Sabato 9 luglio 2011. La delibera popolare che chiede la modifica del Regolamento Comunale sulle Affissioni sta per essere discussa in Commissione Commercio al Comune di Roma. Il nuovo Piano Regolatore, quello che prevede - tra le altre cose - la possibilità di presentare i piani di localizzazione da parte delle ditte che hanno rovinato Roma, è stato giudicato dai municipi in maniera pressoché negativa e adesso il Comune deve controdedurre alle osservazioni presentate dalle associazioni dei cittadini in base al Regolamento di partecipazione alla trasformazione urbana. VAS e Comitato Promotore delibera popolare stanno ancora aspettando.
La città è tappezzata di manifesti abusivi di partiti e sindacati, locandine di concerti e annunci immobiliari, adesivi di traslocatori-sgombera cantine e serrandisti. Il commercio ambulante è fuori controllo: camion bar, bancarelle e venditori abusivi hanno invaso la città, dal centro alla periferia e solo adesso il Comune corre ai ripari. Intanto, però, le bancarelle aumentano ogni giorno e la gente non sa più dove camminare. La sosta selvaggia delle auto in doppia fila, sulle strisce, in curva, sui marciapiedi, continua indisturbata, come se la Polizia di Roma Capitale non se ne accorgesse. Molto strano.
Il maggior impegno del Comune è sulle scritte sui muri: cancellate in maggior parte del centro, in molte stazioni, ripulite molte scuole pubbliche, le sedi dei municipi, varie strade di accesso alla Capitale. Ma il problema persiste e la strategia è sbagliata: riverniciare senza mettere i protettivi antigraffiti. Le scritte, spesso, si vedono ancora sotto la vernice bianca. E la maggior parte dei quartieri è ancora imbrattata, senza che i municipi facciano qualcosa.
Ultima nota sul degrado di Roma, nell'estate 2011: le antenne sui tetti. Solo a Roma, ormai, si vedono le selve di antenne sui tetti (una per ogni appartamento) e i fili che penzolano sulla facciata dei palazzi. E' uno scempio inaccettabile. Nel resto d'Europa si è risolto da tempo il problema con le antenne centralizzate, non si capisce perché dobbiamo rimanere l'unica città occidentale con le cataste di antenne sui tetti, a rovinare per altro uno dei più bei panorami del mondo. I politici s'impegnino con coraggio per la dismissione delle antenne sui tetti in favore d'impianti di ricezione centralizzati. E' una questione di estetica e buon senso, parole che sembrano dimenticate in questa città. (Les)
La città è tappezzata di manifesti abusivi di partiti e sindacati, locandine di concerti e annunci immobiliari, adesivi di traslocatori-sgombera cantine e serrandisti. Il commercio ambulante è fuori controllo: camion bar, bancarelle e venditori abusivi hanno invaso la città, dal centro alla periferia e solo adesso il Comune corre ai ripari. Intanto, però, le bancarelle aumentano ogni giorno e la gente non sa più dove camminare. La sosta selvaggia delle auto in doppia fila, sulle strisce, in curva, sui marciapiedi, continua indisturbata, come se la Polizia di Roma Capitale non se ne accorgesse. Molto strano.
Il maggior impegno del Comune è sulle scritte sui muri: cancellate in maggior parte del centro, in molte stazioni, ripulite molte scuole pubbliche, le sedi dei municipi, varie strade di accesso alla Capitale. Ma il problema persiste e la strategia è sbagliata: riverniciare senza mettere i protettivi antigraffiti. Le scritte, spesso, si vedono ancora sotto la vernice bianca. E la maggior parte dei quartieri è ancora imbrattata, senza che i municipi facciano qualcosa.
Ultima nota sul degrado di Roma, nell'estate 2011: le antenne sui tetti. Solo a Roma, ormai, si vedono le selve di antenne sui tetti (una per ogni appartamento) e i fili che penzolano sulla facciata dei palazzi. E' uno scempio inaccettabile. Nel resto d'Europa si è risolto da tempo il problema con le antenne centralizzate, non si capisce perché dobbiamo rimanere l'unica città occidentale con le cataste di antenne sui tetti, a rovinare per altro uno dei più bei panorami del mondo. I politici s'impegnino con coraggio per la dismissione delle antenne sui tetti in favore d'impianti di ricezione centralizzati. E' una questione di estetica e buon senso, parole che sembrano dimenticate in questa città. (Les)
19 commenti:
le antenne sui tetti sono bellissime perchè volete toglierle?
io non penso che tutti siano daccordo su questo
Le hanno tolte in tutta europa
infatti..
Le antenne sono brutte ed ancora piu' brutte sono le antenne paraboliche che proliferano in maniera oscena su quasi tutti i palazzi romani tanto che sembra di stare a Tirana piu' che a Roma.
Andrea Rossi
Le antenne vanno bene così come sono... io voglio la mia personale e non me ne fotte un cazzo se a voi da fastidio la sua visione, ve ne state a casa vostra!
In centro sono vietate da anni, avete già la fortuna che qualcuno tolleri il vostro abusivismo. Anonimo, hai qualche problema? Ne discutiamo faccia a faccia? Quando vuoi.
E che c'è bisogno di discutere su di un'ovvietà simile? Le antenne sui tetti dei palazzi, nel 2011, sono semplicemente INACCETTABILI.
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-456fb559-ee31-4c04-863f-2f60b1595135.html
Non sto discutendo, volevo solo parlarne di persona con il galletto qui sopra che fa tanto il simpatico.
da Bastacartelloni.blogspot.com
Tornando alla nostra proposta di delibera, il motivo del post è che essa è stata finalmente calendarizzata dalla Commissione consiliare competente, Commercio Artigianato e Attività Produttive, che dovrà predisporre una relazione e quindi sottoporla al voto del Consiglio Comunale.
La seduta è fissata per mercoledì 13 luglio p.v. alle ore 12:00 presso la sede della Commissione, in Via dei Cerchi, 6, 2° piano.
Il Comitato Promotore è stato ufficialmente invitato a partecipare ai lavori della Commissione ed uno dei componenti illustrerà il progetto d'iniziativa popolare. Ricordiamo che le sedute delle commissioni consiliari sono pubbliche per cui chiunque può assistervi.
La soluzione è costosa. Dovete immaginare quanti palazzi a Roma non hanno la possibilità di costruire dei passaggi nuovi per il cablaggio di un'antenna centralizzata (che raddoppia nel caso di un cablaggio di parabola centralizzata. Nel caso di palazzi nuovi questo già avviene, ma "l'ondata" di case dal dopoguerra in poi non ha queste "sciccherie". Non offendiamo chi magari non se la può permettere (lasciando perdere le beghe di condominio, che possono essere terribili). Poi ci sono gli egoismi e le antipatie tra vicini che non hanno intenzione di collaborare, ma il discorso si fa ampio. Una soluzione davvero fattiva potrebbe essere quella di creare degli incentivi, tipo la detrazione tendente al 100% per lavori di tale entità, però in un periodo in cui si dis-incentiva la costruzione di pannelli solari e ottimizzazione degli impianti di riscaldamento, la vedo un pò difficile...
..ma non impossibile, chiediamo ai politici una nuova legge sulle antenne condominiali. Sei d'accordo anonimo?
a Lucca sono perfino vietati i cartelli stradali in centro città pur di non rovinare ed alterare l'estetica dei palazzi; figuariamoci le antenne ! (restando in toscana, anche Siena è un'altra realtà eccellente da prendere come esempio sotto questo punto di vista)
Les, scusa se non mi sono firmato. Il problema del degrado in una città come Roma è grave, e lo seguo in vari blog, ma rendiamoci conto che alcune cose che sono "gratis" (passami il termine) e figlie della stupidità, tipo il non abbandonare quintali di immondizia in micro discariche abusive VANNO FATTE senza se e senza ma, perseguire chi contribuisce al degrado per scopo di lucro, come i cartelloni abusivi et similia, VA FATTO anchè per rimpinguare le casse della città e permetterne un sano sviluppo, crenado anceh una logica virtuosa (chi fa più danni più paga!). Il discorso si fa più difficile per chi magari per un trascorso culturale o per semplice mancanza di soldi non può muoversi. Se io faccio una legge tipo la 46/90 oggi, chi paga per metetrsi in regola non è chi ha fatto il palazzo aggirando regole e buon senso per risparmiare, tipo il caltamezzaroma di turno, ma chi ci abita, che magari ha fatto i salti ortali per avere un tetto di serie b sulla testa (hai presente ponte di nona? Ci capiamo...).
La proposta di legge per rendere obbligatoria una centralizzata oggi graverebbe solo sulle tasche del "popolo bue"... correggetemi se sbaglio. Ciò non toglie che sarebbe meglio una skyline senza la selva di antenne, però secondo me non è prioritaria in questo momento storico di crisi. Una legge che faccia leva sugli incentivi (esattamente contraria nello spirito alla sottrazione degli incentivi sui pannelli solari fatta di recente) funzionerebbe meglio.
Tra l'altro, vi siete mai domandati perchè ci sono così tante parabole e cavi volanti? Perchè esiste una legge che garantisce "il diritto all'informazione" che può anche bypassare le approvazioni condominiali...
Stefano
Non conosco la legislazione in materia e mi informerò. Ma rimango dell'idea che levare le antenne dai tetti in favore di una singola antenna centralizzata è una priorità nel decoro di Roma.
Se poi vogliamo soprassedere perché ci sono cose più importanti, a questo punto non facciamo più niente, lasciamo la città come sta da 40 anni. Immagino che le antenne sui tetti non fossero una priorità manco negli anni 70...
Per me le classiche antenne sui tetto hanno un che di romantico e poetico, mi piacciono. molto meno le parabole attaccate alle facciate, ma va bene...
NON va bene, anonimo.
le antenne a me piacciono assai, fanno ormai parte dell' arredo urbano e sono parte ormai dei tetti di roma. un pò gome il gazometro.
comunauq la si pensi credo che comunque ci sono cose assai più importanti a cui pensare. le antenne proprio sono il male minore!
Fran
incredibile, vi riuscite a minacciare per una discusisone come questa. Altrochè psicosi ! Comunque mi sembra ovvio che vadano assolutamente tolte...e non credo costi neanche cosi tanto ! Mi sbaglierò.
Anonimo del 19 luglio 21:42
sei assai ignorante!
E non solo del senso dell'estetica....
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