Retake Roma: ripulita la scalinata!

lunedì 6 agosto 2012
Eccoci qui di ritorno dopo una breve "vacanza" di una settimana. E torniamo alla grande, con le foto dell'intervento antigraffiti condotto da Retake Roma sulla scalinata di Via Massaciuccoli. Il report che segue è stato scritto da Laura Appolloni. Le foto sotto che le manda Les. Complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile questa magnifica iniziativa e a tutti coloro che vi hanno partecipato. La speranza è che iniziative simili vengano ripetute e si diffondano sempre più in tutti i quartieri della città.




RIPRENDIAMOCI ROMA! E' questo lo slogan preferito dagli abitanti del quartiere africano a Roma, dove martedì 24 luglio ha avuto luogo un'iniziativa di volontariato, che sarebbe riduttivo definire "di quartiere". All'impresa di rimuovere le scritte dai muri in via Massaciuccoli (vicino alla nuova stazione della metro B Sant'Agnese Annibaliano), hanno infatti partecipato non solo romani e abitanti della zona, ma anche un gruppo di studenti internazionali, provenienti da tutto il mondo. È stato così che per tutta la mattinata i nostri ragazzi hanno condiviso secchi e pennelli con americani, messicani, colombiani ed australiani. Sotto l'energico coordinamento di Rebecca Spitzmiller, a capo dell'associazione Retake Rome, e l'indispensabile aiuto logistico degli addetti AMA, i ragazzi si sono messi all'opera tra la curiosità e la solidarietà degli abitanti dei palazzi che sono stati ripuliti. La bellezza di questa attività è stata la possibilità di unire il divertimento del lavoro manuale di squadra, ad una esperienza di doppio valore civile.













La prima lezione di "civiltà locale" è innanzitutto la lotta contro gli atti di vandalismo nei luoghi pubblici. Il messaggio è stato quello di far valere il diritto a vivere in un ambiente curato e confortevole, e la volontà della comunità di riappropriarsi dei propri spazi. Essendo la squadra piuttosto numerosa, non ha impiegato più di una mattinata per restituire la scalinata alla sua comunità, ma ciò non sminuisce certo il lavoro fatto da ognuno dei ragazzi. Qualcuno di loro ha voluto enfatizzare e condividere con gli atri la forza fisica necessaria per simili operazioni di pulizia. E mentre tutte queste giovani energie si spendevano per gli abitanti della zona, qualche passante sorrideva imbarazzato, chiedendosi quanto tempo sarebbero durati quei muri, ora così ben riverniciati. Presi dallo sconforto, ciò che questi abitanti non sapevano è che Retake Rome organizza questo tipo di iniziative dal 2010, e si è potuto constatare come nell'80% dei casi gli atti di vandalismo cessano dopo la seconda ripulitura dei muri.












La seconda lezione di civiltà ad un livello più esteso, è stata data dal lavoro comune di ragazzi provenienti da paesi diversi, che hanno potuto in questo modo esprimere il loro sentimento di "cittadinanza globale". La costruzione di questo sentimento è esattamente il valore che è al centro del "Global Leadership Program", la Summer School che ha riunito e portato a Roma questi ragazzi stranieri. Partecipare a quest'attività di volontariato era indispensabile per la Leadership Exchange, organizzazione americana creatrice del "Global Leadership Program", un programma che vuol incoraggiare lo sviluppo e la crescita personale dei ragazzi, potenziali futuri cittadini e, perché no, forse anche leader mondiali. Pur non abitando nel quartiere, questi ragazzi si sono comunque rimboccati le maniche, nella convinzione che il giardino del vicino è anche il nostro giardino, e dobbiamo quindi curarlo e coltivarlo nello stesso modo in cui coltiveremmo il nostro. Una lezione di civiltà da cui i vandali del quartiere dovrebbero prendere esempio, e da cui forse potrebbero prendere esempio anche gli attuali leader politici, che dai vari paesi dispongono degli eventi mondiali, e magari avviano progetti di sviluppo per far crescere le proprie economie, senza preoccuparsi degli effetti sui cittadini che non abitano nei loro territori. Sarebbe bene ricordare a questa categoria di politici che i confini tra paesi non sono delle vere barriere, ma solo delle convenzioni. Per quanto riguarda le barriere linguistiche, i nostri ragazzi hanno invece dimostrato di volerle e sapere abbattere molto bene: le differenze linguistiche non sono state un problema per permettere a questi ragazzi di comunicare e di scambiarsi piccoli gesti di vicinanza e cordialità.


Nella convinzione che i piccoli gesti quotidiani di tutti servano per una migliore convivenza civile, ci auguriamo che tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa, possano un giorno anche loro dare vita ad idee simili, contribuendo alla costruzione di un mondo senza barriere e rispettoso delle altre civiltà.

Laura Appolloni - Global Leaders - Retake Roma

9 commenti:

manuele mariani ha detto...

grandi è dire poco ! ci sarebbe bisogno anche di un REATKE NAPOLI.. !

Paolo ha detto...

ci sarebbe soprattutto bisogno di un SERIO impegno delle forze dell'ordine per mandare sotto processo i writers...state tranquilli che in quel caso sarebbe molto più difficile che vadano a rifare le scritte

Anonimo ha detto...

che dire: bravissimi, davvero, ma tutto questo mette molta tristezza. io mi aspetto che sia l'amministrazione comunale a ristabilire il decoro, non i cittadini di loro iniziativa. il lassismo e l'inefficienza delle istituzioni dovrebbe essere sistematicamente denunciato alla magistratura. gli elementi, in molti casi, ci sarebbero.

Paolo ha detto...

e soprattutto ci vorrebbe un bravo psichiatra che capisca perchè della gente, presumibilmente giovane, la notte non trovi niente di meglio da fare (ad esempio trovarsi una bella ragazzetta) che scarabocchiare i muri: che branco di FALLITI che sono sti taggaroli! (non li considero nemmeno writers perchè quelli in qualche caso hanno un po' di dignità artistica)

Anonimo ha detto...

Complimenti!!

Markyyyy ha detto...

Bravi Bravissimi WE LOVE U !!!!

Marco

Anonimo ha detto...

Grazie!
Stefano

Anonimo ha detto...

Complimenti a voi tutti.
Migliaia di persone (esempio i vigili urbani) sono GIA' PAGATE per prevenire quelle scritte, per educare, per pitturare, e soprattutto per reprimere: lo fanno ? Il vostro encomiabile lavoro è la misura dell'inutilità, dell'incapacità, della maleducazione dei vigili urbani, e della ciarlataneria di chi li dirige (Alemanno addirittura ha promosso Dimaggio).

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore, ragazzi. Quello che NON fanno i nostri amministratori con i loro stipendi, lo facciamo NOI semplicissimi cittadini per pura passione di vivere in una città europea. GRAZIE!!!

Posta un commento

ShareThis