei biglietti di queste aree, magari con un pass RomaArcheologica, che renda disponibili le risorse adeguate. Altrimenti si finanzia solo la notte bianca....

Riprendiamoci Roma ha detto...

Il punto è uno solo: investire sulla cultura. Puntare a raddoppiare il numero dei turisti, arrivando ad affiancare città come Londra o Parigi. C'è chi pensa che la cultura sia solo una spesa, chi invece pensa che potrebbe essere anche un investimento. Un investimento no ncerto facile, me ne rendo conto. Ma gestito da gente in gamba (e non i soliti raccomandati) potrebbe dare buoni frutti. Ci vuole passione, competenza ma anche un minimo di scaltrezza.
Credo si sia capito che i monumenti in questione sono statali, ed è lo Stato che deve investirci, dalla Val d'Aosta alla Sicilia.

degradodivarese ha detto...

Vittorio Sgarbi si arrabbia perché hanno buttato via milioni di euro per il Maxxi, quando invece sarebbe stato molto più logico ed urgente destinarli al restauraro del Colosseo.
come non essere d'accordo !
http://www.youtube.com/watch?v=tHc1j8MapyU
manuele mariani

Riprendiamoci Roma ha detto...

I soldi del MAXXI non sono stati affatto buttati. Recriminasse piuttosto sui soldi spesi per i costi della politica.

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