La "Piastra" e i progetti dimenticati
Ecco un progetto che ci stava particolarmente a cuore: il Parcheggio Piastra sopra la Stazione Termini. Il cantiere aprirà i battenti nei prossimi giorni e fra quattro anni porterà alla stazione e al quartiere un patrimonio di 1400 posti auto e 180 posti moto. Un'opera fondamentale, non solo per tutti coloro che prenderanno il treno e che potranno finalmente lasciare l'auto in un posto sicuro senza girare ore e ore alla ricerca di un parcheggio, ma anche per il quartiere, che soffre, come tutta Roma, della carenza di posti auto. Un progetto che consentirà di riqualificare anche tutta l'area di Via Giolitti. Una piastra di acciaio e calcestruzzo sospesa andrà a ricoprire i binari, celandoli completamente alla vista. Le strade limitrofe ne trarranno beneficio in termini di decoro e vivibilità. Niente più doppia sosta o parcheggi improvvisati in mezzo alla carreggiata, niente più intoppi formati da auto alla ricerca di un parcheggio. Qui potete vedere alcuni renderings del progetto. La piastra sospesa sui binari ospiterà sul tetto una folta schiera di pannelli solari. Fin qui il parcheggio, ma sul futuro del quartiere restano ancora parecchie nubi. A cominciare da Piazza dei Cinquecento. Il nostro sogno è che la piazza sia liberata dalle auto e sistemata a giardino. Una soluzione che darebbe finalmente respiro alla facciata della Stazione e che consentirebbe di valorizzare il tratto superstite delle Mura Serviane. Da stabilire anche il futuro destino del "Dente Cariato", l'orrendo edificio mozzo che affaccia sul piazzale e per il quale c'era in ballo un progetto di riqualificazione (ora sparito) firmato da Massimiliano Fuksas. Infine, i giardini che conducono a Piazza Esedra, infestati da erbacce e baracche e perennemente ostaggio nel più assoluto degrado. Verranno finalmente riqualificati? Nessuna notizia in merito.
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5 commenti:
Ma è proprio l'abuso ipertrofico e psicopatologico del feticcio AUTOMOBILE la causa principale del DEGRADO della città: dal CENTRO storico, assediato e svilito dalle sue grandi e festose piazze barocche fino ai più suggestivi vicoli rinascimentali, alle PERIFERIE dormitori delinquentogeni con obbligo di maghinetta per sopravvivere fra sfreccianti tangenziali luride e inavvicinabili.
L'EUROPA FELIX ha capito da anni che bisogna allontanare le maghine-feticcio dal centro e dalle stazioni per mitigarne l'abuso e le risorse pubbliche vanno a TRAM PROTETTI E CICLABILI.
Ma vedo he è diventata crociata per voi , e quindi, malgrado condividessi molto di questo blog, per non soffrire me lo tolgo dai preferiti. Addio. Però pensateci...
Anonimo, fai come meglio credi. Pensare che i romani possano digerire una Roma senza automobili, nel breve periodo, è pura utopia. La politica del mezzo pubblico a Roma non si è mai fatta e i risultati sono che abbiamo la città col maggior tasso di automobili ogni 100mila abitanti. A Roma abbiamo lo stesso numero di auto di tutta l'Austria. La linea C e la D le avremo solo tra 20 anni. E comunque non basterebbero a risolvere il problema. Serve maggior pragmatismo.
Senza contare poi il fatto che l'opera riqualificherebbe tutta l'area attorno alla stazione andando a coprire i binari.
Anonimo ti "incazzi" con la persona sbagliata, vai da Tonelli e fagli cambiare idea....rip. si adeguerà .... ;-)
C'è poco da cambiare idea. Tutte le grandi stazioni d'Europa sono dotate di parcheggio asservito. Detto questo, detto tutto.
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