Il "castello di cartelloni" cade a pezzi!

mercoledì 9 novembre 2011


Dalle colonne di Repubblica arriva un'altra mazzata alla cricca cartellonara e ai suoi referenti politici. Leggete questa intervista di Laura Mari al Presidente della IGPDecaux, che denuncia l'intollerabile livello di barbarie con cui è stato organizzato e pianificato a tavolino lo stupro di Roma.

"In nessuna città del mondo c'è una giungla di cartelloni pubblicitari paragonabile a quella di Roma. Per risolvere la situazione bisogna ripartire da zero e per questo siamo pronti a togliere dalla Capitale i nostri 300 impianti installati sulle strade di Roma". L'affondo è di Flavio Biondi, presidente di IgpDecaux, multinazionale leader nel settore della comunicazione e pubblicità esterna. A Roma l'azienda ha vinto l'appalto per le affissioni pubblicitarie nella metropolitana, sugli autobus e sui tram. Una posizione, quella del presidente Biondi, molto simile a quella del presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, che proprio nei giorni scorsi su Repubblica aveva annunciato: "Telecom Italia non farà più pubblicità sugli impianti stradali della Capitale".

Presidente Biondi, l'IgpDecaux fa parte di una multinazionale che opera nel mercato della pubblicità di molte città del mondo, da Los Angeles a Sidney, da Milano a Londra. A Roma riscontra delle anomalie?
"La città è invasa da migliaia di impianti che vengono installati spesso senza alcun rispetto delle regole prescritte dal codice stradale. Siamo di fronte a una deregulation che danneggia tutti e che, di fatto, è stata sanata".

Sta dicendo che le istituzioni hanno condonato gli impianti abusivi?
"Il Comune di Roma ha istituito un sistema in base al quale, tramite il meccanismo dell'autodenuncia, qualsiasi ditta che ha installato dei cartelloni paga un canone in cambio del quale ottiene l'inserimento in una banca dati. Per fare cassa il Comune ha condonato gli abusi e ha autorizzato questo scempio".

A Roma operano le ditte che installano i cartelloni sono oltre 400. Il settore ha subito delle ricadute economiche?
"Gli impianti sono ormai troppi e in questi ultimi anni la cartellonistica su strada ha perso circa il 50 per cento del valore. Questa giungla di pubblicità danneggia tutti".

I danni maggiori sono per le aziende di pubblicità esterna?
"Non solo. A essere danneggiati sono anche gli investitori, perché non sanno se la loro pubblicità andrà a finire su un impianto regolare o no. Per questo mi trovo perfettamente d'accordo con la posizione del presidente di Telecom, Franco Bernabè, che ha annunciato che l'azienda non farà più pubblicità sui cartelloni installati nelle strade di Roma".

Per risolvere la situazione secondo lei cosa dovrebbe fare il Comune?
"Bisogna ripartire da zero. Togliere tutti gli impianti, fare un efficace piano regolatore e poi concedere nuove autorizzazioni per un numero limitato di cartelloni. In questa ipotesi, l'IgpDecaux è pronta a lanciare un segnale chiaro al Campidoglio rimuovendo tutti i suoi 300 cartelloni installati sulle strade di Roma. La pubblicità esterna non deve solo invadere lo spazio urbano ma può essere una utile fonte di finanziamento per sostenere i servizi di pubblica utilità come il trasporto pubblico e l'arredo urbano".

(10 novembre 2011)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

iniziate a tremare eh ?
I soldi che avete preso non vi serviranno a nulla in galera....

Urelianu ha detto...

Mi piace quando pubblicate notizie positive! Se si aggiunge alla lettera di Clear Channel a Roma fa schifo, significa che qualcosa sta veramente cambiando in questa città...

Fabrizio Vienna ha detto...

Bene cosi' La guerra è appena iniziata. L'azienda che fa uso della pubblicità cartellonara a Roma deve arrivare a vergognarsi di questo, e piu' che un vantaggio deve averne un danno di immagine, perchè appaiono e di fatto sono delle aziende di serie B, irresponsabili verso la comunità in cui operano, e oltre tutto poco lungimiranti.

Anonimo ha detto...

Perché avete cancellato i due post sui muri imbrattati?

Manuele Mariani varese ha detto...

ci voleva il morto per smuovere le acque torbine del mercato mafioso cartellonaro_ che tristezza.
OT >> al PINCIO nonostante i recenti restauri è tornato tutto come prima :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168989&sez=HOME_ROMA

Manuele Mariani varese ha detto...

acque torbiDe* ..sorry

Fabrizio Vienna ha detto...

Manuele, questa tua segnalazione meriterebbe un post dedicato su uno dei vari blog.
Perchè non lo suggerisci?

Anonimo ha detto...

Magari documentato con un bel servizio fotografico
Fabrizio

ric-90 ha detto...

E VAI!

Riprendiamoci Roma ha detto...

@ www.acido.be - per dare maggiore visibilità al post di oggi. tranquillo, verranno ripostati nei prossimi giorni ;)

n@po ha detto...

Questa è una notizia positiva! Un plauso all'IGP Decaux per la scelta presa, bisogna dare un segnale forte e chiaro. O dentro o fuori.

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