Auto del popolo

domenica 11 aprile 2010


I muri scarseggiano, i vagoni dei treni e delle metropolitane sono ormai tutte imbrattati, le pensile ATAC non hanno più un centimetro libero... le strade, quelle no, sono dei ragazzini "mocciosi". A allora noi ci prendiamo i camioncini! Ormai l'emergenza graffiti a Roma è in versione "tridimensionale". Sui muri, per terra, sulle auto, ovunque. Ai cultori del genere dovrebbero vendere degli occhialetti appositi per poter gustare al meglio questo osceno spettacolo a tutto tondo. Chissà, potremmo aprire un business. Il fatto è (tornando alle cose serie), il fatto è che ai proprietari dei camioncini che vedete nella foto non gliene può fregar di meno se gli fai una scritta sull'automezzo. Fregherebbe, invece, e molto se qualcuno cominciasse a taggare sulle auto private. Allora si che il popolo si incazzerebbe, allora si che si assisterebbe a una vera rivolta, allora si che il movimento dei taggaroli si darebbe una martellata sulle palle. Spiace dirlo, ma questo è il solo modo per cominciare a svegliare un'opinione pubblica colpevolmente assente. Un muro può restare sporco e chissenefrega, ma chi andrebbe in giro con la fiancata taggata o il parabrezza dipinto? Ovviamente non intendiamo minimamente istigare nessuno a taggare sui cofani delle auto, ci mancherebbe. Ma seguendo il ragionamento del Ministro dell'Interno Maroni, perché i muri possono essere libri di popolo e le auto no? Taggano sui vagoni della metro, perché non farlo anche sulle auto? Magari proprio sull'auto blu del Ministro. A rigor di logica non ci sarebbe nulla di male. Anziché taggare sul muro di casa mia, che ripulisco io coi miei soldi, andate a taggare l'auto blu di Maroni. Anche se pure quella, gira e rigira, la paghiamo noi con i nostri soldi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il bamboccio annoiato e decerebrato Banano-defilippiano dovrebbe scarabocchiare la Mercedes o il SUV di papino, ma oltre che più facile gli risulta "ovvio, noh !!??" vandalizzare strutture pubbliche.
Il concetto di Stato, sin dai tempi della classicità greco-romana è riservato a cittadini colti, sensibili e rispettosi, quindi ormai una vera rarità a BANANAS CITY, regno dei neoneandhertaliani gutturali.

Les ha detto...

ti dai troppe sicurezze anonimo, i taggatori e gli imbrattamuri si annidano nei licei d'arte, altro che De Filippi!

Anonimo ha detto...

Les dai, nun t'agità,
guarda ampio la realtà:

i licei d'arte e i licei in genere a BANANAS CITY sono figli dei tempi e quindi pullulano di decerebrati mediasetticemici defilippiani e non manca pure qualche "docente"...

Alessandro ha detto...

Sbagliate entrambi: sono annidati in ogni contesto sociale. E' per questo che si stima siano almeno 10mila a Roma.

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