Cartoline da una città incivile

venerdì 11 marzo 2011


Per poter capire l'assurdità di questa città, il livello di barbarie ormai raggiunto da noi romani, forse nulla è più efficace di una fotografia. La scorsa settimana vi avevamo mostrato lo straordinario "accrocco" dell'insegna di un garage che sovrastava un cartello stradale. Oggi continuiamo con le scene forti e vi parliamo di vandalismo. La foto qui sopra è stata scattata nel cuore del tranquillo e signorile quartiere di Monteverde Nuovo. Cosa vi aspettate di trovare anche qui se non traccia del passaggio degli Unni incivili che popolano questa città? E difatti questo troviamo. Un cassonetto dell'indifferenziata rovesciato e buttato per terra, ammaccato, ricoperto di adesivi. Rimasto così per giorni, senza che nessuno facesse nulla. La gente passava e nemmeno ci faceva caso. Come se questa scena qui fosse normale, come se il vandalismo fosse ormai accettato dai nostri concittadini come un dato di fatto. Vedere queste immagini farebbe rabbrividire qualsiasi cittadino europeo. Probabilmente non capirebbero nemmeno che cosa è, quella informe e informe cassone verde buttato per terra. Un reperto da museo di cassonetto anni '90. Buttato per terra e lì rimasto nell'indifferenza e nel menefreghismo generale. Roma è l'unica città dell'Occidente che ancora utilizza questo tipo di cassonetti. Ce ne sono ancora a migliaia, dal centro alla periferia. A Roma ci sono i cassonetti nuovi, quelli vecchi e quelli vecchissimi. Prima di sostituirli tutti passeranno anni. E forse per tirar su questo catafalco occorreranno giorni. In una città immobile nel suo livello primitivo di inciviltà. Ci sarebbe anche un motorino parcheggiato sul marciapiede, ma di fronte a tanto schifo quello è un dettaglio del tutto trascurabile.

14 commenti:

Piero ha detto...

E se è così a Monteverde, figuriamoci al Prenestino o a Torpignattara!

Piero ha detto...

Peraltro, dove vi potrei mandare delle foto prese sulla "collina Fleming", altrettanto atroci?

Anonimo ha detto...

Questa è la conseguenza delle strategie Ama....questi cassonetti rovesciati sono la conseguenza della fretta che il camion ha nello svuotamento,spesso anzi quasi sempre sono gli autisti che sono maldestri nelle manovre....peccato che poi una volta caduto il cassonetto non è più loro competenza....ma delle squadre che passano con i camioncini,e anche volendo un privato cittadino da solo non può farcela a sollevare il cassonetto!Per cui è evidente che come si faceva una volta era meglio....l'equipaggio dei camion era composto dall'autista e da 2 operatori esterni che controllavano la situazione attorno ai cassonetti prima e dopo lo svuotamento! Semplice...ma si sà in questo paese le cose semplici e logiche non durano!

Les ha detto...

Piero, invia le foto a riprendiamociroma@yahoo.it!

Paolo ha detto...

Ma se si chiama il numero verde dell'AMA normalmente dopo due o tre giorni al massimo intervengono. Così come per lo svuotamento dei cassonetti blu e bianchi stracolmi: il problema è che quasi nessuno degli svogliati cittadini romani chiama!
La causa principale - almeno qui all'Esquilino - è la sosta abusiva. Le auto parchegggiate di traverso a volte impediscono al camion di collocarsi in parallelo al cassonetto. Quindi l'autista è costretto a effettuare manovre stranissime (che a volte non riescono) per poter agganciare le pinze. In molti casi invece le auto parcheggiate davanti ai cassonetti ne impediscono lo svuotamento: così dobbiamo sopportare prima i concerti dell'AMA (lunghi colpi di clacson ripetutamente eseguiti dall'autista che normalmente non producono alcun effetto) e poi il cassonetto pieno e puzzolente per vari giorni. Naturalmente i vigili a cui è stato chiesto di intervenire hanno candidamente dichiarato che non se la sentivano di multare perché pure loro mettono l'auto davanti ai cassonetti!!!

Anonimo ha detto...

Si purtroppo anch'io ho visto gia' simili "quadretti", giusto poi sottolineare che la citta' non ha ancora adottato un modello di cassonetto uguale per tutti, attualmente ci sono cittadini fortunati che hanno i nuovi cassonetti, piu' eleganti e funzionali, altri cittadini che hanno il modello girgio "Veltroni" che non funziona ed altri cittadini hanno quelli verdi anti-diluviani...

Ma ci vuole tanto ad adottare il modello piu' funzionale ed elegante e metterlo in tutta la citta' ?


Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

Io abito a Monteverde e negli ultimi 2 anni la situazione è profondamente peggiorata. In Municipio XVI dopo denunce ed esposti nessuno ti si fila, Un quartiere in lento declino.

Comune e Municipio XVI indipendentemente colpevoli!!

Anonimo ha detto...

@Andrea: non credo che il bilancio AMA (sicuramente appesantito da inefficienze e sprechi) consenta la sostituzione di tutti i cassonetti in poco tempo...

Riprendiamoci Roma ha detto...

@anonimo delle 13:00 - Da una municipalizzata così gravata dai debiti ci si aspetta, che sò, che spenda tantissimi soldi (più del suo budget) per l'acquisto dei macchinari e il dispiegamento di risorse sul territorio. Invece abbiamo un servizio SCANDALOSO! Come fa avere debiti una società che NON lavora e NON spende una lira? NB: Chiaramente i confronti, anche a livello di spese e investimenti, li facciamo col resto del mondo civile!

Anonimo ha detto...

Monteverde nuovo lo stanno massacrando...

Antonio ha detto...

Forse si è ribaltato a causa del peso degli adesivi...:D che scene da paese ridicolo....
PS: ieri sera mentre guardavo presa diretta intervistano delle persone nel centro di Roma per lo scandalo affittopoli e prima hanno intervistato il gestore di un ristorante/trattoria e dietro c'era il portone in legno con chiari segni di bomboletta spray...poi si sono spostati dall'altra parte della strada dove c'era un magazzino penso e la porta e tutto attorno era ricoperto di tags (fatte con i marker)e non ne hanno fatto minimamente accenno...come se fosse normale cosi?!?!?! poi hanno intervistato una signora a trastevere davanti casa e il portone del palazzo ricoperto pure quello di tags...ed era un palazzo abitato...son rimasto senza parole...ma a Roma è normale cosi... : (

Degrado ApriliaNo ha detto...

E' vero Antonio, ogni volta che inquadrano Roma nei vari servizi televisivi se ne vedono veramente di tutti i colori. Lo stesso succede nei film con scene all'aperto girate nella capitale.

Les ha detto...

Roma è la città più imbrattata d'Europa, ce lo confermano i nostri amici americani. Adesso l'Ama sta cominciano a ridipingere i muri ma 1) l'effetto è ridicolo, muri con diversi colori, anche su palazzi di valore architettonico, 2) non mettono i protettivi antigraffiti e il giorno dopo ci riscrivono sopra e 3) la città è così piena di scritte che ci vorranno anni prima che torni alla normalità.

Antonio ha detto...

Ma come sarà possibile far capire a quelle migliaia di teste vuote che scarabocchiano i muri con marker e bombolette?? Ormai la tag ce l'hanno tutti, non serve essere un writer...è una moda. E mi chiedo come è possibile che il portone di un palazzo abitato possa essere ricoperto di tags...è assurdo...

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