Restaurarlo non basta

mercoledì 13 aprile 2011


"Impressionante". Così la restauratrice intervistata da Repubblica definisce quello che appare davanti ai suoi occhi. I primi 14 pilastri del Colosseo restaurati di fresco restituiscono alla vista colori mai visti prima. I colori del marmo e non più della patina di smog che lo attanaglia da decenni. Da 80 anni per la precisione. Eh già, perché dalla nascita dell'automobile al boom dei primi anni '60, il Colosseo è stato prima trasformato in immonda rotatoria e quindi affumicato lentamente dai gas di scarico per decenni, fino ai giorni d'oggi, senza che nessuno lo abbia mai restaurato. In ottant'anni. Non siamo riusciti a trovare i soldi per restaurare il monumento più famoso e importante al mondo, patrimonio dell'umanità e votato come una delle "sette nuove meraviglie del mondo". Mentre i politici si mangiavano miliardi delle vecchie lire il Colosseo giaceva annerito e contornato da una carovana di macchine strombazzanti. Basterebbe questo a dar la misura della nostra inciviltà. Basterebbe questo per ricoprire di vergogna un popolo intero. Invece noi siamo stati capaci di fare di peggio. Abbiamo circondato il Colosseo con tubi innocenti da cantiere, invaso il piazzale antistante con immondi camion bar abusivi, lenzuoli di marocchini che vendono roba "made in mafia". Lo abbiamo trasformato in un parcheggio per i furgoni dei pataccari e in discarica a cielo aperto di cartoni, plastica e lattine. Ora ci apprestiamo a restaurare il Colosseo grazie ai soldi di un privato. Non dello Stato italiano, che un tesoro come il Colosseo nemmeno se lo meriterebbe. Ma nessuno risolverà il problema dell'arredo urbano inesistente, dell'abusivismo commerciale, della pulizia del piazzale e del traffico. Se non chiudiamo il piazzale al traffico tra meno di un anno il Colosseo sarà di nuovo affumicato.

7 commenti:

Limpio ha detto...

Fortunatamente l'elemento che annerisce gli edifici e i polmoni (IL PIOMBO) è quasi sparito dalla benzina, quindi teoricamente il Colosseo non dovrebbe riannerirsi subito.

Ciò non toglie la vergogna del modo in cui è tenuto.

n@po ha detto...

Non condivido il titolo del post, mi sa quasi come di offesa per chi ha investito tanti soldi (un privato) per far tornare il Colosseo ai suoi antichi splendori. C'è da dire che oggigiorno le auto emettono meno sostanze inquinanti rispetto al passato e presumibilmente trascorreranno molti decenni prima la superficie si annerisca completamente. Sulla chiusura della viabilità non mi esprimo, in quanto non sono di Roma, ma a questo punto andrebbe pedonalizzata mezza città, che è una sorta di museo a cielo aperto.

Les ha detto...

D'altronde è molto difficile chiudere al traffico Via di San Gregorio - Piazza Colosseo - Via Labicana, che fanno parte del lato più annerito del Colosseo, come scritto sull'articolo di Repubblica.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/04/10/news/restauro_del_colosseo-14743362/

In teoria bisognerebbe deviare il traffico a Viale Terme di Caracalla e poi tutti a Via Amba Aradam, che già scoppia di suo, e hanno pure tolto la corsia preferenziale degli autobus, a quanto leggo sui siti di Roma.

Intendiamoci, piacerebbe anche a me un Parco Archeologico intorno al Colosseo e Via dei Fori Imperiali pedonale, ma sinceramente non so come sia fattibile dal punto di vista urbanistico.

Qui un articolo del 2001, quando c'era ancora Veltroni.

http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/29/Fori_senza_auto_riparla_prossima_co_10_010829011.shtml

Les ha detto...

Io credo che riprendiamoci volesse dire "attenti a non lasciare il Colosseo così come sta in mezzo ad ambulanti e traffico selvaggio".

Abbiamo scritto a Della Valle:

http://riprendiamociroma.blogspot.com/2011/02/i-blog-antidegrado-scrivono-della-valle.html

Riprendiamoci Roma ha detto...

Napo hai ragione, cambierò il titolo del post.

@Les, in realtà la soluzione c'è ed è semplicissima. Il Colosseo è posto sullo stesso piano dello strato archeologico di epoca romana, quindi andando a scavare sotto non si trova nulla. Di lì ci passa già la linea metropolitana. La soluzione è interrare Via dei Fori Imperiali, farla passare in sotterranea a metà strada tra il Colosseo e l'Arco di Costantino, e creare una doppia biforcazione, una che prosegua per Via di San Gregorio e l'altra che sbuchi a Via Labicana.

Alessandro ha detto...

Impossibile interrare via dei fori imperiali. Essa non è sullo stesso piano dell'epoca romana, è sopra. E poi, non vorrei dire una cavolata, ma mi sembra che la stessa via dei fori imperiali è considerata un bene protetto dalla Sovraintendenza. Direi che sarebbe meglio pedonalizzarla + 2 corsie per i mezzi pubblici (magari elettrici).

Riprendiamoci Roma ha detto...

Via dei Fori Imperiali è sopra, si, ma quando fu aperta la strada ed è stata aperta la metropolitana tutto quello che c'era sotto è stato completamente distrutto, quindi scavando lì sotto non si troverebbe nulla. Io mi riferivo invece al piazzale del Colosseo. Quello è esattamente sullo stesso piano dello strato archeologico.

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