Il Liceo della Vergogna

lunedì 14 settembre 2009


Come si può chiedere a un ragazzo che frequenta quotidianamente questa cloaca di edificio di rispettare i muri di Roma? E' la domanda che mi pongo ogni volta che passo davanti al Liceo Virgilio. Il "Liceo della Vergogna", come l'ho ribattezzato, sia per la sua architettura incongura e irrispettosa del contesto sia per lo stato pietoso delle sue mura. Siamo in uno dei contesti urbanistici più preziosi di Roma, tra il Lungotevere e Via Giulia, la più bella strada del Rinascimento romano, concepita da Giulio II nel suo progetto di Renovatio Urbis e disegnata dal Bramante. Una strada che è un vero museo a cielo aperto. In questo contesto si trova l'edificio del Liceo Virgilio, la mostruosa cloaca che vedete nella foto. Un autentico, inaccettabile pugno nell'occhio. Il preside del liceo, in quanto responsabile dell'edificio che ospita l'Istituto, avrebbe il dovere di provvedere a ripulirlo e a mantenerlo in uno stato decoroso. Ma evidentemente ha altro a cui pensare. Noi siamo convinti che un intervento di pulizia, promosso dalla scuola con la partecipazione degli studenti, valga più dieci o cento lezioni di educazione civica. Per questo ci siamo decisi a scrivere una lettera al preside, stavolta su carta, per chiedere di organizzare e promuovere una iniziativa in tal senso. Insegniamo ai ragazzi cosa sia l'educazione civica sul campo. Insegniamo loro il rispetto per la propria città.

8 commenti:

Les ha detto...

Come sia possibile un liceo ridotto così è un mistero.
In pieno centro, in una zona bellissima e frequentata dai turisti.
Fa riflettere l'immobilismo degli insegnanti, che pure dovrebbero essere persone di cultura.

-les

degradodivarese ha detto...

io quando andavo al liceo ho sensibilizzato sempre sui temi del degrado.. ho fatto partire la racoclta differenziata delle lattine, della carta per i giornali, ho fatto posizionare all'esterno i posacenere (non immaginate il tappeto di mozziconi che c'era), rimuovevo le affissioni dalle transenne dei cancelli o dai tronchi e pali della strada di fronte,.. per fortuna che almeno a cancellare graffiti (cmq molto pochi) ci pensava credo la provincia, proprietaria e responsabile degli edifici scolastici_
manuele m.

n@po ha detto...

I presidi devo difendere le loro scuole dal degrado.
Bravo Manuele per quel che stai facendo e per quel che hai fatto in passato.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Un disastro...

Riprendiamoci Roma ha detto...

Manuele, hai cominciato presto :)

Anonimo ha detto...

Non è cambiato poi molto, da quando ci andavo a far le medie: la statua di Virgilio veniva vessata ogni settimana da violenze, e già da bambina mi stupivo e mi chiedevo perché lo strisciavano di vernice (ai tempi col pennello, la bomboletta non si usava) o gli mettevano al collo una sedia sfondata (gli è rimasta per più di un mese). Nella mia innocenza, pensavo a manifestazioni artistiche. Il degrado assume varie forme, nel tempo... meno male che, almeno, adesso lo so riconoscere, e che c'è gente come voi e me che s'indigna e ha voglia di porvi rimedio. Se il preside risponde, e vi servono "braccia" per l'iniziativa, mi offro volontaria con immenso piacere.

Riprendiamoci Roma ha detto...

Ciao! Spero davvero che il preside risponda. La cosa migliore sarebbe far pulire direttamente agli studenti. Comunque il 90% degli edifici scolastici, specialmente quando si tratta di grandi licei, sono in queste condizioni. La situazione al Virgilio è decisamente la più grave per il contesto storico-artistico in cui si trova l'edificio.

Anonimo ha detto...

Rabbia e tristezza a vedere queste cose..

Posta un commento

ShareThis