Mentre in Germania ci si pone l'obbiettivo di arrivare a "rifiuti zero" entro il 2020, ricavando energia e denaro dagli scarti, qui a Roma continuiamo ad annegare nella monnezza. Con la discarica più grande d'Europa ormai satura che continua ad essere utilizzata (e ad avvelenare la gente) e la recente "invasione" di topi (notizia dell'estate scorsa) che escono dalle fogne attirati dalla sporcizia delle nostre strade, perennemente invase dai rifiuti. Ci manca solo una epidemia di colera a sancire la definitiva annessione della nostra città incivile al terzo mondo. Una città che affoga nell'immondizia, con i topi che scorrazzano indisturbati per le strade, l'immagine più eloquente dello schifo che siamo. Così, parlando della Capitale di un paese europeo, fa un certo effetto discutere di inquinamento delle falde acquifere, di avvelenamento da metalli pesanti e di invasione di topi. Eppure lo stato delle cose è questo ed è bene prenderne atto. Gli antichi romani costruivano acquedotti, noi li avveleniamo con la monnezza. Una regressione allo stato barbaro inarrestabile. Niente di nuovo sotto il sole, direte voi. Ma quel che stupisce è la totale noncuranza e menefreghismo del romano medio di fronte a un simile raccapriccio. Con la gente che, di fronte a cumuli di monnezza sparpagliata a terra fa finta di niente, li scavalca con un passo e prosegue dritto, senza indignarsi minimamente. E intanto ai piani alti si continua a girare attorno al problema appositamente per non risolverlo. Privatizzazione dell'AMA, raccolta porta a porta in ogni quartiere, chiusura della discarica di Malagrotta e provvedimenti da EMERGENZA sui rifiuti da adottare subito. Perché, anche se non lo sappiamo e nessuno ce lo dice chiaro e tondo, è bene aprire gli occhi e prenderne atto: siamo in piena emergenza!
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9 commenti:
L'emergenza è in corso ma non c'è il caos Napoli perché lo Stato non può permettersi una Roma invasa dai rifiuti, sarebbe la fine dell'immagine dell'Italia.
Al Tuscolano siamo già a Napoli, monnezza in mezzo alle strade.
Motivo? L'AMA ha rimosso i cassonetti verdi/grigi e i punti mobili di raccolta sono insufficienti.
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http://fortezza--bastiani.blogspot.com/
OT :
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/10/30/news/mefisto_statua_goethe-8576491/
Politici paleolitici, corruzione ed omertà.
Cuffaro Presidente
Si producono troppi rifiuti..fate un piccolo esperimento: quando tornate dal supermercato guardate l'incredibile quantità di imballaggi che avete portato in casa..plastica, polistirolo, cartone, vetro, etc..e quasi tutti buttano tutto insieme..Sono molto scoraggiato, eppure a volte basterebbe pochissimo. Per esempio, lo sapete che è dannosissimo (sia per le tubature che per i depuratori) gettare l'olio delle fritture nel lavandino o nel water?
Io lo raccolgo e poi lo porto al mio amico benzinaio che lo mescola con l'olio esausto delle auto..ma, senza fare il pierino, quanti saremo in tutta Roma a farlo?
Se continua così saremo sommersi dai rifiuti..
D'accordo con Fitzcarraldo, si producono troppi rifiuti e questo dipende anche da noi, ricominciamo ad usare la "sporta", compriamo se possibile prodotti alla spina, ricominciamo ad usare tovaglioli di stoffa, insomma tante cose le possiamo fare anche noi...
Io poi sono contrario alle privatizzazioni, si licenziassero piuttosto gli assenteisti, gli incapaci ed i ladri e si assumesse gente motivata.
Andrea Rossi
Ogni tanto si parla anche di cose serie...
Fra poco tempo avremo nel Lazio un'altra Terzigno, la Polverini d'accordo con De Lillo ha deciso che la monnezza di Roma potra' andare in uno dei qualsiasi comuni del Lazio, immaginate quanto saranno contenti gli abitanti del comune prescelto, si parla soprattutto di Riano, Allumiere e Tolfa...stessero in campana...
A mio parere ogni comune dovrebbe pensare ai propri rifiuti, se gli abitanti del paese prescelto a ricevere la monnezza romana faranno le barricate avranno tutta la mia solidarieta', cosi' come io da romano m'incazzerei se Roma decidesse di accogliere la monnezza di altri paesi.
Andrea Rossi
Non sono d'accordo, Andrea.
Bisogna prima valutare i progetti della discarica, l'opposizione radicale non è accettabile.
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