L'ignobile mangiatoia di Castel Sant'Angelo

martedì 12 giugno 2012


Sabato scorso il Comitato Basta Cartelloni ha organizzato la rimozione di un cartellone abusivo posizionato proprio a ridosso di Castel Sant'Angelo (qui il primo articolo di denuncia). Un intervento che è stato reso possibile grazie all'intervento di Antonella De Giusti, Presidente del XVII Municipio. Dal Comitato arriva anche la denuncia: il costo degli interventi di rimozione, pari a circa 300 euro, è quasi sempre a carico dei cittadini. Come se non bastasse l'IMU, le oltre cinquemila rimozioni di cartelloni che Bordoni ha annunciato per l'anno in corso costeranno un milione e mezzo di euro, gran parte dei quali graverà sul portafoglio dei romani. Il tutto per rimuovere cartelloni abusivi che, nel volgere di poche settimane, verrano ripiantati nello stesso luogo. Ovviamente nell'indifferenza e nel menefreghismo generale.

Ma non è tutto. Il filmato evidenzia soprattutto l'oscena, grottesca mangiatoia che ogni giorno insudicia una delle aree di pregio del centro storico di Roma. L'area tra Castel Sant'Angelo e San Pietro è quotidianamente apparecchiata, come fosse una tavolata all'aperto di una fraschetta dei Castelli. Nel variopinto esercito di sbandati che occupano l'area c'è di tutto, dai pataccari, ai venditori di mutande, calzini e borse taroccate, gli ombrellai, i gladiatori e i centurioni ormai moltiplicatesi e sparsi per tutta Roma, manco fosse carnevale. Un osceno banchetto degno di Trimalcione, parto dalla peggior politica pataccara che copre e anzi favorisce questo mercimonio di zozzerie. Guardatevi le scene vergognose mostrate in questo video. Una immane, colossale figura di merda quotidiana agli occhi dell'umanità intera.

6 commenti:

TopGun ha detto...

Multare le aziende pubblicizzate su questi cartelloni non sarebbe più efficace che rimuoverli soltanto?
(domanda retorica)

W Falcone e Borsellino ha detto...

@ topgun
ma lo hai ASCOLTATO il video?
Sono più di due anni che il movimento denuncia questo scandalo nello scandalo ma per ora nè la Magistratura nè la Corte dei Conti hanno mosso un dito nonostante precisi e circostanziati esposti. Assistiti da potentissimi studi legali e forti di protezioni politiche non solo a livello locale i cartellonari (e gli inserzionisti) fanno sempre ricorso e raramente pagano le sanzioni che vengono elevate.
Solamente Bernabè di Telecom si espose pubblicamente per rinunciare a foraggiare, almeno in parte, questo osceno sistema.
E noi paghiamo.
Roma e l'Italia sono in mano alla criminalità organizzata.
Ve ne rendete veramente conto o no?

TopGun ha detto...

Falcone hai letto che tra parentesi ho scritto "domanda retorica" ?
Hai letto si?

Diego ha detto...

In quella casbah che è ormai diventata Castel Sant'Angelo, almeno c'è un cartellone in meno. Ma i turisti che penseranno? In quale altra città del mondo possono assistere a scene del genere?

Les ha detto...

in Occidente nessuna...

Anonimo ha detto...

topgun non ti preoccuare quello che esalta Falcone e Borsellino è un troll ! Non ti fare provocare altrimenti non si finisce più !

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