Ecco un piccolo reportage del demenziale intervento dell'AMA al Gianicolo. Le foto sono state scattate oggi pomeriggio, a intervento presumibilmente ultimato. Diamo atto all'AMA di aver ripulito (e bene) i busti e le statue del Risorgimento, e soffermiamoci sui muretti delle terrazze. Non si capisce per quale motivo una testa pensante avrebbe scelto di utilizzare una vernice differente da quella originaria. Non sono neanche stati capaci di staccare un pezzo di intonaco dai muretti e farsi fare la vernice dello stesso colore. I muretti si presentano rattoppati da pecette di vernice gialla e rosa scuro. Un lavoro fatto coi piedi, un monumento al menefreghismo e alla sciatteria tipicamente italiana, inaccettabile perfino nel più squallido buco della periferia romana, figuriamoci al Gianicolo, in uno dei luoghi più belli e ammirati di Roma. Guardate il faro, ancora infestato dai graffiti, nonostante la foto nel sito dell'AMA tenti maldestramente di dimostrare il contrario. E guardate ancora: discariche di bottiglie, transenne abbandonate, mucchietti di foglie. Il tronco d'albero caduto, lì in terra da mesi, senza che nessuno si degni di rimuoverlo. Vallo a spiegare a un turista europeo che qui è appena passata la Squadra del Decoro Urbano. E' un vero peccato che Repubblica, dopo aver di fatto sollecitato questo intervento, non sia andata a verificare lo stato dei lavori. Ho scritto all'AMA per chiedere spiegazioni in merito e attendo una risposta. Voi che dite, arriverà?
Il Gianicolo "impecettato"
Ecco un piccolo reportage del demenziale intervento dell'AMA al Gianicolo. Le foto sono state scattate oggi pomeriggio, a intervento presumibilmente ultimato. Diamo atto all'AMA di aver ripulito (e bene) i busti e le statue del Risorgimento, e soffermiamoci sui muretti delle terrazze. Non si capisce per quale motivo una testa pensante avrebbe scelto di utilizzare una vernice differente da quella originaria. Non sono neanche stati capaci di staccare un pezzo di intonaco dai muretti e farsi fare la vernice dello stesso colore. I muretti si presentano rattoppati da pecette di vernice gialla e rosa scuro. Un lavoro fatto coi piedi, un monumento al menefreghismo e alla sciatteria tipicamente italiana, inaccettabile perfino nel più squallido buco della periferia romana, figuriamoci al Gianicolo, in uno dei luoghi più belli e ammirati di Roma. Guardate il faro, ancora infestato dai graffiti, nonostante la foto nel sito dell'AMA tenti maldestramente di dimostrare il contrario. E guardate ancora: discariche di bottiglie, transenne abbandonate, mucchietti di foglie. Il tronco d'albero caduto, lì in terra da mesi, senza che nessuno si degni di rimuoverlo. Vallo a spiegare a un turista europeo che qui è appena passata la Squadra del Decoro Urbano. E' un vero peccato che Repubblica, dopo aver di fatto sollecitato questo intervento, non sia andata a verificare lo stato dei lavori. Ho scritto all'AMA per chiedere spiegazioni in merito e attendo una risposta. Voi che dite, arriverà?
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6 commenti:
speriamo che arrivi il rimedio soprattutto!
Ovviamente secondo l'AMA è andato tutto bene:
http://www.amaroma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=713&Itemid=1
Invito tutti voi a scrivergli una bella email.
info [at] amaroma.it
Il Gianicolo se fosse a Parigi, Madrid, Berlino, Praga sarebbe tenuto con amore.
Ma qui non gliene frega niente a nessuno, né all'AMA, né al PdL, né al PD, né agli intellettuali né ai cittadini.
Tristezza!
In queste città non c'è niente di simile al Gianicolo. Ci sono però parchi stupendi, penso in primo luogo al Parc Monceau o ai Jardin de Luxemoboug, curati in maniera quasi maniacale. Roba che noi romani ci sogniamo!
All'Ama si devono dare una grande regolata. Non è più consentito un servizio deficitario.
Finchè la gente non protesta a loro sta benissimo così. Fanno il loro compitino, con risultati meno che mediocri, convinti che i lromano medio, abituato a vivere in un porcile di città, non protesterà. Al contrario, si deve protetsare eccome, e denunciare, mandando segnalazioni e foto ai giornali.
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