E' tutta colpa dell'AMA

venerdì 21 ottobre 2011


Se queste foto potessero parlare ci racconterebbe una storia. Guardatele bene. Cumuli di foglie miste a fanghiglia, che ostruiscono quasi completamente i tombini. Queste sono le conseguenze di una strada spazzata male. Quando piove l'acqua che cade viene convogliata nel punto a quota più bassa, dove sono posizionati i tombini. Se le strade sono zozze, l'acqua trascina con sé le foglie presenti sull'asfalto fino al tombino, il punto in cui l'acqua piovana si raccoglie, ostruendolo, intasandolo e rendendolo inutilizzabile. Se avessimo un servizio di pulizia delle strade più efficiente non dovremmo subire allagamenti al primo acquazzone stagionale. Se le strade fosse pulite l'acqua entrerebbe nel tombino senza trascinare con se le foglie, il fango, i detriti, la melma, le cartacce (i volantini!), la monnezza. Se le caditoie venissero pulite regolarmente non si allagherebbe niente. E a proposito, che fine ha fatto Elephant, la macchina stura-tombini? Era uno dei fiori all'occhiello della giunta Alemanno, presentata in pompa magna appena due anni fa. Qualcuno ne sa qualcosa? In attesa di ricevere risposte, sarebbe bene istruire a dovere i ragazzotti dell'AMA, spiegandogli che le strade vanno pulite TUTTE e per bene, senza lasciare cumuli di monnezza agli angoli dei marciapiedi (come più volte documentato da Riprendiamoci Roma) perché "tanto nun se vedono". Il servizio di pulizia delle strade a Roma è indegno di un paese del quarto mondo. NB: Condividete il video su facebook!

6 commenti:

Alessandro ha detto...

Gli elephant, se non ho capito male, venivano usate sulle grandi strade tipo la Colombo. Però, visto che anche la tiburtina e la tangenziale si sono "otturate", mi vien da pensare che le abbiano messe in magazzino come tempo fa si fece con le "kamoto" per le deiezioni canine.

Detto ciò condivido quello che hai scritto, ma c'è anche il fattore incivilità della gente nella pulizia della città. Finché la gente non capirà che lasciando cartacce, plastiche, immondizie varie sul suolo pubblico contribuisce a queste situazioni non ci sarà miglioramento del servizio AMA che tenga. Anche se riuscissero a spazzare e portar via tutte le schifezze biologiche che si formano, rimarrebbe comunque una percentuale di rifiuti.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Il taglio dei trasferimenti ai comuni grida vendetta. Tu Governo non puoi professarti federalista e poi tagliare i trasferimenti ai comuni. Giustamente anche Alemanno ha protestato in piazza contro i tagli. Almeno rimettessero l'ICI sulla prima casa (e la facessero pagare alla Chiesa!) così il Comune avrebbe qualche forma di entrata in più.

Certo tutti questi discorsi vanno a farsi friggere se:
1) all'AMA è pieno di raccomandati incompetenti e/o nullafacenti (non tutti, ma MOLTI, come dimostrato da recenti indagini)
2) i romani sono incivili come le bestie.

Anonimo ha detto...

Se il pesce puzza dalla testa, ovviamente le conseguenze sono quelle che vediamo. Ma se al Tuscolano, col "porta a porta ... te", il modernissimo sistema che fa stare un netturbino (pagato) che aspetta chi gli porta l'immondizia (pagante) sta fermo in doppia fila, anzichè aver un suo spazio con sosta regolamentata, generando traffico che prima non c'era (tanto per fare un esempio), che ci aspettiamo, che il cittadino diventi virtuoso di suo..? Mah.

Anonimo ha detto...

Roma riparte... RIPARTE PE ANNA' AFFANCULO!

Les ha detto...

Il problema della misto-duale non è che i cittadini (per una volta nella loro vita, chiamati a contribuire alla pulizia del loro quartiere) portino le buste dell'immondizia fino al furgone. Sì, non sarà un gran metodo ma è quello più economico, al momento, nonostante parentopoli.

Il problema sono gli orari di raccolta, solo di mattina e non di sera; la mancata assegnazione di spazi appositi per i furgoni in molti quartieri e la conseguente sosta vietata dei mezzi dell'AMA; l'incredibile assenza degli operatori e dei furgoni dai punti mobili di raccolta.

In pratica, la nuova raccolta differenziata in vigore in molti quartieri (tra cui Marconi) prevede la rimozione dei cassonetti dell'indifferenziato, la permanenza di quelli per la carta e il multimateriale e il ritiro degli scarti alimentari e del non riciclabile con dei furgoni appostati in vari punti del quartiere interessato, in orari prestabiliti.

Il furgone ha una vasca dove vanno gettate le buste dell'indifferenziato e due pattumiere per le buste biodegradabili con gli scarti alimentari.

Uno sconvolgimento delle abitudini già difficile da far accettare al romano medio, spesso incivile di suo, e infatti è usuale vedere cumuli di buste ai bordi delle strade, nei quartieri coinvolti nel nuovo sistema di raccolta, come farebbe un qualsiasi clochard o zingaro da campo rom.

In più, l'AMA s'impegna a diseducare i cittadini, e quindi è responsabile di quello che accade. Come?

Negli orari di consegna, i furgoni si spostano per andare a scaricare l'indifferenziata nelle stazioni di trasferenza, assentandosi dal punto di raccolta che rimane sguarnito, spesso con i soli bidoncini dell'umido ma senza un contenitore per i sacchetti della non riciclabile. La gente arriva lì e non vede nessuno, soltanto buste dell'immondizia accatastate a terra, come una discarica abusiva!!!!!!!!! Questo avviene, ripeto, negli orari di consegna stabiliti dall'AMA e rispettati a malapena dalla gente civile, figuratevi dai maleducati che popolano questa città!

Risultato: la gente si avvicina al punto di raccolta, non vede nessuno, né un furgone né un operatore che uno e allora butta il sacchetto per terra, creando cumuli di buste che ricordano le strade di Napoli!

E' successo così anche stamattina e lo documenterò lunedì su Degrado Marconi!

Ecco l'esempio che dall'AMA arriva ai cittadini che vogliono fare la differenziata: buttate le buste per terra, come gli incivili!

Les ha detto...

PS: le buste depositate a terra negli orari di raccolta vengono poi effettivamente ritirate dai furgoni che ripassano al punto di raccolta, ma nel frattempo, se uno passa lì davanti in loro assenza, pare di stare a Napoli durante l'emergenza rifiuti.

ROMA QUARTO MONDO

Posta un commento

ShareThis