Se ne va per sempre una cisterna Romana. Se ne va tra il menefreghismo collettivo, perfetto simbolo di una Roma in decadenza cronica che, letteralmente, cade a pezzi. Dopo i crolli di Pompei, che hanno messo in luce la malagestione del paese in fatto di tutela dei nostri tesori, ora è la volta di Roma. Giova forse ricordarlo a chi di dovere: Roma è una città unica, con un patrimonio storico-artistico di proporzioni tali da non avere eguali nel mondo. A fronte di ciò, siamo forse la Capitale al mondo con la più bassa percentuale di spesa per la salvaguardia, la manutenzione e la valorizzazione dei nostri tesori. Questa ricchezza, testimonianza di un passato in cui Roma era davvero la culla della civiltà occidentale, oggi viene vissuto come un peso, un fardello opprimente. Ma questa volta la storia parrebbe essere diversa. Se possibile ancor più grave. Dall'articolo di Repubblica, da cui abbiamo preso la foto, apprendiamo un dettaglio allucinante. I soldi c'erano ma non sono stati spesi. C'erano dal luglio 2008, ovvero più di due anni fa, e non sono stati spesi. A quanto pare, denuncia l'archeologa Caterina Rossetti, la Regione ha stanziato i soldi, "ma sulla base di un masterplan, cioè di un'idea progettuale che doveva tradursi in progetto esecutivo. E questo ha richiesto molto tempo. Abbiamo dovuto dimostrare che l'area era pubblica, superare le varie conferenze dei servizi e ottenere l'approvazione delle sovrintendenze". Dunque ecco a cosa servono le Soprintendenze. A far perdere tempo prezioso e a far crollare i nostri tesori. E attenzione perché il pericolo non è ancora finito. Secondo Rossana de Stefanis, Presidente del Comitato per il Parco della Caffarella, "Questo crollo rischia di non essere un episodio isolato. È necessario intervenire sugli altri monumenti prima che sia troppo tardi". Possibilmente in tempi rapidi, senza aspettare altri due anni. Forse qualcuno non l'ha ancora capito, ma siamo in piena emergenza. E a rischiare non sono solo i monumenti del Parco della Caffarella o dell'Appia Antica. Sono le Mura Aureliane, la Domus Aurea, il Palatino... il Colosseo...
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3 commenti:
ot:
Adesivi dei traslocatori sui cassonetti nuovi all'Esquilino
http://www.degradoesquilino.com/2011/01/sono-durati-un-mese.html
Invitiamo a salvare le foto dell'articolo e spedirle a
polmunicipaleseg01@comune.roma.it
ambiente.decoro@comune.roma.it
STOP AGLI ADESIVI ABUSIVI!
Les ma che cazzo c'entra
Niente, ma il degrado si combatte anche con le azioni che LES suggerisce.
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