Bancarellopoli senza fine

mercoledì 26 gennaio 2011

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Reportage allucinante di Les: bancarelle ovunque, in doppia fila, in mezzo alla strada, in curva, davanti ai monumenti. Questa è Roma. Occhio a non vomitare.

L'invasione di bancarelle ha raggiunto livelli impressionanti. Siamo l'unica città i cui marciapiedi sono sistematicamente invasi dal commercio ambulante di ogni tipo, dai banchi di vestiti ai lenzuoli per terra fino ad arrivare ai camion bar di fronte ai monumenti. Le bancarelle ci sono sempre state ma ora sono troppe, occupano i marciapiedi e impediscono di camminare. In più hanno sempre il furgone-magazzino in sosta vietata e chissà perché i vigili non gli fanno mai la multa. Solo a Roma ci sono le bancarelle ai capolinea degli autobus. A Londra non lo permetterebbero MAI. Solo a Roma le bancarelle s'impadroniscono dei marciapiedi, costringendo le persone a camminare in fila indiana. A Parigi non lo permetterebbero MAI. Solo a Roma le bancarelle parcheggiano i furgoni in sosta vietata, in curva, davanti ai monumenti. A Madrid non lo permetterebbero MAI. Senza contare che all'estero le bancarelle hanno un design gradevole mentre a Roma sono esteticamente orribili. Degli accrocchi metallici che vendono merce taroccata e quando se ne vanno lasciano la monnezza per terra. Ricapitoliamo: le bancarelle a Roma sono in evidente soprannumero, bloccano i marciapiedi, parcheggiano in divieto, sporcano, vendono merce falsa e sono brutte dal punto di vista estetico. Non capite che bisogna cambiare? Meno bancarelle, più belle, con merce di qualità, posizionate in modo giusto, senza essere d'intralcio ai pedoni. Come nel resto d'Europa. I romani capiranno? Difficile, sono abituati alla caciara, a loro pare normale che le strade siano piene di bancarelle. Se provi a dire qualcosa contro le bancarelle ti rispondono "Che fastidio te danno?". Classica frase che giustifica ogni cosa in questa sciagurata città. (Les)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Roma è un suk. Quando eravamo regazzini nei primi anni '80 s'annava al mercato con la mamma o con i nonni perchè venivano i "mercanti" che avevano merci diverse da quelle che si trovavano nei negozi del paesello.

Oggi se ci fosse un mercatino del libro usato o dell'antiquariato andrebbe anche bene... ma che senso ha autorizzare questo scempio oggi, nell'epoca di internet, di EBAY e del commercio elettronico globale-totale?

'ste bancarelle vendono solo robaccia, non rispettano le minime norme igieniche, intralciano il traffico con i loro furgoni fuorilegge, complicano la vita ai pedoni (ricordiamoci che anni fa davanti all'Università una ragazza venne investita e uccisa da un tram perchè era scesa dal marciapiede per evitare le bancarelle) e deturpano la vista.

Ma Roma è la capitale del suk... siamo assediati dai centri commerciali (cosa che nelle altre città europee non avviene), famone uno a suk e ficchiamoci dentro tutte 'ste bancarelle, così chi c'ha voglia de mercatino basta che va lì.

Ricordo ancora questo Natale a via Cola di Rienzo. Per tornare alla macchina ho fatto la fila perchè tra bancarelle e cazzi vari c'erano si e no 80cm di marciapiede!!!

Anonimo ha detto...

Governati da un sindaco principe dei Rom e da assessori come Davide Bordoni e Giordano Tredicine africani dentro.

nokia1 ha detto...

Il Comune tutela solo i bancarellari e i cartellonari.

Mafie e corruzioni dietro bancarelle e cartelloni !

Anonimo ha detto...

Anche Via Gregorio VII e Viale dei Colli Portuensi sono invase da questi parassiti.

UNA VERGOGNA CHE SI VEDE SOLO A ROMA

Anonimo ha detto...

Che schifo la bancarella che tutti i giorni si piazza davanti alla Scala Santa a San Giovanni. Una figura di merda fatta ogni giorno davanti a migliaia di turisti. Che schifo.

Anonimo ha detto...

La risposta "che fastidio te danno" sintetizza l'ignoranza e la mancanza di senso civico di troppi cittadini. Gli europei che vengono in vacanza a Roma guardano inorriditi lo spettacolo offerto da questo pezzo d'Africa attaccato all'Europa, che non si vede e non si tollera in NESSUN paese d'Europa

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