L'Oscar di fine anno va certamente al simpaticone che ha trovato questo modo (originalissimo ed efficacissimo) per protestare contro l'inefficienza e il dilettantesco pressapochismo dell'amministrazione. In due lingue, tanto per rendere lo sputtanamento ancor più globale. Come sia possibile anche solo pensare di creare un simile cafonissimo accrocco di plasticaccia a pochi metri dalla fontana di Trevi, senza vergognarsi nemmeno un po', è ancora un mistero. Nessun è un mistero, invece, cosa possa aver pensato il turista medio alla vista del gustoso scherzo. Avrà pensato che in questa città martoriata dal degrado esistono ancora forme di civiltà sopravvissute all'ondata barbara. La foto è stata ripresa da un articolo di Repubblica postato qualche settimana fa. Vi chiediamo, se possibile, di divulgarla sui vostri profili facebook, per vedere che effetto fa alla gente. Non sarebbe male cominciare a far notare anche noi le cose che non vanno utilizzando questo simpatico metodo. Si potrebbe segnalare volta per volta gli orrori romani apponendo cartelli in due o tre lingue. Potrebbe perfino diventare una moda, un gioco, chissà. Sputtanare gli autori di questi accrocchi, renderli ridicoli di fronte ai turisti. Possiamo appendere cartelli per segnalare qualsiasi cosa. Sugli accrocchi, sulle pecette provvisorie, sui sacchi dell'immondizia lasciati in strada, sulle auto in sosta selvaggia. Un messaggio, una didascalia, che mostri finalmente a tutti (romani e turisti) a quale livello di schifo siamo arrivati, e che sputtani i trasgressori facendoli sentire dei vermi. Se la gente si è assuefatta ormai al degrado, è ora di cominciare a riaprirgli gli occhi. A livello mediatico sarebbe una bomba. A livello pratico coprirebbe di vergogna gli autori di questo schifo. Laddove la legge risulta inefficace, forse la vergogna può riuscire nell'intento. Che ne dite, lo facciamo?
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6 commenti:
Vergo...cosa?
Non credo che in italia esista una parola simile!
Grazie Gianni Alemanno
NELLA GUERRA CONTRO CARTELLOPOLI NON C'E' PIU'ALCUNA SPERANZA DAL COMUNE : bordoni RESTA AL SUO POSTO.
ORA DI PARTIRE CON LA CLASS ACTION!
La frase del giorno:
«Sono deluso ma soprattutto non credo si possa comprare la gente con un contentino: la politica è passione e passato ed ha delle regole che devono essere rispettate»
Giordano Tredicine (quello che modificò di nascosto il regolamento di occupazione suolo pubblico per consentire la sosta in centro dei camion bar della sua famiglia)
Negli ultimi giorni abbiamo avuto la conferma che i politici e i giornalisti se ne fregano del decoro urbano.
Partiamo dalla "guerra" dei manifesti, Alemanno contro Zingaretti.
Il PD e il PDL stanno attaccando manifesti senza il timbro di avvenuto pagamento della tassa di affissione, quindi abusivi.
Le palizzate dei cantieri sono piene di manifesti abusivi del PD e del PDL.
I cartelloni di ferro SPQR, quelli adibiti alle affissioni politiche, sono pieni di manifesti abusivi attaccati uno sopra all'altro.
Il PD e il PDL stanno imbrattando la città con i soldi dei contribuenti, ebbene PDL e PD si scusano con i cittadini?
No, il PDL e il PD ammettono senza paura che stanno attaccando manifesti abusivi.
Alemanno prima querela il PD e poi attacca pure lui migliaia di manifesti abusivi con lo stemma del coordinamento del PDL.
Zingaretti reagisce e fa attaccare trentamila manifesti in tutta la città.
Leggete l'articolo:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/da_parentopoli_al_bersaglio_zingaretti_sui_muri_scoppia_la_battaglia_dei_manifesti-11205281/
Il giornalista Paolo Boccacci non parla mai di manifesti abusivi, come se fosse normale attaccarli dove capita.
Stessa cosa in quest'altro articolo:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/23/news/sindaco_contro_zingaretti_ora_guerra_dei_manifesti-10542650/
Non viene mai usato il termine "abusivo" per indicare i manifesti attaccati senza pagare la tassa di affissione.
Né il PD né il PDL si accusano di attaccare manifesti abusivi, per loro è normale. E i giornalisti non dicono niente.
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Passiamo a un altro argomento: le 5 priorità della nuova giunta Alemanno, secondo Mario Ajello.
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=35629&sez=HOME_ROMA&npl=&desc_sez=
Si parla giustamente di abusivismo commericale e mancanza di manutenzione dei parchi pubblici ma, incredibilmente, si dimentica di citare i due maggiori problemi per l'immagine della città:
LE SCRITTE SUI MURI E I CARTELLONI ABUSIVI.
E questo sarebbe il giornalismo romano?
Pare di sì.
Gente molto brava a parlare di politica ma che non si accorge di quello che accade per strada, nella sua città.
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