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CICLABILITA' A ROMA: DOPO 9 MESI, NONOSTANTE LE PROMESSE, NON UN CENTIMETRO DI CICLABILE E DI BIKE LANE E' STATO REALIZZATO. SONO STATE DISATTESE LE PROMESSE FATTE AI CITTADINI PRESSO LE SEDI ISTITUZIONALI. IL MOVIMENTO AVEVA PARLATO CHIARO. ORA FATTI, GRAZIE.

mercoledì 5 aprile 2017
Bologna: un esempio da seguire

 Una splendida Bike lane a Bruxelles

Le tipiche Bike Lane londinesi


Sempre e comunque ultimi. In questo articolo, oggi, non vi parleremo di grandi infrastrutture, da noi però sempre ritenute necessarie,  ma vi parleremo di interventi dal costo limitato, alcuni quasi a costo zero, che possono radicalmente cambiare l'aspetto della nostra città nel giro di un paio di mesi. Ci riferiamo alle ciclabili ma ancora in maniera più specifica  alle Bike Lane.
Mentre le prime, specie nella nostra città, sebbene in numero irrisorio  rispetto alle altre Capitali europee, appena 120 km di piste, mal collegate e che non fanno rete tra loro, vengono percepite prevalentemente per cicloturismo o per pedalate domenicali, le seconde, per le loro caratteristiche di penetrazione urbana, possono avere una funzione più concreta. La hanno sicuramente nel Regno Unito, in Olanda, in Belgio, in Germania dove vengono utilizzate da migliaia di ciclisti per andare a lavoro. Ma cosa sono le Bike Lane? Sono piste, diciamo così, leggere, molto utilizzate ad esempio a Londra, che con apposita segnaletica orizzontale e con qualche aggiustamento a quella  verticale, consentono una realizzazione rapida, sottraendo una parte della viabilità alle auto,  essenziale per garantire la sicurezza e a prezzi molto contenuti. Volendo dirla in maniera molto spicciola sono semplici corsie delimitate da una bella pennellata volta a  proteggere il transito dei ciclisti che a Roma esistono e sono in forte crescita, nonostante la totale assenza d'infrastrutture. E mentre nel Regno Unito è partito il "cycle to work": un programma governativo che  permette ai lavoratori di acquistare bici con uno sconto che va dal 25 al 35%; pagando anche per rate mensili e mentre ancora in Belgio 400.000 ciclisti sono pagati per andare al lavoro in bici ( 23 centesimi di euro per chilometro, progetto attivo dal 1999) a Roma siamo ancora all'anno zero.
Ma riavvolgiamo il nastro. Dopo 9 mesi di Giunta Pentastellata non un centimetro di Bike Lane è stato realizzato. Eppure si era partiti con roboanti promesse. Siamo al 31 Agosto 2016, Commissione Mobilità presieduta da Enrico Stefàno. L'occasione, di fronte a una platea formata da decine di comitati e cittadini, era quella di tracciare le linee programmatiche grilline della nuova ciclabilità romana annunciando inoltre  la nomina di Paolo Bellino, in arte Rotafixa, come delegato alla ciclabilità. In quell'occasione Enrico Stefàno, dopo una lunga premessa sulla situazione disastrosa della ciclabilità a Roma, ebbe a dire: "Partiremo proprio da qui, dalla realizzazione di piste leggere sulle grandi strade consolari. Non necessitano di manutenzione particolare e fludificano il traffico".  Ora non ce ne voglia Stefàno e neanche Bellino, ma in 9 mesi è possibile che non si sia dato seguito a nulla? L'unica notizia sostanziosa è arrivata dall'Assessore ai Trasporti, Linda Meleo, che ha annunciato di voler finalmente realizzare una ciclabile (non una Bike Lane) sulla Nomentana. Per il resto il nulla assoluto. Non vogliamo infierire ma davvero i tempi di chi si è candidato a rivoluzionare Roma sono proprio da bradipo e senza giustificazione alcuna. Come spiegato in precedenza e come detto dallo stesso Presidente Stefàno la realizzazione di Bike Lane è cosa semplice e immediata. Cosa ne ha ostacolato la realizzazione dall'annuncio ad oggi? Possibile che Paolo Bellino, peraltro contestato nella nomina da altre Associazioni di Ciclisti, si sia limitato a mettere "duerastrellieredue" all'assessorato alla Mobilità? Tutto fumo e niente arrosto? I ciclisti a Roma sono in aumento e c'è anche tanta voglia d'intermodalità: ovvero di usare la bici e i mezzi pubblici. Un'amministrazione seria deve incoraggiare tali atteggiamenti virtuosi e la maniera per farlo è solo una: realizzare! Le chiacchiere stanno a zero. Sono passati 9 mesi e di Bike Lane non si è vista traccia. Adesso basta con i giochetti. E' arrivato il tempo di governare questa città. E' arrivato il tempo di fare delle scelte. E' arrivato il tempo di realizzare quanto promesso ai cittadini, peraltro in sedi ed in incontri istituzionali ufficiali. RR.

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/politica/commissione-mobilita-delegato-ciclisti-bike-lane.html
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La Proposta: connettere la stazione Libia (B1) con la Stazione Nomentana (FL1)

lunedì 20 febbraio 2017
Con la realizzazione della diramazione della linea B/B1 ci si è colpevolmente scordati di connettere le stazioni Libia della MB1 con la stazione Nomentana della FL1.
Tale mancanza si traduce in una mancata intermodalità e una terribile perdita di tempo per i passeggeri che vogliano scambiare da una linea all’altra. Una dimenticanza che poteva avvenire solo a Roma dove i nodi di scambio sono pura utopia!
Parte del percorso sotterraneo esiste già come si vede nella immagine qui sotto. Il resto va completato e dovrebbe essere una priorità nella politica su ferro di questa città, oltretutto con spese molto limitate si renderebbe un grande servizio ad entrambe le utenze di queste linee.
Noi di RR rilanciamo la proposta all'Assessore Meleo certi che l'effetto rete, perseguito ovunque ci sia serietà nelle realizzazione dI infrastrutture, incentivi, e di molto, l'utilizzo del trasporto pubblico da parte della cittadinanza. Lo "scollegamento" tra le due stazioni, distanti appena 400 metri, è, di fatto, una "bestemmia" trasportistica da sanare immediatamente! RR.

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