Turismo: il Sindaco Raggi e il vizietto dell'autoelogio

giovedì 4 aprile 2019

Screenshot del Blog di Roseanna Sunley

Premessa:

Le classifiche e le statistiche sul Turismo vanno sempre prese con le pinze: ad oggi non esiste un sistema di rilevazione unico per tutti i Paesi del mondo. Questo altera i dati e può generare confusione. Le classifiche internazionali vengono realizzate incrociando i dati che i Paesi rilasciano.

E' chiaro che, e vale per tutti, snocciolare cifre positive e piazzarsi in una posizione migliore nel ranking mondiale rispetto ad altri, fa bene all'autostima, al "brand" della Città nel mondo e a possibili investimenti. In epoca social fare infografiche con posizionamenti felici è un'ottima strategia di marketing: la gente non analizza i dati  ma, a quanto pare, non lo fa nemmeno chi ci governa e amministra.

L'Italia e Roma sono considerate mete di "turismo maturo" che si contrappongono alle nuove destinazioni in fortissima crescita. 

Le previsioni e le analisi di chi studia il Turismo parlano chiaramente di un naturale calo fisiologico: il mondo sta cambiando rapidamente!

Cosa stanno facendo dunque le altre destinazioni "mature"?

Semplice: guardano alla qualità dell'ospite, cercano di consolidare varie voci del turismo di nicchia che a Roma, se valorizzato, potrebbe generare grandissimi risultati.
E' chiaro che per ottenerli ci vogliono progetti concreti a breve, medio e lungo periodo che prevedano importanti investimenti che ovviamente in Città non si stanno assolutamente facendo.

Ed eccoci a noi:

Ieri, il Sindaco Raggi,  ha pubblicato con un post dai toni trionfanti i dati sulle presenze turistiche a Roma, facendo intendere di essere l'artefice del trend.

Siamo alle solite: attribuzione  di meriti non suoi.

Già, perché i meriti sono di Roma.

La Città Eterna, pur lurida, arretrata, piena di disservizi, con un sistema di trasporto urbano da quarto mondo, attrae da sempre turisti da tutto il mondo.

Tra Colosseo, San Pietro, Musei, aree archeologiche, capolavori di tutte le epoche, non c'è città al mondo che possa reggere il confronto.

Il Sindaco, poi, evita sapientemente di guardare i dati e le statistiche degli "anni precedenti".
Se lo facesse, scoprirebbe che dal 2000 al 2014, ad esempio, il numero dei turisti è cresciuto passando dai 7,5 ai 13.4  e che nel 2016, complice il Giubileo, si sono avute 25 milioni di presenze in linea con la forte crescita di visite in tutta Italia in quell'anno (fonti ISTAT).

La crescita del turismo in Italia e in particolare a Roma è un fatto, come spiegato sopra, fisiologico nel breve periodo ma non nel lungo.
Chi ci ha governato e governa non ha meriti: li ha solo il nome e la Storia della nostra città che sopperisce da sola e pure in agonia a tutte le problematiche non risolte di questa e delle precedenti amministrazioni.

Bisognerebbe poi leggere i commenti dei turisti che visitano Roma.

E Raggi, questo, non lo fa.

E fa bene, perché altrimenti dovrebbe scappare a gambe levate per la vergogna e l'umiliazione cui siamo tutti sottoposti.

In particolare, dovrebbe leggere l'articolo di  Roseanna Sunley, seguitissima viaggiatrice-blogger inglese, la quale ha postato, seppur a dicembre del 2017, un reportage sul suo viaggio a Roma, che fa inorridire.

Senza contare gli articoli delle numerose testate internazionali che ridono di noi e le centinaia di post di singoli viaggiatori su piattaforme come TripAdvisor o Booking, che rimangono basiti da sporcizia, immondizia, graffiti, disorganizzazione etc. etc.

Ma siccome tutto ciò mal si adatta all'idea di "complotto" e "attacco" che si vuole dare per mascherare incompetenza e superficialità, meglio chiudere un occhio e tralasciare i dati che ci pongono brutalmente alla gogna mondiale.

Dunque caro Sindaco, i turisti, nonostante tutto, continuano a venire, ma cosa si sta facendo per consentire  alla Città di prepararsi, nel migliore dei modi, al trend di medio e lungo periodo?
Nulla!

Ci si sta organizzando per dotare la Città di infrastrutture, servizi e opportunità per chi la abita e per chi la viene a visitare?
No!

Si sta lavorando per alzare i numeri degli "ospiti di nicchia" con le dovute strategie e infrastrutture? No!

La situazione è sotto gli occhi di tutti, le analisi sul medio e lungo periodo pure.

Questo triste gioco all'intestazione del NULLA lo abbiamo imparato benissimo ma è squallidamente pericoloso.  Per la Città!

RR

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