A ROMA UN PAIO DI CITTADINI RIESCE A BLOCCARE UN'INFRASTRTUTTURA GIA' PRONTA CHE ALLEGGERIREBBE DI MOLTO IL TRAFFICO DI UN INTERO QUADRANTE DELLA CITTA'. UNO SCANDALO TUTTO ROMANO. APRIRE IMMEDIATAMENTE LA STAZIONE FERROVIARIA DI VIGNA CLARA.

giovedì 16 marzo 2017

Ferro. Ferro. Tanto ferro. Solo con investimenti su infrastrutture su ferro Roma può aspirare a tornare ad essere una città normale. Mentre non abbiamo notizie alcune riguardo l'inizio dei lavori della Stazione FS Pigneto, fondamentale nodo di scambio tra linee regionali FL e Metro C, torniamo a parlare della Stazione di Vigna Clara, i cui lavori sono terminati lo scorso anno ma che ancora vede tardare la sua attivazione ufficiale per il ricorso di un gruppetto di residenti di zona, accolto in maniera provvisoria dal TAR, datato, nientepopodimeno, anno 2002.

Per gli amanti dei dati andiamo a snocciolarne alcuni:


Con circolare compartimentale emanata da RFI, alle ore 5.00 del 15 luglio 2016 è stata formalmente riattivata la linea ferroviaria Roma San Pietro - Vigna Clara. Il tracciato si sviluppa per circa 7400 metri sulla preesistente linea aperta in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990, con origine nell'ambito della fermata di Valle Aurelia attraverso due deviatoi che si diramano dalla linea Roma San Pietro - Cesano consentendo itinerari indipendenti per binario pari e dispari. Poco dopo il termine della galleria Monte Ciocci la linea confluisce in binario unico, attraversa la galleria Cassia Monte Mario lunga 4424 metri e raggiunge infine la fermata Vigna Clara (al chilometro 7+175), attrezzata con binario di raddoppio, banchine lunghe 385 metri e alte 55 centimetri; poche decine di metri più avanti la linea termina presso il Posto d'Esodo Vigna Clara (alla progressiva chilometrica 7+383). Presente inoltre lungo il tracciato il Posto d'Esodo Pineto (km 1+657) e l'uscita di emergenza Farneto (ex fermata Olimpico) al km 5+289, ovvero all'interno della galleria Cassia Monte Mario.

Le caratteristiche della Tratta

La linea si presenta armata ed attrezzata a doppio binario per tutta la sua estensione, ma per il momento risulta attivato solo il binario dispari sul quale si svolgerà l'esercizio. Elettrificata a 3000 Volt in corrente continua, la tratta verrà esercitata in regime di servizio a spola, con impianti di segnalamento tradizonale e SCMT. La velocità massima ammessa varia da un minimo di 60 km/h (per Rango A e B) in corrispondenza della diramazione di Vigna Clara a massimo 90 km/h da quest'ultimo fino alla stazione di Vigna Clara.


Il ricorso al TAR

L'apertura al traffico passeggeri doveva essere già compiuta e la linea sarebbe diventata una diramazione della
FL 3 di Roma, ma poche settimane prima dell'apertura, come detto, il TAR del Lazio ha accolto, in maniera provvisoria,  un ricorso presentato nel 2002 da alcuni residenti del quartiere Collina Fleming, che osteggiano la riattivazione della linea paventando possibili criticità nella stabilità degli edifici che sorgono sopra la ferrovia, lì dove la stessa corre in galleria. Problemi di stabilità inesistenti.

La Petizione

Indirizzata al Sindaco di Roma, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Presidente della Regione Lazio, al Ministro dell’ambiente e a RFI, la petizione, lanciata da Stefano Testi, ha superato  le 900 sottoscrizioni. " Con la presente petizione, scrive Testi,  i sottoscritti cittadini, data la sospensiva del TAR del Lazio, data la natura non definitiva della sentenza del 25 ottobre 2016, chiedono la apertura al servizio commerciale della linea ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara, formalmente attivata in via tecnica il 15 luglio 2016 e bloccata da due ricorsi pretestuosi. Firma qui.

Le "amare" considerazioni

In questa città bisognosa d'infrastrutture, poche persone, interponendo il loro interesse personale a quello della collettività, riescono a bloccare financo un'infrastruttura pronta. I comitati del NO sono la sciagura di questa città: quante opere non sono state realizzate per colpa di Comitati, Associazioni, di gruppi di cittadini per motivi stupidi, pretestuosi e spesso privi di fondamento? Queste persone hanno sulla coscienza il mancato sviluppo della città. 
A Roma, ve lo garantiamo, esiste una situazione surreale, non riscontrabile in nessuna Capitale Europea: mentre altrove i cittadini manifestano per avere una stazione metro nel proprio quartiere o per avere ciclabili e aree pedonali, nella Capitale spunta sempre il gruppetto di "bastian contrari" che ha il potere di bloccare un moderno parcheggio, di rallentare i lavori di una metropolitana, di bloccare una stazione già pronta ad accogliere utenti.
La Stazione Vigna Clara è la testa di ponte di una linea ferroviaria perfettamente efficiente e ricostruita ai fini della fruizione della popolazione dei quartieri di Vigna Clara, Vigna Stelluti e Corso Francia, fortemente penalizzata dal punto di vista della mobilità e che con la nuova linea sarebbe collegata con il sistema dei trasporti di Roma (Valle Aurelia/scambio linea A)  e garantirebbe un minore inquinamento da polveri sottili ed ossidi di azoto per il minor uso dell’automobile. Una cosa incredibile da raccontare e da credere. Ma siamo a Roma e tutto questo è l'amara realtà di una città a cui è impedito, dal gruppo di stupidi di turno,  di diventare moderna. RR




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