Sostiene Roberto Maroni: "I muri sono libri di popolo". Nessuno tocchi il graffitaro. Anche io, da piccolo, scrivevo sui palazzi di notte con la mia bella bomboletta spray. A parlare così non è un politico qualunque. E' l'attuale Ministro dell'Interno. Verrebbe da chiedersi se Roberto Maroni, a cui si deve il naufragio della rigida legge contro i writers così come era stata pensata dal PDL, si sia mai fatto un giro a Roma. Lui che apprezza così tanto i libri di popolo troverà certamente grande ristoro per anima e mente a passeggiare per i bellissimi vicoli di questa città orrendamente sfigurati dai suoi amici scrittori. Eppure noi siamo convinti che la passeggiata romana a Maroni non piacerà. Anche ammettendo che i muri siano libri di popolo, verrebbe da chiedersi cosa cavolo ci sia scritto su quei libri. DOGH! E' tutto qui quello che i moderni barbari amici di Maroni riescono a partorire? DOGH! E' per salvaguardare questa perla di letteratura che il Ministro dell'Interno ha stoppato una legge che prevedeva multe salatissime e carcere per chi devasta quotidianamente la nostra città, arrivando perfino a scrivere sulle targhe di marmo coi nomi delle strade? A questo punto, dato che abbiamo il lasciapassare del ministro, vorrei esporvi la mia idea. Attacchiamo dei fogli A4 sopra le tag e scriviamoci sopra la nostra denuncia. Attacchiamoli con lo scotch carta, facilmente rimovibile e che non lascia traccia. Non vogliamo deturpare la città più di quanto non sia già deturpata. Vogliamo solo dare la sveglia ai nostri concittadini. Utilizzando i muri ma senza vandalizzarli. Occultiamo le tag sui muri con un foglio A4, scriviamoci sopra la nostra denuncia. Usiamo i muri per denunciare i mali di Roma. Abbiamo il Ministro dell'Interno che ci fa da sponsor.
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18 commenti:
Ci scommetto le palle che il Sig. Maroni non sa nemmeno cosa che problema è questo e tanto meno cosa siano le tag.
Sicuramente avrà l'idea delle scritte tipo "W il duce" e "W la figa" al massimo, questi sono i suoi libri.
*cosa è questo problema.
ma a quel marone lì cosa vuoi che importi di roma ladrona?
Lo ha scritto sopra, è il Ministro dell'Interno.
appunto. ma della padania.
In realtà in questo caso non c'entra il classico menefreghismo della Lega verso Roma. Penso che il primo a dire questa idiozia dei muri che sono i libri del popolo sia stato Umberto Bossi in riferimento a Milano.
In risposta al tentativo di Letizia Moratti di fare serie multe contro gli imbrattatori di mura a Milano, nel novembre del 2008 disse "più bacchettona della Moratti non c'è nessuno", disse, "Dovunque c'è un popolo lì ci sono scritture. I muri devi lasciarli stare, sono il libro dei popoli". Chiaramente il Maroni Roberto, docile e ubbidiente, applica quello che dice il suo capo.
So che sarebbe bello cercare di essere equidistanti dalle forze politiche, ma con la Lega non ci riesco proprio (sarò che da piemontese li conosco troppo da vicino). La loro "linea dura" è solo una pagliacciata. Sono solo capaci di ringhiare un po' contro immigrati e "zingari", ma a promuovere il rispetto delle leggi e delle cose belle del nostro paese, come la meravigliosa Roma, manco ci pensano.
bella idea, ma comincio a pensare che tanto non serva più nulla a nulla! Lo so che il pessimismo non serve a nulla e poi non è " di sinistra", ma sono molto stanca di vivere in un paese in cui non mi riconosco più.
Si daniele, però Maroni (come ho scritto nell'articolo) è il Ministro dell'Interno. E un Ministro dell'Interno di un paese non può farsi condizionare dalle sue esperienze adolescenziali!
RR, hai perfettamente ragione. Il problema e' che un criceto ha più senso dello stato e rispetto delle istituzioni di Maroni e i suoi compagni messi insieme. Noi dobbiamo insistere, ovviamente, e pretendere che le istituzioni facciano il loro dovere.
Io lavoro molto vicino al punto di via Salaria dove è stato ammazzato Massimo D'Antona. Il muro di cinta di villa Albani è inzozzato come non mai, anche intorno la lapide che ricorda il professore (per fortuna, non ancora la lapide stessa). Questo rende l'inzozzare il muro ancora più grave, perche' non si rispetta neanche una vittima del terrorismo.
Poi pero' penso che oggi abbiamo come ministro uno che a un'altra vittima del terrorismo ha dato del rompicoglioni...
ok, non facciamoci deprimere e andiamo avanti!
Oggi ho fatto una passeggiata del terrore dall'Auditorium a Piazza del Popolo.
Via Flamina è una via di mezzo tra un ghetto di Los Angeles e una città sovietica degli anni '70.
Andateci, è da non credere, ogni palazzo è sfregiato da decine di graffiti che rendono il quartiere inabitabile.
La "Roma bene"? E' questo schifo di graffiti e cartelli abusivi?
Non ci posso credere.
Ma gli abitanti di Via Flaminia non si vergognano neanche un pò a rimanere zitti zitti mentre gli devastano le case?
Io non ce la farei a vivere in un quartiere ridotto così, che pare abbandonato e invece è una delle zone più autorevoli della città, ci sta l'Accademia di Santa Cecilia, il Ministero della Marina, l'Auditorium di Renzo Piano, il nuovo Maxxi di Zaha Hadid, e che diamine?!
Ma vi rendete conto, abitanti del Flaminio, che il vostro quartiere fa una figura terribile con gli stranieri che lo visitano?
Siete ridotti peggio della periferia, ma abbiate un minimo di orgoglio: protestate!
Scendete in strada con spugna e antigraffiti e ripulite i vostri palazzi!
Chiedete che vengano puliti più spesso dal II Municipio, dimostrate quanto tenete al vostro quartiere, perché sta proprio messo male.
lunedì, pasquetta, ho fatto una passeggiata con alcuni amici per via del pigneto, dalla piazza omonima fino all'altezza di piazza malatesta. abbiamo staccato decine e decine di adesivi (quelli formato biglietto da visita che stanno sulle serrande e sugli stipiti) e moltissimi cartelli di cartoncino attaccati a lampioni, segnali, ecc ecc. ci siamo divertiti, pure; e i miei amici sono stati contagiati dal mio entusiasmo e mi dicono che ora lo fanno spessissimo. ma ci chiedevamo: quelli che ci abitano, che hanno il negozio, non se ne accorgono? o è così, o non hanno sperimentato quanto è bello (e liberatorio) fare gli stacchini! :-)
marcoboh, la cosa preoccupante è che i negozianti ti vedono come un vandalo quando stacchi gli annunci dai muri e dai pali.
@Les
Grande verità la tua....se i muri e i pali sono ricoperti di carta e scritte non vedono nulla, se ti fermi a staccare qualcosa o a lamentarti improvvisamente scoprono lo schifo che cè fuori dal loro negozietto...ma quanto è messa male sta società...?
Semplicemente c'è ormai una completa assuefazione alla IMMONDIZIA di questi volantini attaccati ai pali che oramai quasi nessuno ci fa caso. E invece, no, è ora che ROMA acquisti dignità di una capitale europea. Dico, ma i controlli?? Perché non si sanziona?
E non parlo dell'INVASIONE di cartelloni pubblicitari illegali, in totale spregio delle norme del Codice della Strada, dei regolamenti comunali, del Codice dei Beni Culturali. Questa invasione anche di graffiti che devasta il Flaminio è comune a tutti i quartieri di Roma, centro incluso. Ma cosa fanno le autorità? Cosa fanno i responsabili del decoro urbano? E i vigili??
Le autorità?
Pensate che qualche giorno fa è stato segato con la fiamma ossidrica un cartellone pubblicitario in Via della Pineta Sacchetti e chi lo ha fatto ha lasciato due pericolosissimi spuntoni metallici, tra l'altro a punta, alti un metro.
Si trovano su una curva per inversione di marcia (vicino Forte Braschi).Ho telefonato personalmente ai vigili della 19^ circoscrizione segnalando il grave pericolo per i motociclisti...dopo 4 giorni non è stato fatto ancora nulla.
Pasquino, dovresti anche scrivere una bella mail e, se possibile anche una lettera AR, che rimangono negli archivi. Così, quando ci scappa il morto (purtroppo solo in quel caso, ahimè), il responsabile (o responsabili) di questo lassismo esce fuori. Che tristezza.
I vigili sono delle emerite teste di cazzo. Una cosa che si risolve in 3 minuti, basta anche solo coprirli e metterci un pezzo di gommapiuma.
Maledetti i writers, me ne capitasse uno sotto mano...
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