Come tutti saprete, per noi di Riprendiamoci Roma il problema N°1 per l'immagine della città è quello dei graffiti vandalici che imbrattano Roma dal centro alla periferia. Avrete letto in questi giorni del nuovo piano per combattere questa piaga messo in campo dal Comune di Roma. Un piano che parte dalla firma del patto tra sindaco e graffitari, con la presenza del ministro Meloni, un accordo per dare ai writers dei muri legali sui quali disegnare e al contempo stringere i controlli sul vandalismo e iniziare a pulire i muri di tutta la città. Di questo si occuperanno "otto squadre, che si muoveranno con mezzi moderni per la cancellazione delle scritte", dice il Campidoglio. Ma torniamo al patto nominato "Urban Act": ci saranno quattro muri legali per municipio e saranno decisi dai cittadini con un sondaggio online tra varie proposte dei municipi. Per il sindaco Alemanno "la strategia proposta dall'Amministrazione capitolina si fonda sul dialogo con chi ha veramente un intento artistico e sull'inasprimento delle multe per chi scrive al di fuori degli spazi consentiti". Ma voi ci credete davvero? Che ci saranno impiegati AMA a controllare i writers per evitare che scrivano sui palazzi? Diceva così pure Veltroni con il progetto "Cromiae" e sappiamo com'è andata a finire: interi quartieri imbrattati senza che il Comune facesse nulla per impedirlo. I muri legali ci sono ovunque, in America e in Europa, la differenza è che negli altri paesi c'è anche la repressione e le scritte vandaliche le cancellano dopo 24 ore. Da noi rimangono sui muri per anni, con tutte le conseguenze negative del caso (vedi Teoria delle Finestre Rotte). Bisogna pulire immediatamente e stendere un protettivo antigraffiti che permetta la facile rimozione di futuri imbrattamenti. Il Comune di Roma non ha mai parlato di utilizzare i nuovi protettivi antigraffiti e per questo abbiamo scarsa fiducia nella campagna "Muri Puliti". Solo il presidente del III Municipio, Dario Marcucci, ha sperimentato questi prodotti, precisamente sui muri del Mercato di Via Catania. I risultati dopo circa un anno di trattamento protettivo? Giudicateli voi.
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4 commenti:
In un paese serio e civile questa iniziativa porterebbe sicuramente ottimi risultati, ma qui, in Italia, dove le leggi ci sono ma si dimenticano di farle rispettare, non cambierà nulla regalando dei muri legali ai writers, che ovviamente hanno il diritto di avere spazi...(impossibile vivere senza graffiti vero???) alcuni forse si accontenteranno di quei muri, ma tutti gli altri bamboccini armati di bomboletta?? tutti quelli che taggano su qualsiasi cosa basta che si legga la tag? non penso che saranno molto interessati ai muri legali...pessimismo? No realismo!.
PS. otto squadra per pulire i muri di Roma? forse basteranno per un quartiere, per ripulire l'intera città servirà l'esercito :D
datemi un quartiere per un anno e io lo pulisco e proteggo con un protettivo ecologico che protegge i muri per circa 5 anni
dalla protezione c e la possibilita di cancellare graffiti 100%
il protetivo prolunga resistenza dei materiali trattati.
il protettivo e ecologico,neutro,traspirante
idropelente,
vantaggi.efficiente,economico,garantisce l aspetto orginale. per contatto scrivere a antigraffiti@hotmail.it
Negli anni '90 quandi il problema stava assumendo le dimensioni che poi lo hanno connotato sino ai giorni nostri realizzzai un book fotografico dove immortalai come era devastato dalle vernici spray tutta la zona del centro storico tra Pantheon, P.zza Venezia e L.go Argentina e lo portai ad Ugo Vetere, allora Presidente della prima circoscrizione. Mi battei perchè qualche istituzione alzasse un dito contro quello che da subito mi parve uno scempio fuori da ogni controllo e senza una logica di alcun tipo. Inutile dire che nessuno capì la DIMENSIONE ASSURDAMENTE SPROPOSITATA DI QUESTO PROBLEMA. Oggi semplicemente vediamo le conseguenze di quanto sia stato preso sotto gamba il fenomeno.
Mc Daemon
conferenza stampa dell'urban act :
http://www.youtube.com/watch?v=lgRKmC8X3fQ
http://www.youtube.com/watch?v=7qx49_WZsZo
alemanno sembra abbia le idee chiare e parla con cognizione di causa
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