Settimana della cultura all'amatriciana

venerdì 6 maggio 2011


Ecco come Palazzo Spada accoglie romani e turisti venuti a visitarlo in occasione della Settimana della Cultura. Un osceno accrocco formato da tre volgarissime transenne da cantiere, protegge la palina di informazioni turistiche, sconocchiata da qualche vandalo e accasciata esanime su un lato, in attesa della sua rovinosa caduta. Chissà quando un addetto comunale riuscirà a passare di qui per darci una sistemata. E chissà perfino se il danno è stato segnalato, visto che per i romani queste scene di peracottaggine assoluta sono all'ordine del giorno. Probabilmente nessuno ha segnalato questo danno, una volta messa la pecetta per il romano medio qui è "tutto a posto". In compenso la figura di merda agli occhi del turista (venuto da paesi civili dove tutto questo sarebbe semplicemente inconcepibile) è colossale. Spiace dirlo, ma in questa che doveva essere una bellissima giornata di festa e di primavera, per l'ennesima volta ci avete fatto vergognare di essere romani. E ci vergogniamo anche per voi che concepite e tollerate simili accrocchi senza battere ciglio. Chissà quanti miliardi ci vorranno per tirare su quella palina e ficcarla di nuovo nel terreno. Basterebbe una telefonata e un lavoretto di 10 minuti per evitare la solita madornale figura di merda agli occhi del mondo intero. Ma il problema è a monte. Ho visto turisti guardare con sdegno questo monumento all'inciviltà italica. I romani, invece, si godevano la giornata di sole e di cultura. Per loro era semplicemente "tuttapposto".

Una fiera paesana

giovedì 5 maggio 2011


Torniamo a parlare della giornata di beatificazione di Papa Wojtyla, con l'ennesimo articolo al vetriolo che svela e denuncia le zingarate del Comune. Di che si tratta è presto detto. Nei giorni scorsi, Antonella de Giusti, Presidente del XVII Municipio, si è vista pervenire una raffica di proteste da parte di commercianti e residenti, a causa dell'invasione di bancarelle in Via Ottaviano in occasione della beatificazione. Una decisione, quella di spostare le bancarelle in quella via, presa dal Dipartimento al Commercio del Comune, tenendo completamente all'oscuro il Municipio. Una decisione che, vista con lucidità, appare folle, criminale, oltre che di una cafonaggine assoluta. Il Dipartimento ha scientemente deciso di intoppare la strada di maggiore transito dei pellegrini con decine e decine di bancarelle mettendo a rischio la sicurezza dei pellegrini stessi e qualsiasi possibilità di intervento in quella strada. Proprio la strada che doveva rimanere sgombera a tutti i costi, è stata presa e trasformata in un demenziale imbuto, ed è un vero e proprio miracolo che non ci sia scappato il morto. Rincarano la dose i commercianti, che denunciano un crollo verticale dei ricavi e la trasformazione di un evento di rilevanza mondiale in una volgarissima e pecoreccia "fiera di paese". Il tutto, si badi bene, perché in questa puzzolentissima città di incivili l'unica cosa intoccabile è l'esercito di bancarelle di pataccari! Chissà che in futuro non si riesca ad unire le forze per estirpare questa vergognosa piaga tutta romana. Intanto sui giornali lo sputtanamento mediatico continua.

Nuovo blitz contro i volantini

mercoledì 4 maggio 2011

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Nuovo blitz antidegrado estemporaneo nel quartiere San Paolo. Ad essere ripulite dalla zella dei volantini pubblicitari abusivi, tutta la zona attorno alla Basilica e all'Università di Roma Tre. In una mattina di lavoro sono stati raccolti ben 220 volantini. Un'azione massiccia che invitiamo a ripetere in ogni quartiere. L'unico modo che abbiamo per sconfiggere questa barbara e incivile pratica (che, ricordiamolo, costituisce la prima causa di sporcizia delle strade, secondo i dati dell'AMA!) è renderla inefficace. Chi spenderebbe più centinaia di euro per pagare tipografie e volatinari per stampare e distribuire volantini che poi nessuno legge? E così, quando vedete volantini abbandonati sui tergicristalli delle auto, non esitate a prenderli e a cestinarli. Ricordiamo ai lettori che sequestrare i volantini non è assolutamente illegale! Per la legge tutto ciò che viene abbandonato in strada per essere reso fruibile dalle persone è a disposizione di chiunque lo voglia prendere. E quindi io sono libero di prendere tutti i volantini che voglio senza temere nulla. Illegale è, semmai, il volantinaggio stesso, che è vietato da una apposita delibera comunale. E' ammesso solo il volantinaggio a mano, quando sul volantino sia scritto "non gettare a terra, utilizzare i cestini appositi". E quindi, tutto ciò che è abbandonato sui tergicristalli è a nostra disposizione, e noi ci offriamo di prelevarlo, sequestrarlo, prima che finisca inevitabilmente in terra all'arrivo del proprietario dell'auto non interessato alla pubblicità. Fateci caso, i marciapiedi sono pieni di volantini buttati a terra.

L'ennesima sagra della porchetta

martedì 3 maggio 2011


Dopo le orrende immagini di ieri non potevamo che chiudere in bellezza mostrandovi un video che nei giorni scorsi ha letteralmente spopolato su Repubblica. Questa è solo l'immagine più eloquente e folcloristica di quella che stata l'ennesima dimostrazione di incapacità organizzativa che questa città ha offerto agli occhi del mondo civile. Un evento di dimensioni enormi preparato come se fosse la sagra della porchetta di Ariccia. La commedia degli equivoci ha inizio con un madornale errore di stime. Si attendevano ottocentomila persone, ne sono arrivate quasi un milione e mezzo. Più o meno il doppio. A questo errore colossale ne fanno seguito altri ancor più gravi. Come la mancanza cronica di bagni chimici (40 minuti di attesa media), che ha costretto molti dei pellegrini a un vero e proprio calvario. In compenso le bottigliette d'acqua non mancavano affatto e i volontari hanno fatto un eccellente lavoro nel distribuirle. La calca eccessiva ha provocato oltre un migliaio di malori, ma sfortunatamente non era stata predisposta nessuna via di fuga per poter intervenire tempestivamente con le ambulanze. Non c'è scappato il morto, questo si che è stato un miracolo. Ad accogliere i pellegrini una serrata di negozi chiusi, come da tradizione del I Maggio, per la gioia degli ambulanti abusivi. L'assessorato al commercio, per vergogna, è stato costretto a spostare i "Tredicini", ma ha fatto in modo di piazzarli nella zona di maggior transito: a Via Ottaviano, all'uscita della metro. A fine cerimonia una montagna di rifiuti è rimasta in bella mostra per ore. L'AMA se l'è presa comoda: mezzi numericamente inadeguati a gestire la situazione. Questa è Roma.

Ecco come Roma ha accolto i fedeli

lunedì 2 maggio 2011

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Le foto che vedete sono state scattate da Les al Circo Massimo e nelle vie limitrofe, qualche giorno prima della grande adunata per la beatificazione di Papa Wojtyla. Proprio ieri, centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo civile si sono radunati qui, per seguire l'evento dai maxischermi allestiti dal Comune. Un brivido di orrore ci assale alla vista delle foto qui sopra. Immaginiamoceli questi pellegrini. Uscire dalla Metro, fermata Circo Massimo, salire le scale orrendamente devastate dalle scritte, e ritrovarsi in uno scenario post-atomico. Immaginiamoceli mentre osservano i resti monumentali del Palatino sullo sfondo, con due bei cassonetti in primo piano, circondati da sacchetti della monnezza buttati a terra e un terzo cassone giallo per il recupero degli indumenti usati, corroso dalle affissioni abusive. In mezzo il Circo Massimo, una spianata mastodontica ricoperta da un praticello stentato e spelacchiato. Lo circondato un muro di cantiere, completamente addobbato da scritte degli "artisti de noantri". Anche qui affissioni abusive di politici, che coprono a tratti le scritte dei writers, quasi a farsi dispetto a vicenza. Stessa razza di devastatori. Nella galleria degli orrori non ci facciamo mancare niente. Un bel cartellone piazzato davanti alle rovine romane in barba al codice della strada e a quello dei beni culturali. Locandine di vendesi sul palo della metro, stickers a coprire il nome della fermata. Questa è l'accoglienza che Roma ha riservato ai cittadini del mondo civile. Sarebbe il caso di vergognarci di quanto facciamo schifo.

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